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Anno 1401

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - COMPAGNIA DELLA CROCE - segnata mazzo 541

30 settembre 1401
Ser Raffaello Benetti Giovanni del Ghitto cittadino lucchese già tesoriere del Comune di Lucca vende alla Compagnai della Croce un terreno in Tempagnano di Lunata, luogo detto "polecino". La vendita stessa è poi ratificata da sua moglie Ambrogina.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - SERVITI - segnata mazzo 543

13 gennaio 1403
Ser Paolo Federici Testamento di Andrea Nuccori aromatario c. l. che lascia beni in Antraccoli, S. Filippo, S. Margherita ecc. a sette diversi conventi, oltre quello dei Servi in Lucca.
Per Antraccoli: pezzo di terra sito in San Michele di Antraccole in loco detto Campo Stercoli sive chiasso Donato che conduce Giovanni Tofani per staia 6 di grano.

Anno 1403

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Vito Pini Vol. 352 c. 43

27 aprile 1403
Domenico fu Luporo di Antraccoli e Giovanni Paconi? Operai della chiesa di San Michele, affittano a Pietro fu Orsuccio di Antraccoli un pezzo di terra a Spinatico e alle lame.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - ROCCHI BURLAMACCHI

23 giugno 1417

Ser Paolo di Michele Serfederigi Bartolomeo di Giannino di Bartolomeo di Michele, debitore in fiorini 400 nei confronti di Nicolao del fu Gerardo Burlamacchi, procuratore di monna Agnesa, figlia del fu Polo "Maghiarii" e vedova di Dino dei Dardagnini, in base a lodo arbitrale pronunciato nel 1406 da Giovanni del fu Chello di Poggio, Lorenzo del fu Nerio Buonvisi e Landuccio del fu Stefano Bernardi, assegna in pagamento a Nicolao Burlamacchi, con patto di ricompera per quattro anni, una serie di crediti e di beni in Lucca, e proprieta' e rendite nei comuni di Segromigno, Lunata, Pieve S. Paolo, S.
Margherita, Antraccoli, S. Lorenzo a Vaccoli, S. Alessio.
"Actum Luce", testimoni ser Iacopo di maestro Cristoforo da S. Miniato, Bartolomeo "Bartoli" da Siena, speziale, Piero di Biagio "Nucchelli" e Andrea "Dominici", pannaio.

Campo in Antraccoli ld all’orto che confina a oriente terre abazia di Pozzeveri, a occidente via pubblica, a meridione Prospero Ser Conforto, a settentrione opera di San Michele di Antraccoli, questa terra è condotta da Giovanni Tofanelli di Antraccoli

(Terra dove ora c’è corte Abrami a destra)

Anno 1420

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Martini Ser Stefano di Nicolao  vol. 448 II c. 97

10 febbraio 1420
Guiduccino di Jacobo di Antraccole per se e in nome di donna Mattea sua moglie e figlia di Taluccio di Nuccoro cittadino di Lucca con questo pubblico instrumento loca e concede una casa di detto Guiduccino, casa murata, con graticolo e colonne di legno, con orto, viti e pioppi posta in borgo di Lucca in contrada San Leonardo alla Tomba che confina da una parte via pubblica, da altra parte terre di Tomasino Brunelli di Lucca, da altra parte terra di Bindo Randelle e da altra parte terra di mastro Giovanni Pellegrini fabbro di Lunigiana, a Michele di Luporino di Michele di Segromigno abitante a Lucca che conduce per se e per i suoi figli e eredi.

Anno 1421

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - MISCELLANEE

30 marzo 1421 
testimone Antonio di Jacopo da Antraccoli

Anno 1423

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - MISCELLANEE - segnata mazzo 569

5 settembre 1423

Mazino del fu Bartolomeo Mazini di Pietrasanta.
Svanita e guasta in più parti.
Caterina figlia ed erede di Fava di Beccafava (?) e vedova di Bindo del fu Puccinello Galganetti col consenso del figlio si confessa debitrice verso Domenico del fu Giovanni Domenici speziale, della somma di fiorini 36, parte per causa di mutuo e parte per mercanzie da lui ricevute.
Fatto nel Chiostro di S. Donato presso la porta della città di Lucca, presenti Ser Lazzaro del fu Nello da Volterra pievano di Montuolo, Matteo del fu Giovanni Ghione, Bianco del fu Stefano da Villabasilica, Matteo Lucchesini. tessitore, testimoni.
Segue la sentenza di Messer Gozzadino dei Gozzadini da Bologna in data 9 marzo 1424, con la quale vengono aggiudicati in pagamento del sopradescritto credito al predetto Domenico di Giovanni Dominici, speziale, alcuni pezzi di terra posti nel Comune di Antraccoli all’ISOLA di proprietà della prefata debitrice

Terra che è a Antraccoli loco detto all’orto, che confina da una parte via pubblica, da altra parte terre della chiesa di San Michele di Antraccoli, e terra del Capitolo di San Martino di Lucca.
Altro pezzo di terra in detto comune e luogo detto centurioni (prima e unica volta che trovo questo toponimo)  che è per indiviso dell’ospedale della Misericordia e confina da due parti via pubblica, da altra parte terre della chiesa di San Michele di Antraccoli, da altra parte terre di Michelis di Giovanni Tofanelli di Antraccoli, e misura 2 coltre.

Anno 1426

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Stefano Martini - vol. 449II carte 103v - 104

Presbitero Giovanni di Filippo di Lucca Rettore della Chiesa di S. Michele comune di Antraccoli pieve di Lunata, con questo pubblico instrumento, libera e assolve donna Beatrice vedova di Biagino Nuccori di detto comune e figlia di Bartolomeo di Cristofano di detto comune presente e accettante per se e i suoi eredi di ogni effetto di debito fino a tutto il mese di luglio 1425, su una terra di detta chiesa, prativa, posta in detto comune in luogo detto alle Lame che confina da meridione Ozori, da occidente terra di Brunetto Malizardi di Lucca, a settentrione Chiesa di San Giorgio di Lucca, a oriente eredi di Tomaso di Ghivizzano (il terreno è visibile nella mappa del 1412, zona ovest in basso a destra); e su un altro pezzo di terra campia di detta chiesa, con alberi e viti posta in loco detto Campo Orlandi e confina a oriente con terra dell’opera di San Vito di Lucca, a meridione e occidente Via pubblica, a settentrione terra di Filippo canonico di Lucca che lavora Pasquino di Antonio di Antraccoli e misura mezza coltre. Sopra un altro pezzo di terra campia di detta chiesa, che è un campo con alberi e viti su di sé, posta in comune di Capannori in loco detto Budracchio.
Al pagamento di sette staia di grano buono.
Fatto in detto comune di Antraccole in casa di detta donna Beatrice posta in loco detto Chiasso mio?, presenti Bartolomeo di Meglio di Tempagnano abitante a Lucca e Giovanni Fabrini di Casentino abitante a Lucca e Antonio Cosci di Ruota abitante a Lucca
AND 1426 26 maggio

Presbitero Giovanni di Filippo di Lucca Rettore della Chiesa di S. Michele comune di Antraccoli pieve di Lunata, con questo pubblico instrumento loca e concede in affitto per se e per i suoi successori a donna Beatrice vedova di Biagino Nuccori di Antraccole e figlia di Bartolomeo di Cristofano di Antraccole presente e con il consenso e la volontà di Michele di Giovanni di detto comune di detta donna Beatrice consanguineo e col consenso del fratello di detta Beatrice, quindi affitta una terra della detta chiesa di Antraccole una terra prativa posta in detto comune in luogo detto alle lame che confina a meridione con l’Ozore a occidente terra di Brunetto di Malizardo di Lucca, a settentrione terra della Chiesa di San Giorgio di Lucca, a oriente terra degli eredi di Tomaso da Ghivizzano e misura quarra 3; un altro pezzo di terra campia con alberi e viti posta in detto comune in loco detto campo Orlandi, che confina da oriente terra dell’opera di San Vito di Lucca, a meridione e occidente via pubblica, a settentrione terra di domino Filippo canonico di Lucca che lavora Pasquino di Antonio di Antraccole, un altro pezzo di terra in Capannori ld a Burdacchio.

Fatto in Antraccole come l’atto precedente.
26 maggio 1426

Anno 1442

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - ROCCHI BURLAMACCHI

16 maggio 1442

1442 maggio 16 ser Bartolomeo del fu Pietro "Ceptonis" Monna Apollonia, vedova di Giovanni Gabrielli, con il consenso del figlio Gabriello, cede a Nicolao del fu Gerardo Burlamacchi, che agisce anche in nome del fratello Michele, la metà dei propri terreni nel comune di Gragnano, l'altra metà dei quali, insieme ad altri beni ad Antraccoli, era stata ceduta in passato da Apollonia per un debito insoluto di fiorini 32 a Giovanni Burlamacchi, fratello di Nicolao e di Michele, e poi venduta a sua volta da Giovanni stesso ai fratelli; Nicolao, per parte sua, cede a monna Apollonia quella metà di beni in Antraccoli acquistati da Giovanni.
"Actum Luce", testimoni Filippo del fu Giovanni di Poggio e Nicoletto "Gualardini", di Segromigno.

Anno 1450

Archivio di Stato di Lucca - Notai Prima parte, Bonaccorsi Ser Luiso, vol. 597, carta 77

Cristoforo del fu Martino de Bonellio cittadino di Lucca, loca e concede a Giovanni di Domenico di Antraccoli, presente e conducente, la metà dell’intero per indiviso di un pezzo di terra posta in comune di Antraccoli, di cui l’altra metà è di Jacobo Prosperi di Lucca, posta in loco detto all’orto. Confina da una parte col Capitolo di Lucca, da altra parte con l’opera di San Michele di Antraccoli, da altra parte con la chiesa di Sant’Andrea in Pelleria e parte Via pubblica, e da altra parte via pubblica. Da tenere per i prossimi tre anni e da rendere ogni anno al detto Cristoforo per la metà affittata, staia di grano 1 e mezzo.
11 gennaio 1450

Anno 1455

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico - MISCELLANEE - segnata mazzo n. 597, carta 13v

5 aprile 1455

Il detto Jacopo del quondam Giovanni Galganetti prende possesso delle seguenti terre, da lui acquistate da Stefano del quondam Giovanni, canonico di Lucca: un campo ad Antraccoli, in luogo detto "allorto", con alberi e viti che confina ad oriente via pubblica, a occidente per indiretto terra del Capitolo di Lucca e terre Domenico e Antonio Luporini di Antraccoli, a meridione via a settentrione via (è il campo in Via Fonda) della estensione di 234 pertiche;
Un altro campo nel detto territorio, in luogo detto "in della contrada da Sancto" e confina a oriente per biscocca terre dell’altare di San Nicolao e terra del Monastero di San Michele in Monte ad occidente per indiretto via a meridione strada e a settentrione parte via pubblica e parte altare soprascritto per biscocca (è il campo di fronte a Movinart) della estensione di 1 coltra e 239 pertiche; Fatto nelle terre. Testi: Giovanni del fu Domenico e Domenico di Giovanni di Antraccoli.

Anno 1457

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Pietro Arrighi - vol. 564, carta 33

30 maggio 1457
Giovanni fu Filippo prete di Antraccoli loca casa a Tofanello fu Luchetto di Antraccoli in luogo detto al fiumicello e luogo detto al casalino.

Anno 1460

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli- vol. 661, carta 107

29 marzo 1460

Domenico del fu Guido di Antraccoli pieve di Lunata e comitato di Lucca ufficiale di detto comune in nome di
Tofanello del fu Luchetto, Domenico del fu Giovanni, Bartolomeo del fu Domenico e Antonio di Pasquino di Antraccoli, uomini di detto comune, promettono di dare a
Giovanni del fu Tegrimi di Tegrimus di Lucca presente e accettante per se e per i suoi eredi
un pezzo di terra campia in comune di Lunata.

Anno 1460

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli- vol. 661, carta 111

5 luglio 1460

Antonio di Pasquino da Antraccoli pieve di Lunata sindaco e operaio dell’opera della chiesa di San Michele di Antraccoli con questo pubblico instrumento riceve da Leonardo e Domenico fratelli germani figli del fu Guido Coluccini di Antraccoli in contanti ducati 11 d’oro. Per pagamento come da instrumento rogato per mano di Ser Bartolomeo del fu Nicolao Martini.
Fatto in Lucca presente Giovanni fu Domenico di Antraccoli lavoratore di terre.

Anno 1460

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Antonio Giarini- vol. 690, carta 238

AND 7 luglio 1460

Nobile donna Caterina vedova del fu Nicolao Fondera e figlia del fu Franceschino di Poggio,
loca e concede a pensione a Giovanni di Matteo testore di panni lini di Cremona e al presbitero Giovanni di Filippo Pierini rettore della chiesa di San Michele di Antraccoli,
una casa murata e coperta di piastre a tre solai posta in Lucca in contrada …. (manca il dato), confina da una parte eredi di Silvestro di Battista Castrucci, da altra, eredi di Guaspare Bandini, da altra via pubblica e da altra …. Vicinali. A rendere a nome di pensione fiorini 3 a semestre.
Fatto in Lucca in casa abitazione di detta donna Caterina posta in Lucca in contrada San Cristoforo, presenti Andrea di Antonio Meroni aromataro, Giovanni di Andrea di Vercoletta.

Anno 1462

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli- vol. 661, carta 145t

27 febbraio 1462

Biagio di Tofanello di Luchetto di Antraccoli confessa a Simone del fu Ranieri di Bientina abitante a Lunata padre e legittimo amministratore di donna Caterina sua figlia e moglie in matrimonio copulato del soprascritto Biagio di ricevere per dote di detta Caterina fiorini 15
Fatto in Lucca.

Anno 1462

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Bartolomeo da Treppignana vol. 1036, carta 93

24 luglio 1462

Presbitero Giovanni fu Filippo Pierini rettore della chiesa di San Michele di Antraccoli con questo pubblico instrumento loca e concede a Pieruccio fu Michele di Antraccoli presente e conducente
Una casa murata e solariata a un solaio e coperta di piastre, con pozzo, forno e corte e un pezzo di terra sopra cui è questa casa posta in detto comune in loco detto a Pulegine, che confina da un lato opera di detta chiesa, da un’altra la via, da altra beni della chiesa di Sant’Andrea in Pelleria.
Un altro pezzo di terra con viti sopra sé posta in detto comune e loco, da una parte confina chiesa di San Frediano da altra chiesa di Santa Croce e da altra via.
Un altro pezzo di terra in detto loco da una parte confina con gli eredi di Michele Guinigi da altra Semitola, da altre due parti via.
Un altro pezzo di terra posto in Santa Margherita in loco detto al Passo Casalino da una parte confina la via, da altra parte Altopascio
A rendere staia 36 e mezzo grano e tre some di vino
Biagio Tofanelli tra i testimoni

Anno 1462

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli vol. 661, carta 161

1462 13 settembre

Davino figlio di Coscio dal comitato pisano, dimorante in comune di Antraccoli comitato di Lucca, col consenso di suo padre, elegge sua moglie Giovanna figlia di Masino di Antonio da Sant’Alessio, e donna Giovanna col consenso del detto suo padre, elegge suo sposo il detto Davino di fronte ai presenti.
Fatto in Lucca in casa dei figli del fu mastro Antonio posta in contrada di San Giovanni e Reparata, presenti Bartolomeo figlio di detto mastro Antonio da Silico cittadino di Lucca e Antonio di Francesco da Vitiana calzolaio in Lucca.

Anno 1465

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 670, carta 27

Anno Nativitate Domini 1465 25 gennaio

Domenico del fu Giovanni di Antraccole, (penso futuri Tofanelli) pieve di Lunata, comitato di Lucca, lavoratore di terre e Giovanni figlio del detto Domenico maestro di legnami abitanti a Lucca con il consenso di detto suo padre, confessa e garantisce a Bartolomeo del fu Antonio Tommasi filatore di seta e cittadino di Lucca, in quanto padre e amministratore della onesta donzella Madalena sua figlia in matrimonio stipulato a detto Giovanni. Per la dote di fiorini 43 e penso una casa a un solaio in città.

Anno 1468

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 666, carta 15

3 febbraio 1468
Venerabile viro, presbitero Giovanni del fu Filippo di Lucca rettore della chiesa di San Michele di Antraccoli
confessa e fa pubblico giuramento a
Giovanni del fu Domenico del soprascritto comune di San Michele di Antraccoli, lavoratore di terre presente, stipulante e accettante per se e per i suoi eredi di dare e solvere staia uno di grano buono per un prestito per il prezzo di una terra campia posta in detto comune in loco detto al campo rosso che confina a oriente terra di Domenico Cristofani di Antraccoli, da occidente terra del Monastero di San Frediano di Lucca, a meridione terra del detto Monastero e terra colo pinelli e opera di Santa Maria in Piazza pieve di Brancoli, a settentrione chiasso, in tutto misura quarra una.
Un altro pezzo di terra che il rettore aveva locato per mano del notaio Ser Piero fu Francesco Angeli di Lucca.
Fatto nel soprascritto comune di Antraccoli in aia e casa di Tofanello di Luchetto, presenti Bartolomeo fu Giovanni e Biagio fu Tofanello di Antraccoli lavoratori di terra.

Anno 1468

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 666, carta 40t

16 giugno 1468
Domenico del fu Giovanni di San Michele di Antraccoli lavoratore di terre e Giovanni figlio del soprascritto Domenico maestro di legnami e abitante a Lucca, fanno questo pubblico instrumento per loro e per i loro legittimi eredi e successori confessano e promettono a
Bartolomeo del fu Tommaso filatore e abitante a Lucca, dichiara di aver ricevuto dai sopradetti Domenico e Giovanni fiorini 32.

Anno 1469

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 670, carta 212
Per questo atto non finirò mai di ringraziare la disponibilità del prof. Lazzari per la trascrizione

6 ottobre 1469

Cum hoc sit quod Antonius olim dominici et blaxius olim
tofanelli de comuni Sancti michaelis de Antrachole pleberii
lunate laboratores terrarum Lucensis comitatus operarii sindici
et procuratores ut dixerunt et se fecerunt opere ecclesie
et fabrice Sancti michaelis predicti pro dicta opera et fabrica
et nova ipsius opere et fabrice ut dixerunt emerunt
certam tabulam de lignamine actum pro una imagine facienda
pro maiori altare suprascripte ecclesie sancti michaelis et illam ad
aurum finum poni et micti ac pingi da infrascriptis figuris
fieri facere vellint et intendant expensis dicte opere
et fabrice pro ornamento suprascripte ecclesie Sancti michaelis
et dicti altaris et baldassare olim blaxii del firenze
lucensis civis et Matteus olim johannis de civitali
luce commorans pictores hoc facere vellint et intendant
ideo dicti Antonius et blaxius sindici operarii et sindici et
procuratores suprascripte opere et fabrice pro dicta opera et fabrica
dicta ecclesia et eius vice et nomine et etiam ultra
officium dicti operariatus sindicatus et procuractionis et eorum
pro pubblici et privatis nominibus facientes infrascripta omnia et singula
de et cum consensu presentia auctoritate et voluntate eximii
decretorum doctoris domini Nicolai olim benedicti canonici
Sancti martini de Luca et lucensis civis vicarii generalis
in spiritualibus et temporalibus Reverendi in Cristo patris
et domini, domini stephani de trentis episcopi lucensis presentis
volentis  et eisdem antonio et blaxio operariis sindicis
et procuratoribus predictis in infrascriptis omnibus et singulis expresse consentientis
et auctorantis ex parte una et suprascripti baldassare et
matteus ex parte altera devenerunt ad infrascripta pacta
et convenctiones inter eos ut infra  videlicet quia dicti baldassare
et matteus ex eorum et cuiuslibet eorum certa et deliberata
scientia et non per aliquem iuris vel facti errorem hoc pubblico
instrumento per se se et eorum et cuiuslibet eorum heredes et successores
ambo simul et quilibet ipsorum principaliter et in solidum
stipulatione sollemni promixerunt et convenerunt suprascriptis Antonio
et blaxio operari sindicis et procuratoribus predictis dicto modo et
nomine presentibus stipulantibus et recipientibus procuratoribus predictis dicto modo et nomine
pro dicta opera et fabrica et ipsius opera et fabrica vice et nomine dictarum et etiam opera et fabrica
licet absenti et mihi nicolao notario infrascripto tam quam persone publico officio publico
fungenti presenti stipulanti et recipienti pro ipsa opera et fabrica
ipsam tabulam et imaginem bene ponere et immictere
ad aurum finum ubi aurum debet poni et cum coloribus bonis
et fini ipsam pingere in hiis becis in quibus vadunt et
cadunt figure et coloris azuri ultramarini boni et fini
in partibus illis in quibus color azurus intervenire et poni debet
et in medio dicte tabule et imaginis  bena pingere
figuras beate virginis Marie cum filio ipsius in brachio
prout est figura tabule et immaginis altaris maioris ecclesie
sancti Petri maioris site extra et prope portam Lucensis civitatis
aut meliorem ipsius iam dicta figura et in uno latere ipsius
tabule et immaginis bene pingere figuras Sancti johannis
baptiste et sancti Blaxii. Et in alio latere ex opposito figuras
Sancti petri apostoli et Sancti michaelis arcangeli et in summitate
ipsius tabule et immaginis in locis propterea actis et in medio
figuram dicti patro et in uno latere figuram beate virginis
marie annuntiate et in alio latere ex(op)posito figuram Angeli
gabriellis et in predula ipsius tabule et imaginis figuras
duodecim apostolorum que sint medie figure pro quibus ???? a
cruribus supra et dicta omnes figuras bene laborator um
brator et retractos cum bonis gestibus et actis  adeo quod
sint bone figure prout sunt figure tabule et imaginis
altaris maioris ecclesie Sancti Simi de Luca aut meliores
et intra decem menses incipiendos in Kalendis Januarii
proxime futuri et ut sequitur finiendos et ita et taliter
quod dicta tabula et immago cum dicto auro et figuris stabit
et permanebit firma stabilis et integra et aurum et
colores in ipsa positum et positi et picti ab ipsa tabula
et imagine et lignamine ipsius aliquo modo eorum culpa
aut defectu se separabunt disgrossabunt aut amnerabunt (?)
annis quinque proxime futuris incipiendis a die tradictionis et
consignationis dicte tabule et immaginis sic picte et
misse ad aurum per ipsos Baldassarrem et Matteum faciende
dictis operariis sindicis et procuratoribus aut eorum successoribus
Et casu quo dicta tabula et imago non esset bene picta
et missa ad aurum aut figure vel aurum vel aliquam earum
aut eorum culpa et defectu ipsorum Baldassarris et Mattei
se separarent a(m)merirent aut disgrossarent dare solvere reddere
et restituere realiter et cum effectu dictis operariis sindicis
et procuratoribus aut eorum successoribus aut cui mandaverint omnes
pecunias ab ipsius habitas et receptas et pretium
integraliter per ipsius operarios sindicos et procuratores ex
positum in emptione dicte tabule et immaginis. Et fuit
actum et pactum inter ipsos contrahentes et partes stipulatione
solemni vallatum et roboratum in principio medio et fine
presentis contractus quod facta et completa in totum dicta tabula
et immago ut supra dictum est quod debeat previderi inspici (?)
et examinari per duos in arte pictoris peritos per ipsius contrahentes
et parter comuniter eligendos si ipsa tabula et imago est
bene facta posita et missa ad aurum finum et picta bona
figuras et coloribus finis ut supra premissum est inter eos. Et
cum quod per sic eligendos esset relatum et dictum quod ipsa
tabula et immago non esset bene facta et missa ad
aurum finum et bonis coloribus finis et figuris picta
aut in aliquo predictorum deficeret quod prefati Baldassar
et Matteus et quilibet ipsorum principaliter et insolidum teneantur
et debeant realiter et cum effectu reddere solvere
et restituere ipsis operariis sindicis et procuratoribus aut eorum
successoribus omnem pecunias ab ipsis receptes et emendare
et solvere cum effectu pretium dicte tabule et immaginis
pro quo sint empte. Et prefati Antonius et blaxius dictis
modis et nominibus pro se se et eorum et cuiuslibet ipsorum heredes et
successores stipulatione sollemni promiserunt et guarentaverunt suprascriptis Bal
dassarri et Matteo presentibus stipulantibus et recipientibus pro se se
et eorum heredibus casu quo sit dictum et relatum quod ipsa tabula
et imago sit bene picta et missa ad aurum ut supra dictum
est dare et solvere realiter et cum effectu suprascriptis Baldassarri et
matteo aut eorum heredibus aut cui ipsi mandaverint pro ipsorum
debita mercede labore auro coloribus et picturis et aliis
rebus missis et positis in dicta tabula et immagine ducatos
septuaginta auri in auro de camera boni auri et iusti ponderis
casu quo dicta tabula et imago sic ad auro missa et
picta sit extimata uetra tabula lignaminis ducatos
octuaginta et si minus esset extimata pro rata solvendos
ipsis baldassarri et matteo in huve infrascriptum modu videlicet ducatos
decem in Kalendis januarii proxime futuri et residum in ea
quantitate et eo tempore modo et forma prout videlitur et
placebit suprascripto domino vicario et ad ipsius domini vicarii voluntate
et mandata usque ad integram summam debitam convente mercedis
ipsorum ut supra. Que quidem omnia et singula suprascripta Antonius
et blaxius dictis modis et nominibus ex parte una et suprascripti baldassarre
et Matteus ambo simul et quilibet ipsorum principaliter et insolidum
pro se se et eorum et cuiuslibet ipsorum heredes et successores sibiipsis
ad invicem et vicissim alternative sollemnibus stipulationibus hinc inde
intervenientibus promixerunt et guarentaverunt firma rata grata
et incorrupta habere tenere attendere adimplere et observare
et contra in aliquo non facere dicere opponere vel venire per se se vel
alium seu alias in causa vel extra de iure vel de facto directe
vel per obliquum tacite vel expresse aut aliquo alio quesito colore
ad penam dupli dictorum ducatorum et totius eius et eorum
unde agerentur et quesito esset stipulatione sollemni sibi ipsis ad invicem et
per dictos Baldassarrem et Matteum in solidum promissam. Qua
soluta vel non predicta omnia et singula firma persistant. Et que
pena totiens commitatus et exigi possit quotiescumque factum
vel ventum fuerit. Item reficere restituere et emendare
ad invicam una pars alteri et altere alteri et dicti Baldassar
et matteus in solidum omnia et singula damma expensas et interesse
que una pars occasione alterius partis propterea fecerit aut substinuerit
in causa vel extra. Et pro hiis omnibus et singulis sic firmiter observandis
attendendis et adimplendis et damnis expensis et interesse propterea
contingentibus emendandis et restituendis et suprascripte pena solvenda
suprascripti contrahentes et partes dictus modis et nominibus et prefati baldassar et matteus
ambo simul et quilibet ipsorum principaliter et insolidum sibi ipsius
ad invicem et vicissim alternative sollemnibus stipulationibus hinc inde
inverventibus obbligaverunt se se et suprascripta eperam
et fabricam et eorum et cuius libet ipsorum et dictorum Mattei et
baldassarri insolidum heredes et successores et omnia
et singula ipsorum ??? exorum et dicta opera et fabrica et suprascripti
Baldaddarris et Mattei bona presentia et futura iure pignoris
et ypotheca ad suprascriptam penam ? constituentes et speciali pacto
sollemni stipulatione vallato sibi ipsius ad invicem dicti contrahentes et
partes dicti modis et nominibus et dicti Baldassar et Matteus in solidium
convenientes se se predicta omnia et singula solituros et observaturos
Luce Pisis Pistorii florentie senis janue et alibi
ubicumque locorum et fori in solidum. Ita tamen quod pro predictis et quolibet eorum
possint et quilibet ipsorum possit et dictus Matteus et baldassar et quilibet pro solido
realiter et personaliter conveniri capi et detineri et arestari in dictis
locis et quolibet eorum et alibi ubicumque locorum et fori in solidum Re
nuntiantes et quilibet ipsorum Renuntiaus fori privilegio et exceptioni
doli mali condictioni indebiti sina causa in factum actioni et omnia lii
iuri statuto et auxilio quo vel quibus a predictis vel aliquo eorum modo aliquo
se se tueri vel invari possent vel alter ipsorum posset. Et ultra
predicta suprascripti Baldassar et Matteus renuntiaverunt et quilibet
ipsorum renuntiavit beneficio nove constitutionis de duobus reisdebendis pena de fideiussoribus et mandatariis epistule
divi Adriani novo autenticorum iuri et iuri solidi et omni
alii et rogaverunt me notarium infrascriptum ut de predicto pubblicum
conficerem instrumentum.
Actum Luce in capella dicta interna hospitalis sancta Maria
foris portam posita in contrada Sante marie predicte coram et presentibus
ser Gerardo olim ser Agustini notario et Melchiore olim
johanis de Carraia cerdone Lucensibus civibus testibus ad predicta
adhibitis vocatis et rogatis omno nativitatis Domini millesimo quatuorcentesimo
sexagesimo septimo indictione prima die XV decembris.
pro quibus quidem Baldassari et Matteo et eorum precibus et
mandatis jacobus olim Marci de Villabasilica magister
lignaminis et Franciscus olim Tomei de Menabbio
forsettorius Lucenses cives ambo simul et quilibet ipsorum
principaliter et in solidum apud suprascripti Antonium  et Blaxium
operarios sindicos et procuratores predictos sollemniter fideiusserunt
et fideiussores extimaverunt et promixerunt et sollemniter coverunt
suprascripti Franciscum et Jacobus ambo simul et quilibet ipsorum princi-
paliter et insolidum per se se et eorum et cuiuslibet eorum heredes
suprascriptis Antonio et Blaxio dictis modis et nominibus
Laterale aggiunta
(Liberatione)
Post predicta dominicus
olim Guidonis da suprascipto comuni
Sancti Michaelis de Antra-
chole Sindicus operarius
et procuratore opera et fa-
brice ecclesie sancti micha-
elis suprascripti dicto modo et nomine
et sua certa et deliberata
scientia et non pre aliquem
iuris vel facti errorem hoc
pubblico instrumento dicto modo et
nomine et vice et nomine Anto-
ni olim dominici et blaxi
olim tofanelli suprascriptorum pro quibus et
quolibet eorum dicti dominicus olim
Guidoni dicto modo et nomine
et etiam suo proprio et privato nomine
operariotus ac promixit
videlicet se facturum et curaturum
ita et taliter quod dicti bla-
xius et antonius firmum et ra-
tum habebunt et tenebunt
presens instrumentum et omnia et singula
in eo contenta et contra in aliquo non
facient vel venient sub
penis et obbligationibus
frascriptis fuit confessus et publice gua
rentavit Baldassari olim
Blaxii del Firenze et Matteo
olim Johannis de Civitali suprascriptis
pictoribus presentibus stipulatibus et re-
cipientibus pro se se et eorum he-
redibus quod Dominicum olim Guidonis
suprascriptum a dictis Baldassari et
Matteo habuisse et re-
cepisse suprascriptam tabulam bene
pictam et deaucoratam et
cum figuris in ea pictis prout
supra per ipsor Baldassarem
et Matteum promissum fuit
quam per peritos in arte pictoris
per ipsam contrahentes et partes
electos fuit extimata
ducatos nonaginta. Et quam
tabula sic pictam deauratam et
bene actatam et in dicta extimationem et sic extimatam dictus Dominicus olim Guidonis dictis modis et ???
et in sui potestate esse habere et remanere dixit et stipulatione sollemni confessus fuit in veritate et non sub ipse future
consignationis. Renuntians dictus Dominicus dictis modio et nominibus exceptioni dicte tabule sic picta et
daurata et in tanta extimatione non habite non recepte non consignate et penes eum et in sui potestate non
remanere. Quas exceptiones vel aliquam earum aut aliquam aliam iuris vel facti contrariam stipulatione sollemni
promixit et convenit non opponere vel probare in cause vel extra sub penis et obbligationibus infrasctiptus et dicti Baldassar
et Matteus pictores habuerunt et receperunt a dicto Dominico operario predicto dictis modis et nominibus date
ducatos trigintasex auri in auro
latos boni auri et iuxti ponderis
solvente et manualiter
numerante in presenti mei
notarii et testium infrascriptorum
presentium videntium et
audentum (sombolino) pro resto resi-
duo et finali soluctione
totiuo eius et eorum quod dicti
Baldassar et Matteus
pro eorum debita et conventu
mercede laborerii facta
in dicta tabula et ducatorum
septuaginta auri in auro
de camera et boni auri et
iusti ponderis concedebant. Et quos duca-
tos trigintasex latos dicti
auri et ponderis et pro re-
siduo resto et finali solutio-
ne dicte debite merce-
dis dicte tabule et dictorum
ducatorum septuaginta dicti
auri et ponderis dicti Bal-
dassar et Matteus tot
esse et eos omnes penes se
esse habere et remanere
dixerunt et stipulatione sollemni
confessi fuerunt suprascripto Domini-
co dictis modis et nominibus presenti
stipulanti et recipienti pro se et
suis successoribus et vice
et nomine suprascripte opere et fab-
rice et dictorum Antonii
et Blaxii et eorum heredibus
et pro ipsa opera et fabrica
et dictus Antonio et Blaxio
licet absentibus et mihi Nicolao
notario infrascripto tamquam pubblice persone officio
pubblico fungenti presenti stipulanti
et recipienti pro eis et eorum heredibus
et successoribus in veritate et
non sub spe future numera-
ctionis liberatos quietantes
et absolventes
suprascripti Baldassar et Matteus
suprascriptum Dominicum dictis modis
et nominibus presentem
stipulatem et recipientem pro se et
dicta opera et fabrica et
vice et nomine suprascriptorum Antonii
et Blaxii et ipsarum opere
et fabrice et dictos Antonii
et Blaxiium licet abseutes
et me Nicolaum notarium infrascriptum
tanquam personam pubblicam offi-
cium publicum fungentem pre-
sentem stipulatem et recipientem
et eorum heredibus et successoribus
a dictis ducatis septuaginta
et ab onmi et toto eo quod dicti
Baldaddar et Matteus
a dicto Dominico dictis modis et
nominibus et ab ipsa opera et fabrica
et a dicto Antonio et Blaxio petere possint aut in futuram possent
vigore suprascripti instrumenti et contentorum in eo faciendo et dictam liberationem quietationem et absolutionem et per aquilianam
stipulactionem precedentem et acceptilactionem subsequentem legittime et sollemniter interpositam et per omnem alium modum de iure
validiorum. Et dictus Dominicus dictis modis et nominibus liberavit et absolvit suprascriptas Baldassarem et Matteum
presentes stipulates et recipientes pro se se et eorum heredibus adactione et conignactione dicte tabule sic daurate et
picta et actata et ab omni et toto eo et hiis omnibus quod dictus Dominicus dictis modis et nominibus et suprascripti Antonis
et Blaxius ab ipsis Baldassare et Matteo petere possint aut alter ipsorun petere ponit occasione contractus et promissorum
in suprascripto instrumento excepto quod a conservatione
dicte tabule pro quinquonis prout
continetur in ipso instrumento que non
venit in presenti liberatione
faciendo dictam liberationem et
absolutionem etiam peraquilianam stipulationem
precedentem et acceptilationem
subsequentem legitime et sollemni inter-
positam et per omnem alium modum
de iure validiorem cessa-
ntes cancellantes irritantes
et annulantes suprascripti contrahentes et
partes dictis modis et nominibus
suprascriptam instrumentum in totum excepto
quod a dicta conservatione dicte ta-
bule pro ipso quinquenio et ……
concervant ipsam conservationem.
Et in aliis partibus excepto quod
a dicta conservatione et concernentibus
ipsam conservationem pro casso et
cancellato haberei voluerent
et mandeverunt. Que quidem
omnia et singula suprascripti contraheres
et partes dictis modis et
nominibus sibi ipsis ad invicem et
vicissim alternative sollemnibus
stipulationibus hinc inde intervenienti-
bus promixerunt et guarentaverunt
firma rata grata et incorru-
pta habere tenere atten-
dere adimpere et
observare et contra in aliquo non
facere dicere opponere vel
venire per se se aut alium
seo alios in causa vel extra de
iure vel de facto directo
vel per obliquum tacite vel ex-
presse aut alio quovis quesito
colore ad penam dupli di-
ctorum ducatoruhm etc. et
que pena etc. Et pro hiis etc
suprascripti contrahentes et partes dictis
modis et nominibus sibi ipsis ad
invicem etc. obbligaverunt etc.
constituents etc. item etc.
renuntiantes etc. et
rogeverunt me notorium infra-
scriptum ut de predicto publicum
conficere instrumentum.
Actum luce in palactio
residente Magnificorum Domi-
norum Autionorum posito
in contrata Sancti Petri in Cortina coram
et presentibus Nardo olim
Nocchi de Lari habior??
et Pellegrino
olim Ser Dominici dicto
ser Domenico ????
????? ???????
????? Lucensibus
civibus testibus ad predicta
adhibitis vocatio et rogatio, anno nativitatis Domini MCCCCLXVIIII indictione tertia die VI octobrio
Ego Nicolaus olim filius domini Gerardi de Veglutellis de Luca notarius pubblicus de predictis
rogatus fui et ea scripsi.

Anno 1470

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 668, carta 163

Anno nativitate Domini 1470 29 ottobre

Venerabile presbitero Giovanni del fu Filippo Perini di Lucca rettore della chiesa di S. Michele di Antraccole, pieve di Lunata, comitato di Lucca con questo pubblico instrumento loca e concede a Giovanni del fu Domenico e Biagio del fu Tofanello lavoratori di terra, che sono del soprascritto comune di Antraccoli, presenti e conducenti per se e per i loro eredi:
Un pezzo di terra campia con alberi e Viti sopra di sé in soprascritto comune di Antraccoli in loco detto al pulecino che confina da due parti con le terre della soprascritta chiesa, da altra parte terra di Antonio di Pasquino di Antraccoli e misura quarra 4
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in comune di Antraccoli in loco detto a fiumicello che confina da una parte fiumicello, da altra parte terra dell’opera di San Michele di Antraccoli e da altra parte via e misura in tutto quarra 3.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posta in comune di Antraccoli in loco detto al trombolino che confina da due parti con la via pubblica, da altra parte terra dell’opera di San Vito.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posta in soprascritto comune in loco detto al pulecino, al pollino, che confina da due parti via pubblica, da altra parte terra di donna Antonia vedova di Battista di Arnolfini di Lucca e da altra parte terra dell’ospedale di S. Luca detto della Misericordia di Lucca che misura coltre una.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in detto comune in loco detto chiasso Orlandi confina da una parte detto chiasso Orlandi, da altra parte terra di detto ospedale, da altra parte terra di Giovanni di Francesco di Lucca e da altra parte terra del Monastero di S. Michele Angelo in Monte e misura coltre una.
Un pezzo di terra prativa in detto comune in loco detto alla lama e confina da una parte ospedale, da altra parte Ozori.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posta in detto comune in loco detto a pulecino e confina da una parte via pubblica da altra parte terra di San Paolino di Lucca e da altra parte terra dell’ospedale di San Vito e da altra terra del Capitolo di Lucca e misura coltre 1 e quarra 2.
A cominciare dalle kalende del prossimo mese di agosto, a rendere ogni anno 36 staia di grano buono e tre some di vino buono.
Fatto in Lucca in contrada San Pietro Maggiore presenti Bettino olim Giovanni di Pisa testore di panni lani e Bernardo del fu Bartolomeo di Pontremoli fabbro abitante a Lucca.

Anno 1470

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 671 carta 71v

Venerabile presbitero Giovanni del fu Filippo Perini cittadino di Lucca e rettore della chiesa di S. Michele di Antraccoli, pieve di Lunata, comitato di Lucca, detto rettore a suo nome e a nome dei suoi successori, con questo pubblico instrumento loca e concede a Giovanni del fu Domenico e Biagio del fu Tofanello lavoratori di terre del sopraddetto comune di Antraccoli presenti e conducenti per se e per i loro eredi, terre che sono di pertinenza della suddetta chiesa:
Un pezzo di terra campia con alberi e viti sopra sé, posto in loco detto al poletine che confina da due parti terra della detta chiesa di Antraccoli, da altra terra di Antonino di Pasquino di Antraccoli e misura quarra 5.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra sé posta in loco detto a fiumicello e confina da una parte fiumicello, da altra parte terra della chiesa di S. Michele di Antraccoli, da altra parte via pubblica e misura in tutto quarra 3.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in suddetto comune loco detto al trombolino che confina da due parti via pubblica, da altra parte terra dell’opera di San Vito e misura in tutto mezza coltre.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in loco detto al puletine al pollino e confina da due parti via pubblica, da altra terra di donna Antonia vedova di Battista de Arnolfini di Lucca e da altra parte terra dell’ospedale di San Luca detto della Misericordia di Lucca e misura cultra una.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra sé, posta in loco detto chiasso Orlandi, da una parte confina con via detta chiasso orlandi, da altra terra del detto ospedale, da altra parte terra degli eredi di Giovanni di Francesco Franceschi di Lucca e da altra parte terra del Monastero di San Michele Angelo in Monte e misura cultra una.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra sé posto in loco detto al pulecino che confina da una parte via pubblica, da altra terra di San Paulino di Lucca, da altra terra dell’opera di San Vito e da altra terra del Capitolo di Lucca e misura cultre 1.
Un altro pezzo di terra prativa posta in loco detto alla lama che confina da una parte terra del soprascritto ospedale, da altra Ozori, e misura quarra una.
a rendere 36 staia di grano l’anno.
Fatto in Antraccoli presenti Filippo del fu Giovanni Massei aromataro e cittadino lucchese e Bartolomeo di Giunta da Tassignano abitante a Lucca.
Anno nativitate domini 1470 29 ottobre.

Anno 1470

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 671 carta 15

Venerabile uomo presbitero Giovanni del fu Filippo cittadino di Lucca rettore della chiesa di S. Michele del comune di Antraccoli, pieve di Lunata, comitato di Lucca, e Geronimo figlio di Alessandro Ridoni abitante a Lucca confessano a Domenico del fu Bindone e Biagio del fu Tofanello del suddetto comune di Antraccoli sindaci e operai dell’opera e fabrica della soprascritta chiesa presenti e stipulanti per la suddetta opera di dare 6 ducati d’oro in deposito.
Fatto in Lucca in contrada San Pietro Maggiore presenti Giovanni del fu Domenico e Domenico del fu Giovanni di Antraccoli lavoratori di terre.
5 aprile 1470

Anno 1470

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 671

13 dicembre 1470

Domenico del fu Guidone e Biagio del fu Tofanello del comune di S. Michele di Antraccole pieviere di Lunata, comitato di Lucca, sindaci, procuratori e operai dell’opera e fabrica della chiesa di S. Michele, locano e concedono a Antonio del fu Domenico da Antraccole lavoratore di terra, presente e conducente per sé e i suoi eredi:
Campo con alberi e viti sopra di sé posto in detto comune di S. Michele di Antraccole in loco detto a spinatico che confina da oriente terra dell’altare di Santa Maria posto in detta chiesa di Antraccole pertiche 47, a occidente terra dell’ospedale della Misericordia di Lucca pertiche 45, a meridione terra dell’ospedale soprascritto pertiche 14 e a settentrione per indiretto chiasso di spinatico. In tutto misura coltre 1. (terra davanti corte Pelli)
Campo con viti e alberi e un pozzo posto in detto comune in loco detto a chiasso dati che confina a oriente terra dell’abazia di Pozzeveri pertiche 8, a occidente per indiretto via pubblica, a meridione terra degli eredi di Giarino di Michele di Lucca pertiche 19, e a settentrione terra degli eredi di Brunetto Malizardi e terra di Jacobo del fu Puccinello Betti di Antraccoli pertiche 22.
Campo con viti e alberi posto in soprascritto comune in loco detto albozo che confina a oriente per indiretto via pubblica e parte bozo, a occidente parte chiesa di San Quirico di Capannori e parte via pubblica di chiasso dati, a meridione per indiretto parte via pubblica e parte chiesa soprascritta, a settentrione via pubblica.
Campo con alberi e viti posta in comune suddetto in loco detto al pulecino a oriente confina per indiretto con via pubblica, a occidente terra di Antonio di Luporo di Antraccoli pertiche 26, a meridione via pubblica pertiche 14, a settentrione terra dell’altare di Santa Maria soprascritto  pertiche 20.
Campo con viti e alberi sopra sé posto in detto comune in loco detto a chiasso dati a oriente confina con terra di eredi di Ser Giovanni Turchi di Lucca pertiche 9 e mezzo, a occidente chiasso predetto pertiche 9 e mezzo, a meridione opera di San Michele di Antraccoli pertiche 23, a settentrione terra Giovanni di Stefano di Antraccole.
Campo posto in Capannori in loco detto al Fiumicello.
A rendere ogni anno staia 24 di grano buono.
Fatto in Lucca in contrada di San Pietro Maggiore presenti Domenico del fu Giovanni di Antraccole e Giovanni del fu Piero del Gallo abitante in contrada Annunziata.

Anno 1471

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 668 carta 165v

Anno nativitate domini 1471 2 gennaio
Domenico del fu Guidone e Biagio del fu Tofanello del comune di S. Michele di Antraccoli, pieviere di Lunata, comitato di Lucca sindaci e operai della predetta opera e fabrica della chiesa di S. Michele con questo pubblico instrumento locano a Antonio del fu Pasquino di Antraccoli lavoratore di terre, presente e conducente per sé e i suoi eredi, detti pezzi di terra di pertinenza della detta opera:
Un pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in suddetto comune in loco detto a San Prospero che confina a oriente con terra di Altopascio, a occidente terra della suddetta opera di Antraccoli, a meridione per indiretto, via pubblica, a settentrione via pubblica.
Un altro pezzo di terra campia posto in comune di Tempagnano in loco detto al San Prospero, che confina a oriente con terra di Santa Maria Curteorlandinghi, a occidente via pubblica, a meridione via pubblica e a settentrione eredi di Giovanni di Marco.
A rendere a detta opera staia sette di grano buono nel mese di luglio.
Fatto in Lucca in contrada San Pietro Maggiore presenti Bartolomeo del fu Giovanni da Antraccole e Tommasino del fu Biagio da Pontremoli abitante a Segromigno.

Anno 1471

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 668 carta 166

5 gennaio 1471

Domenico del fu Guidone e Biagio del fu Tofanello dal comune di S. Michele di Antraccoli pieviere di Lunata sindaci, operai e procuratori della detta opera e fabrica della chiesa di S. Michele, dissero e riferirono che con questo pubblico instrumento locano e concedono a Bartolomeo del fu Tofanello di Antraccoli accettante per sé e per i suoi eredi:
Un pezzo di terra campia con viti e alberi sopra di sé posta in suddetto comune in loco detto in nella Brainella e confina a oriente terra del monastero di San Frediano pertiche 25, a occidente terra del monastero di Santa Clara di Lucca pertiche 26, a meridione presbitero Francesco della soprascritta opera, a settentrione terra di San Piero a Cigoli di Lucca.
Un altro pezzo di terra campia posta in soprascritto luogo in loco detto al Fiumicello e confina a oriente terra del monastero di S. Frediano di Lucca pertiche 38, a occidente terra di Galoetto Franciotti di Lucca pertiche 38, a meridione via pubblica pertiche 4, a settentrione terra del monastero di San Frediano di Lucca e Galeotto Franciotti soprascritto pertiche 4.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti posto in detto comune in loco detto chiasso Dati a oriente confina con confraternita di San Frediano di Lucca pertiche 26, a occidente terra del suddetto Bartolomeo conduttore e fratelli e altare di SanNicolao e Masseo posto nella chiesa di San Quirico all’Olivo di Lucca e parte Giovanni Rapondi di Lucca pertiche 20 e mezzo, a meridione terra del monastero di San Frediano di Lucca pertiche 20 e mezzo, a settentrione terra di Ser Nicolao e Matteo Vegliutelli di Lucca e terra del suddetto altare.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in soprascritto comune in loco detto all’orto che confina da oriente terra dell’opera di Santa Croce di Lucca pertiche 13, a occidente terra del suddetto conduttore e fratelli pertiche 13, a meridione terra di Lazzaro di Francesco di Lucca pertiche 3, a settentrione via pubblica pertiche 3.
Un altro pezzo di terra campia con viti e alberi sopra di sé posta in suddetto comune in loco detto al campo rosso e confina a oriente terra dell’opera di Antraccoli pertiche 26, a occidente terra di detta opera pertiche 28, a meridione per indiretto terra della chiesa di Sant’Andrea in Pelleria di Lucca e terra dell’opera di Santa Croce di Lucca a settentrione terra degli eredi di Giovanni Rattani di Lucca e opera di San Michele di Antraccoli e monastero di Santa Clara di Lucca pertiche 21.
Un altro pezzo di terra campia con viti e alberi sopra di sé posta in suddetto comune in loco detto alla brainella che confina da oriente con la terra del Monastero di San Frediano di Lucca pertiche 25, a occidente terra di detta opera pertiche 26, a meridione terra di Sant’Andrea in Pelleria.
Un altro pezzo di terra campia con viti e alberi posto in soprascritto comune in loco detto chiasso dati a oriente confina con monastero di San Frediano pertiche 28, a occidente opera di Antraccoli pertiche 26, a meridione terra della chiesa di S. Andrea in Pelleria di Lucca e altare di Nicolao e Masseo soprascritto e parte di Giovanni di Poggio di Lucca pertiche 7, e a settentrione terra del monastero di S. Frediano di Lucca per indiretto.
Un altro pezzo di terra posto in loco detto alla brainella e un altro pezzo di terra in Santa Margherita.
A rendere staia 16 di grano buono.
Fatto in Lucca, presenti domino Matteo del fu Francesco Orsi notaio e Bernardo di Riccardo da Nozzano abitante a Lucca lavoratori di terra.

altro atto stessa data

Domenico e Biagio soprascritti con questo pubblico instrumento locano a Bartolomeo alias Bartoluccio di Santoro da Santa Maria a Colle abitante in Comune di Antraccole presente e  conducente per sé e per i suoi eredi terre di detta opera:
Un pezzo di terra campia con viti e alberi sopra di se posta in comune di Antraccole loco detto alla brainella e confina a oriente terra dell’ospedale della Misericordia di Lucca pertiche 27, a occidente via pubblica per indiretto a meridione terra di Sant’Andrea in Pelleria pertiche 12, a settentrione terra degli eredi di Dino di Prospero Ser Conforti di Lucca e Galeotto Franciotti di Lucca.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posta in sopraddetto comune in loco detto al fiumicello, confina a oriente terra di …. Soprascritto, a meridione altare di Santa Maria in San Michele di Antraccoli, a settentrione terra di detto altare e opera di Capannori e fossa fiumicello. A rendere staia quattro di grano l’anno.

Anno 1471

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Nicolao Vellutelli - vol. 668 carta 167

Anno nativitate domini 1471 5 gennaio
Domenico del fu Guidone e Biagio del fu Tofanello operai e sindaci dell’opera e fabrica della chiesa di S. Michele di Antraccoli con questo pubblico instrumento locano e concedono a Domenico figlio del fu Bartolomeo di detto comune di Antraccoli stipulante e conducente per sé e per i suoi eredi terre di detta opera:
Un pezzo di terra campia con alberi e viti sopra di sé posto in detto comune in loco detto a san prospero che confina a oriente terra dell’opera soprascritta, a occidente in parte via e in parte terra del monastero di San Frediano di Lucca, a meridione per indiretto via pubblica, a settentrione via pubblica.
Un altro pezzo di terra con alberi e viti sopra di sé posta nel suddetto comune in loco detto alla strada o a spinatico che confina a oriente terra della chiesa di S. Alessandro di Lucca pertiche 20 e mezzo, a occidente terra della chiesa di San Quirico all’Olivo pertiche 25, a meridione chiesa di San Quirico suddetta pertiche 12 e mezzo, a settentrione per indiretto strada.
Un altro pezzo di terra campia con alberi e viti posta in comune di Tempagnano in loco detto chiasso arrigi.
A rendere staia 17 di grano.
Fatto in Lucca in contrada di San Pietro Maggiore presente Francesco di Giovanni da … e Bernardo di Ricardo da Nozzano abitante a Lucca.

Anno 1475

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Pietro Piscilla - vol. 1266 carta 55v

22 maggio 1475

Paolo di Antonio,
Jacopo di Nanni del Favilla,
Bartolomeo di Nanni del Favilla,
Baldassare di Paolo del Favilla e
Tommaso di Piero del Favilla uomini di Tempagnano pieve di Lunata da una parte
e
Antonio di Nicolao Cinachi,
Francesco suo fratello,
Paolo suo fratello e
Michele di Fanucco uomini di Antraccoli da parte altra
e in nome di Domenico figlio di detto Michele di Fanucco e Jacopo di Romanino e Sebastiano figlio di detto Michele
di fronte al Capitano del Contado di Lucca che mette pace tra le due parti dopo una lite tra loro e promettono di non offendersi più né le terre né le case né tutto quello che posseggono, alla pena del pagamento di ducati 10 d’oro.

Fatto in Lucca in casa di detto Capitano in saletta al primo piano presenti Jacobo del fu Giannino di Fatinelli e Ser Giorgio di Leonardo Arrighi e Domenico di Contarino Pellipario.

(per la figura del Capitano del Contado si legga A.CASALI “L’amministrazione del contado lucchese nel ‘400: Il capitano del contado” in Actum Luca Anno VII Aprile-Ottobre 1978 pag. 127)

Anno 1483

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Lucensio Migliori - vol. 1208 carta 142v

23 settembre 1483
Il venerabile uomo Presbitero Antonio di Bartolomeo Santini di Borgo a Mozzano abitante a Lucca procuratore del venerabile uomo presbitero Geronimo quondam Alessandro di Lucca rettore della Chiesa di San Michele di Antraccoli di Lucca come da mandato rogato per mano di Ser Michele del fu Ser Petri di San Donnino cittadino lucchese.
Loca e concede a livello e in enfiteusi a Donna Angela moglie relitta quod Alessandro Cerdonni di Lucca e a Donna Luna figlia di detto Alessandro e di detta donna Angela presente e conducente per se e in nome di Filippo figlio del soprascritto Alessandro e della detta Angela e fratello della detta Luna.
Due case contigue della suddetta Chiesa di Antraccoli, una abitata e l’altra no, poste in Lucca contrada Santa Reparata confina da una parte eredi di Sandro pentolaio, da altre due parti confina eredi di Guglielmo di Matteo di Lucca, a rendere staia 4 di grano. Dovranno migliorare e aggiustare quello di cui necessita la casa.
Fatta in Lucca sulla porta del palazzo, presenti Domenico del fu Bartolomeo di San Donnino e Michele di Piero Nochi tintore di seta.

Anno 1484

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Lodovico di Mastro Gherardo da Camaiore - carta 536

1484 3 febbraio
Conoscendo quanto incerta e dubbia sia l’ora della morte, il prudente uomo Domenico del fu Giovanni di Antraccole, sano di mente e intelletto, con corpo languente in letto, e volendo fare il suo nuncupativo testamento dice:
per prima cosa quando morirà raccomanda la sua anima all’Onnipotente Dio e vuole essere sepolto in chiesa di San Michele di Antraccole.
Inoltre indica e lascia a Clara sua nipote e figlia del fu Giovanni figlio di detto testatore, fiorini 40 per dote in caso di maritazione e le verranno dati dai suoi eredi.
Inoltre indica e lascia a detta Clara una gonna di cremizi fornita di argento che è da Gregorio figlio di detto testatore.
Inoltre indica e lascia a detta Clara un vestito di panno di lana e fiorini 6 che darà Gregorio figlio di detto testatore.
Inoltre indica e lascia a Geronimo suo nipote e figlio del fu Giovanni figlio di detto testatore fiorini 25.
Inoltre indica e lascia a detta Clara …
Inoltre per tutti i suoi beni mobili e immobili nomina suoi eredi Michele, Biagio, Leonardo, Gregorio, Bernardino e Nicolao Suoi figli legittimi e naturali.

Fatto in comune di Antraccoli in capanna di detto testatore, presenti il venerabile uomo Bartolomeo del fu Lorenzo di Licciana rettore della chiesa di Santa Maria, Battista del fu Francesco Bandini di Pisa cappellano della chiesa di S. Michele di Antraccoli e Michele di Antonio Pasquini di detto comune.

Anno 1484

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Lucensio Migliori - vol. 1208 carte 5v, 6, 7

Carta 5v

12 gennaio 1484
Domenico di Giovanni di Antraccoli con questo pubblico instrumento garantisce a Antonio di Pasquino del comune di Antraccoli operaio dell’opera di San Michele di essere debitore a detta opera di 5 fiorini e mezzo.

Fatto in Antraccoli in canonica della chiesa con presenti Biagio Tofanelli e Antonio di Domenico tutti di Antraccoli testimoni.

Carta 6

stesso giorno
Michele Fanucchi di Antraccoli con questo pubblico instrumento e Antonio Pasquini operaio della Chiesa di San Michele di Antraccoli presente e recipiente per detta opera di essere debitore di fiorini 2 dei 36 di residuo dal sindacato del 1477.
Fatto in Antraccoli come sopra

stesso giorno
Antonio di Domenico di Antraccoli con questo pubblico instrumento confessa a Domenico di Giovanni e Antonio di Pasquino operai della Chiesa di Antraccoli di essere debitore di fiorini 7 e bolognini 6 per residuo dal sindacato del 1478.
Fatto in canonica della chiesa di Antraccoli presenti Biagio Tofanelli e Giovanni Guidi di Antraccoli

Carta 6 v

die 12 gennaio 1484
Domenico Guidi di Antraccoli con questo pubblico instrumento confessa e giura a Antonio Pasquini operaio dell’opera di Antraccoli di essere debitore di fiorini due del residuo di 36 per il sindacato del 1479.
Fatto a Antraccoli come sopra

stesso giorno
Pietro di Michele e Francesco di Bartolomeo uomini di Antraccoli con questo pubblico instrumento confessano a Antonio di Pasquino operaio della chiesa di Antraccoli di essere debitori di fiorini 4 e bolognini 25 dei 36 per residuo dell’anno 1480.
Fatto a Antraccoli come sopra

stesso giorno
Alessandro del fu Bartolomeo Casentini di Antraccoli con questo pubblico instrumento confessano a Antonio di Pasquino operaio della Chiesa di Antraccoli di essere debitore di fiorini 7 e bolognini 12
Fatto in Antraccoli (come sopra) presenti Antonio di Domenico e Francesco di Bartolomeo

Carta 7

12 gennaio 1484
Domenico di Guido e Antonio di Domenico di Antraccole operai della chiesa di San Michele per l’anno 1482 confessano a Antonio di Pasquino moderno operaio di essere debitori di fiorini 20 e bolognini 14
Fatto come sopra e presenti Francesco di Bartolomeo e Michele di Fanucco


14 gennaio 1484
Testimone in un atto fatto da uomini di Tempagnano
Presbitero Francesco di Pisa cappellano della Chiesa di Antraccoli

Anno 1487

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Giuliano Granucci- vol. 1575 carta 18v

Die 14 febbraio 1487

Biagio del fu Tofanello di Antraccoli con questo pubblico strumento loca e dà a Mastro Jacopo del fu Bartolomeo di Motrone artigiano e abitante a Lucca, Jacopo figlio di detto Biagio a imparare a eseguire il lavoro di calzolaio per 4 anni.
Fatto in Lucca, presenti Ser Nicolao Mansi notai e Alessandro del fu Silvestro di Trento testore abitante a Lucca.

Anno 1492

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Piero di Berto - vol. 1118 carta 276

AND 1492 11 dicembre

Michele figlio di Domenico del fu Guido del comune di Antraccoli, confessa a Mariano del fu Giovanni di Domenico di Antraccoli e per donna Betta figlia del fu Giuliano del fu Giovanni soprascritto e fratello del detto Mariano, di ricevere per dote di detta Betta fiorini 15.
Fatto in Lucca.

Anno 1493

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Michele Giannini - vol. 1511 carta 324t

1493 giu. 7
Giovanni del fu Antonio, detto Giovanni ..., mercante lucchese, Operaio della chiesa di S. Salvatore in Mustolio di Lucca, appalta a Gregorio del fu Domenico di Antraccoli, falegname e cittadino lucchese, la fabbricazione di due panche, cioè quelle che sono ai muri della chiesa dall’altra metà, della medesima forma e qualità di quelle che ci sono in S. Michele in Foro, salvo che le predelle delle dette panche debbono essere alte un terzo di braccio più un dito e larghe mezzo braccio; quella però che è presso il muro dalla parte di Mezzogiorno dovrà essere conforme a quella che è in S. Salvatore dal lato di Settentrione, fuorché le predelle che dovranno essere alte e larghe quanto quelle dette di sopra; si stabiliscono i tempi dell’appalto e si aggiungono altre specifiche per la fabbricazione.

Anno 1494

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Girolamo Gerini - vol. 1495 carta 79v

Die 25 giugno 1494
Reverendo domino Jacopo figlio di Paolo dei Balbani rettore della chiesa di S. Michele di Antraccoli
loca e concede a
Antonio di Nicolao Cinachi di Antraccoli
un pezzo di terra in detto comune in loco detto al santo ovvero a spinatico, a oriente confina con via pubblica pertiche 31, a occidente Lorenzo Parpaglioni pertiche 47, a meridione Altopascio pertiche 34. In tutto misura cultre 2
Un altro pezzo di terra in detto comune in loco detto alla lama, e confina a oriente prato di Nicolao Arnolfini per pertiche 21, a occidente … a meridione per indiretto Ozori.
Un altro pezzo di terra campia in detto comune in loco detto a spinatico confina a oriente heredi di Nicolao Jona di Lucca pertiche 26 a ocidente eredi del fu Bartolomeo di Giovanni di Antraccoli e eredi Bernardino di Lucca, a meridione chiasso Spinatico pertiche 13 a settentrione Monastero di San Giovanni al Tempio e ospedale san michele in Foro.

Per il pagamento ogni anno di Staia 23 di grano

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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