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A Ghelli, anche ai Ciri, prima alli Andreotti, prima ancora a Casentini

Dal 1330 al 1412

La zona dei Ghelli nel 1330 era di proprietà della Chiesa di Santa Maria Forisportam lavorata da Pinocho di Nuccoro di Antraccoli senza casa.

Nel 1412 ai Ghelli la terra era ancora della Chiesa di Santa Maria Forisportam e lavorata da Nanni di Piero di Tempagnano e non vi erano ancora costruzioni.

a Ghelli 1519

Durante il 1500 e oltre

Nel 1519 invece la situazione a Ghelli migliora drasticamente!
La terra era di Giovanni di Lorenzo Malpigli e lavorata da Barsante e Domenico di Alessandro Casentini (abitanti di Antraccoli ma poi spariti) i quali avevano anche la proprietà di metà della casa. Le case erano due contigue murate e solariate coperte di tegoli con forno, pozzo e aia.
Io credo che in questo momento le case fossero abitate dai Casentini, che poi si estinsero ad Antraccoli.

Verso la fine del 1500, le case vengono abitate dalla famiglia Andreotti, che darà il toponimo al luogo fino quasi alla fine del 1700 infatti lì ci si chiamava “alli Andreotti”.

La famiglia Andreotti una volta estinta lasciò le case ad un ramo della famiglia Guidi che era sposato con l’ultima degli Andreotti.
Nell’estimo del 1766 vi abitano le famiglie di Bartolomeo di Domenico Giorgi, con poca casa e cascina. Davino Guidi ha la propria casa “alli Andreotti” e lo stesso Jacopo Guidi ha parte di casa propria e orto “alli Andreotti”. Uguale Jacopo di Vincenzo Guidi ha una parte di casa propria con cascina.

Mappe ottocentesche

In questo secolo le mappe iniziano ad essere precise e dettagliate, sono le mappe precedenti il catasto nuovo di Lucca, datate 1832-1833, mentre le mappe utilizzate per il catasto nuovo sono state aggiornate nel 1863.
Dalle 3 mappe comunque si trovano tantissime informazioni circa le abitazioni.
Dalle 3 mappe comunque si trovano tantissime informazioni circa le abitazioni.

Etimologia

Il primo toponimo, vista la frequentazione da parte dei Casentini, era fino alla metà del 1600 “a casa de Casentini”, con l’arrivo degli Andreotti il toponimo è divenuto “alli Andreotti” il cui significato è praticamente evidente.
In un secondo periodo, quando gli Andreotti erano ormai estinti e la corte era abitata da alcune famiglie Guidi, prese il nome dal soprannome di diversi di questi Guidi che erano chiamati Ciri ovvero: i fratelli Francesco, Luigi, Gabriello Ansano e Giacinto di Domenico Guidi erano detti tutti “Ciri”.

Successivamente e fino ai giorni nostri la corte era conosciuta come “a Ghelli”, questo toponimo deriva dalla famiglia Andreotti, alla metà del 1600 Matteo di Domenico di Ventura Andreotti era soprannominato Ghello, dopo l’estinzione della famiglia il toponimo è rimasto fino ai giorni nostri.

Mennetti Ghelli Giovannini 1954

La corte in una foto aerea del 1954

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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