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La Famiglia dei ROMANINI

CHI ERANO

I Romanini di Antraccoli arrivano ad Antraccoli alla fine del 1400, ho scoperto solo recentemente la loro provenienza. In un atto notarile del dicembre 1470 ci sono diversi abitanti di Antraccoli che stipulano un atto di pace con altri, tra i quali Giminiano e Jacopo fu Romanino di Castiglione comitato di Parma ma abitanti a Antraccoli!
Quindi a differenza dei Romani di Tempagnano, che provenivano probabilmente da Tuscanella ovvero Viterbo, i nostri Romanini sono del territorio di Parma!

Il primo dei Romanini ad arrivare fu Geminiano di Romanino che fa battezzare due suoi figli in San Giovanni a Lucca dal 1467 e nel 1471 abita ad Antraccoli ma dicono che sia di Santa Margherita, non ho trovato altri riscontri a Santa Margherita.
Nei registri di battesimo di San Giovanni, non viene nominato il padre di Geminiano, questo forse perché non era conosciuto in paese o era poco che si era trasferito.

Questo albero genealogico, è soltanto relativo ai discendenti maschi diretti. Per l'albero completo con collaterali, mogli ecc., sono a disposizione a fornirlo a chi interessa.

Romanini

ORIGINE DEL COGNOME

Vista l’origine di Parma dei Romanini, il cognome, che deriva dal nome “Romanino” potrebbe derivare dalla denominazione di San Romano, molto presente nel nord della Toscana e dell’Emilia.

DOVE ABITAVANO

L’ingresso ad Antraccoli deve essere avvenuto nella prima metà del 1400 e agli inizi del 1500 erano già stabili e stanziali in paese.
I Romanini hanno abitato la zona di corte Federigo o ai Davini (posta sulla via Romana vedere parte relativa alla descrizione della corte) al loro arrivo, vi abitarono fino almeno al 1540 e successivamente si trasferirono in quella che ora è corte Granchi.
Nell’estimo del 1519 le abitazioni nella zona della corte Granchi non esistevano ancora e la terra era degli eredi di Ser Jacopo di Nicolao di Lucca, mentre la corte Federighi c’era ed era dell’Altare di Santa Maria Maddalena nella chiesa di Sant’Andrea di Montecarlo, la casa era così descritta la casa: Una casa murata e solariata, coperta a tegoli e con due forni, con corte e divisa a metà.
Dopo la metà del 1700 alcune famiglie si trasferirono in corte Puccio e a Grillo.

CRONACHE

1467 3 maggio, Domenica di Geminiano nasce e viene battezzata in San Giovanni a Lucca.
1468 30 luglio, Pellegrino di Geminiano nasce e viene battezzato in San Giovanni a Lucca.
1470 24 febbraio, Antonio di Geminiano Romanini nasce e viene battezzato in San Giovanni a Lucca.

1470 27 dicembre
Benedetto fu Domenico di Casentino abitante in comune di Antraccoli,
Domenico di Bartolomeo
Alessandro di Bartolomeo
Andrea di Bartolomeo
Bartolomeo di Pietro
tutti del detto comune di Antraccoli

Per loro e in nome di Bartolomeo fu Domenico di sopradetto comune fratello del sopradetto Benedetto
e
Giminiano fu Romanino e Jacobo fu Romanino di Ca… comitato di Parma abitanti ad Antraccoli
Stefano fu Guidotto di Rogio abitante a Maggiano
Jacopino fu Gerardo da Nu… comitato di Parma abitante all’Acqua Calda
da altra parte
fecero pace per ingiurie e percosse.
Fatto in Lucca in chiesa di San Pietro Maggiore, presenti venerabile viro Baldassare fu mastro Pellegrino da San..gnana, Donato fu Paulino e Amerigo fu Bartolomeo filatori di seta e cittadini di Lucca.
(As.Lu., Notai prima parte, Vellutelli Ser Nicolao, vol. 668, carta 142)


1471 28 ottobre, Agata di Jacopo di Romanino nasce e viene battezzata in San Giovanni a Lucca
1471 29 dicembre, Margarita di Geminiano di Romanino proveniente da Santa Margherita ma abita a Antraccoli, nasce e viene battezzata in San Giovanni a Lucca.
1473 28 marzo, Giovanni di Jacopo di Romanino nasce e viene battezzato in San Giovanni a Lucca.
1473 30 settembre, Michele di Geminiano di Romanino nasce e viene battezzato in San Giovanni a Lucca.
1474 27 novembre, Jacopo di Jacopo Romanini nasce e viene battezzato in San Giovanni a Lucca.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 2)

1504 nelle contabilità di estimo ci sono Jacobo di Jacobo Romanini, Geminiano Romanini Peregrino e Michele figli di Gemignano.
(As.Lu., Estimi, Vol. 155)

1506 nelle contabilità di estimo ci sono:
Jacobus di Jacopo Romanini che paga per estimo lire 1 e soldi 2, per beni immobili fiorini 10 e soldi 14 e per la mobilia fiorini 22, lire 1 e soldi 2
Giminiano di Romanino è inabile
Pellegrino e Michele suoi figli pagano per estimo lire 2 e soldi 4, per beni immobili fiorini 10 e soldi 14 e per la mobilia fiorini 14 e soldi 14.
(As.Lu., Estimi, Vol. 157)

1507 nelle contabilità di estimo c’è Jacobo Romanini che paga lire 2 e soldi 1
(As.Lu., Estimi, Vol. 159)

1516 nelle contabilità di estimo ci sono:
Jacopo Romanini e Michele Romanini.
(As.Lu., Estimi, Vol. 163)

1517 quest’anno pagano sia per estimo che per bargello e c’è:
Donna Maria di Jacopo Romanini che paga per estimo soldi 6 e per bargello soldi 4

Pellegrino di Gemignano paga per estimo soldi 12 e denari 6 e per bargello soldi 5 denari 2

(As.Lu., Estimi, Vol. 164)

1518 troviamo in estimo Nicolao di Puccio Romanini che paga per estimo soldi 9 e denari 8 e per bargello soldi 5.
Peregrino di Gimignano paga per estimo soldi 13 e denari 2 e per bargello soldi 5 e denari 8.
(As.Lu., Estimi, Vol. 165)

1519 nella contabilità di estimo ci sono Nicolao Romanin, Michele Romanini, Peregrino di Gimignano  e donna Maria di Francesco Romanini.
(As.Lu., Estimi, Vol. 166)

1521 in contabilità di estimo ci sono: Nicolao di Jacopo Romanini e Pellegrino di Gimignano.
(As.Lu., Estimi, Vol. 167)

1521 12 novembre, Nicolao di Jacopo Romanini di Antraccoli confessa e giura a Jacopo del fu mastro Bartolomeo pannario e cittadino Lucchese di essere debitore di libbre 13 e mezzo per un cavallo.
Fatto in Lucca presenti detto mastro Jacopo e Lazzarino figlio di Gemignano Lombardo.
(As.Lu., Notai Prima Parte, Ser Enea Arrighi, vol. 2445, carta 77t)

1522 in contabilità di estimo ci sono: Michele di Gemignano (ufficiale del comune), Pietro di Gemignano Romanini e Nicolao di Jacopo Romanini.
(As.Lu., Estimi, Vol. 168)

1523 in contabilità di estimo ci sono Michele di Gimignano, Piero di Gimignano e Nicolao di Piero Romanini
(As.Lu., Estimi, Vol. 170)

1525 in contabilità di estimo ci sono Nicolao di Puccio Romanini, Michele di Giumignano e Piero di Giumignano.
(As.Lu., Estimi, Vol. 171)

1529 nel bellissimo estimo delle “robe” c’è:

Pellegrino di Gimignano Romanini


2 letti sensa coltre                            fiorini    10

Mobilia di casa                                 fiorini      4

8 botti a soma 50 tini 2 di 16           fiorini    13

Uno pario bovi uno rosso uno
bianco                                                fiorini    30

La metà d’uno carro                         fiorini      6

panni lani e lini                                  fiorini    10

                                               Tot       fiorini    73


(As.Lu., Estimi, Vol. 174)


1530 4 settembre Testamento di Pellegrino di Geminiano Romanini
Peregrino del fu Geminiano di Romanino di Antraccole pievania di Lunata, sano di mente e di intelletto, ma di corpo stanco e parlando ancora articolatamente, ordina:
Per prima cosa quando sarà morto, il suo corpo vuole che sia seppellito nel cimitero della chiesa di Antraccole con i funerali che vorranno i suoi eredi.
Inoltre lascia all’Opera di Santa Croce di Lucca lire 3.
Inoltre in ragione di legato lascia a Angela sua figlia e moglie di Antonio di Francesco di Davino di Antraccole per la sua dote fiorini 8, oltre una gonnella di panno morello e altre 4 gonne di tela oltre quella di lana.
Inoltre nomina donna Francesca figlia di Antonio di Martino di San Gemignano abitante a Lucca fiorini 18 oltre a altri panni di lana e lino.
Inoltre le lascia una gonnella di panno morello tata in pegno al monte di pietà per uno scudo d’oro.
Infine lascia tutti i suoi beni mobili e immobili presenti e futuri, nomina suo erede universale:
Michele suo fratello e i suoi figli a patto che facciano celebrare ogni anno a partire dalla sua morte una messa in chiesa di Antraccoli.
Con il presente atto cancella ogni altro testamento o codicillo precedente.
Fatto in Antraccoli in casa di detto testatore che appartiene all’altare di Santa Maria Maddalena posto in Sant’Andrea di Montecarlo, presenti Ser Nuccorino di Pasquino notaio, Bartolomeo di Leonardo Giorgi alias del Paladino e Bastiano Casentini di Antraccole.
Anno Nativitate Domini 1530 die 4 settembre.
(As.Lu., Archivio Testamenti, Ser Jacopo Carli, vol. 33, carta 324)

1531 in estimo ci sono: Piero Romanini che paga lire 5 e soldi 17, Peregrino Romanini che paga lire 6 e soldi 17 e Nicolao di Puccio che paga lire 5 soldi 6 denari 6
(As.Lu., Estimi, Vol. 176)

1535 2 gennaio
Nicolao e Jacopo del fu Jacopo Romanini di Antraccoli dividono i loro beni.
Nicolao soprascritto dà e assegna a Giovanni suo fratello la metà di una casa e terra annessa a detta casa posta in Antraccoli sulla terra dell’Altare di Santa Maria Maddalena in Montecarlo, che ha a livello detto Nicolao, inoltre gli assegna due pezzi di terra campia con alberi e viti in loco detto spinatico ovvero chiasso Spinatico.
Assegna a Jacopo l’altra metà della casa posta a occidente con solita, un pezzo di terra campia dell’ospedale della Misericordia in Chiasso Spinatico.
Un altro pezzo di terra campia posto in chiasso Spinatico verso oriente di detta casa.
Fatto in Lucca presenti Ser Santo Da Mommio notaio e Ser Vincenzo Piscilla notaio
(As.Lu., Notai Prima Parte, Ser Filippo Checchi, vol. 2249, carta 4)

1540 17 gennaio
Bartolomeo di Leonardo Giorgi di Antraccole con questo pubblico instrumento confessa a Nicolao di Jacopo Romanini di Antraccoli di essere debitore di scudi 7 d’oro per il prezzo di un cavallo dal pelo baio (coda e zampe nere e corpo marrone) con basto, capestro. Sandro di Antonio di Leonardo Giorgi di Antraccoli si impegna a pagare per esso Nicolao scudi 4.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Coluccio Busdraghi, vol. 2174,2175, carta 250)

1540 15 novembre
Silvestro di Michele di Gemignano Romanini di Antraccoli livellare della chiesa di Montecarlo e debitore di detta chiesa di Staia 4 di grano per un pezzo di terra posto in Antraccoli dà a Nicolao di Puccio Romanini di Antraccoli presente e accettante per sé e per i suoi eredi il livello di una coltre di  terra campia con alberi e viti in comune di Antraccoli loco detto Spinatico che confina da una parte Bernardini da altra parte Chiasso Spinatico, da altra parte terra livellare della detta chiesa di Montecarlo.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Coluccio Busdraghi, vol. 2174,2175, carta 373)

1545 29 ottobre
Battista di Paolino Guidi, Nicolao Romanini e Battista Romanini di Antraccole dichiarano di essere debitori di Pietro Antonio di Antonio Simonelli di libbre 100 e sono obbligati in solido a restituire la detta somma come da atto rogato per mano mia. Luca di Barsante Guidi e Menico di Barsante fanno da fideiussori a Battista.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Rocco Benedetti, vol. 2717, carta 190)

1547 8 ottobre
Nicolao del fu Jacopo Romani di Antraccole e Antonio suo figlio confessano di essere debitori a
Nicolao e Laurenzo di Giannino di scudi 9 d’oro per un cavallo a pelo pilamino nubeo con bastro, morso e capestro.
fanno da fideiussori Pellegrino di Giovanni Baccelli di Tempagnano e Domenico di Alessandro Casentini di Antraccoli.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Rocco Benedetti, vol. 2717, carta 247)

1548
22 febbraio
Nicolao di Jacopo Romanini e Jacopo di Pietro Guidi e Ambrogio di Marco di Leonardo Giorgi sono debitori di Leonello di 51 lire per grano.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Antonio Santini, vol. 3087, carta 474)

16 novembre
Nicolao di Jacopo Romanini confessa di esser debitore di Bernardino alias Bino di lire 33.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Antonio Santini, vol. 3088, carta 2125)

1548 23 gennaio
Geronimo di Piero Romanini di Antraccoli confessa a
Giovanni Maria fu Bani di Lunata come procuratore di donna Anna sua moglie e erede per sua quota del fu Bastiano del Torrigiano suo padre, di essere debitore di somma
lire 33
Fatto in Lucca
(As.Lu., Notai prima parte, Ser Filippo Checchi, vol. 2259, carta 24t)

1548 3 luglio
Nicolao fu Jacobo Romanini confessa a Lorenzo fu Matteo da…. Di esser debitore di scudi 10 per un mulo dal pelo rossiccio con basto e tutto il fulcimento.
(As.Lu., Notai prima parte, Ser Filippo Checchi, vol. 2259, carta 277)


1570 Testamento di Silvestro di Michele Romanini di Antraccoli ma che abita a Collodi
23 maggio
Silvestro del fu Michele Romanini del Comune di Antraccoli abitante in comune di Collodi, una volta morto vuole che il suo corpo sia seppellito in Chiesa di San Bartolomeo di Collodi in sepolcro della confraternita.
Lascia per la dote di Donna Laurenza sua moglie chiamata Olivia figlia fu Bastiano di Pietrabuona un pezzo di terra silvata posta in comune di Pietra Buona loco detto al Fornello.
Nomina come suoi eredi universali Domenico di Michele Romanini suo fratello.
(As.Lu., Notari Testamenti, Ser Gherardo Benedetti, vol. 122, carta 64)

1574 25 ottobre
Geronimo del fu Piero Romanini di Antraccoli confessa allo spettabile Nicolao del fu Bernardini Celli di Lucca
di essere debitore di libbre 20 e soldi 15 per del grano nostrano.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Gio Battista Vecoli, vol. 3841, carta 3223)

1575 in estimo ci sono:
Girolamo Romanini che paga per estimo lire 1 e soldi 1, per la testa lire 2, soldi 5 e denari 4 e per le gravezze lire 2 soldi 4 denari 8,
Redi di Benedetto Romanini pagano per estimo soldi 14 e denari 8 e per le gravezze soldi 12 e denari 4.
(As.Lu., Estimi, Vol. 178)

1576 e 1577
Girolamo di Piero Romanini era operaio dell’Opera di Antraccoli insieme a Cesare Garbocci.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Bernardino Parpaglioni, vol. 3010, carta 95)
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Bernardino Parpaglioni, vol. 3011, carta 25)


1576 12 aprile,
Geronimo del fu Piero Romanini, Michele di Giuseppe Davini e Domenico di Jacopo Cataldi uomini di Antraccoli, dichiarano di essere debitori allo spettabile Giovanni del fu Tommaso Massei de Aitanti pubblico agrimensore e cittadino Lucchese di libbre 96 di buoni per tanto olio forestiero e promettono di  consegnarlo entro il mese di luglio prossimo.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Gio Battista Vecoli, vol. 3847, carta 1186)

1579 3 aprile, Marco del Galea di Pieve a Nievole sposa Camilla di Girolamo Romanini.
1582 7 luglio, Gio di Michele di San Concordio che abita in San Piero Maggiore sposa Zabetta fu Girolamo Romanini ad Antraccoli.
1583 13 dicembre, Nicolao di Andrea Madarini di San Marco a Rigoli di Pisa, sposa Caterina di Benedetto Romanini ad Antraccoli.
1585 18 agosto, Francesco di Benedetto Romanini sposa Angela di Giorgio Delle Volpe ad Antraccoli.
1585 14 settembre, Domenico di Guido Guidi sposa Agata di Benedetto Romanini ad Antraccoli.
(Archivio Parrocchiale Antraccoli, Matrimoni, vol. 1)

1589
Nel primo libro degli Stati delle Anime della parrocchia di Antraccoli i Romanini erano divisi in due grandi famiglie che abitavano nello stesso casamento a Romanini sul chiasso Spinatico

Francesco di Benedetto Romanini capofamiglia
Angela sua madre (Vedova di Benedetto)
Angela moglie di Francesco
i figli di Francesco:
Benedetto
Zabetta
Caterina
Giulia
e i fratelli di Francesco:
Andrea
Jacopo
Francesco nipote

Piero di Girolamo Romanini capofamiglia
Maddalena sua madre
Domenica sua moglie
i figli:
Michele
Girolamo
Camilla
Agata
Giulia
Angela
Lucretia
il fratello Bartolomeo con la moglie Lucrezia.

Nel Cantone abita questa famiglia che però si estingue qualche anno dopo.
Menco di Michele Romanini capofamiglia
Angela la moglie
(Archivio Parrocchiale Antraccoli, Stati delle Anime, vol. 1)

30 maggio 1591 (stesso giorno della stesura del suo testamento)
Domenico alias Menco del fu Michele Romanini di Antraccoli e
Jacobo suo figlio, col consenso del detto suo padre, livellari dei beni della chiesa di Santa Maria di Villa Basilica, per l’annuo canone di staia di grano 6 e mezzo e un paio di capponi, fino in quarta generazione masculina come per contratto rogato per mano del fu Ser Bernardino Parpaglioni il 6 giugno 1567, vendono e cedono il livello a
Salvatore del Capitano Bartolo Salvatori di Collodi, di un pezzo di terra posto nel comune di Collodi in luogo detto al Ponte all’Abate e una casa murata solariata e coperta con tetto, posta in detto comune e luogo costruita da detto Domenico, per la somma di scudi 70 d’oro.
Fatto in Lucca.
(As.Lu., Notari Seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 837, carta 445t)

1591 Testamento di Domenico di Michele Romanini
30 maggio
Domenico di Michele Romanini di Antraccole sano di mente, senso, corpo e intelletto, bene e articolatamente parlando, non volendo morire senza aver fatto testamento mi dice senza scritti questo testamento.
Per prima cosa quando morirà raccomanda la sua anima all’Onnipotente Dio e alla Gloriosa madre Maria.
Vuole che il suo corpo venga seppellito in detta chiesa di Antraccoli con le esequie e funerali che i suoi eredi vorranno.
In ragione di legato lascia all’ospedale di S. Luca della Misericordia quello che vorranno i suoi eredi.
Inoltre per manifestazione della verità dichiara di aver ricevuto per dote di Angela figlia di Michele Angeli Favilla de Arancio scudi 18 che dovranno essere restituiti alla sua morte.
Inoltre lega e lascia a sua moglie vedova scudi 7 che deve avere da Giovanni di Piero Tofanelli di Antraccole.
Di tutti i suoi beni mobili e immobili nomina suo erede universale Jacopo suo figlio lascia tutta la sua eredità.
Dichiara che questa è la sua ultima volontà e cancella e cassa ogni suo testamento o codicillo precedente.
(As.Lu., Notari Testamenti, Ser Basilio Bondacca, vol. 172, carta 183t)

1592 24 ottobre
Antonio del fu Nicolao Pelli e Bastiano suo figlio con il consenso del rettore della Chiesa di Gattaiola
locano a Piero del fu Geronimo Romanini de Antraccoli presente, un pezzo di terra campia con alberi e viti sopra se posto in comune di Antraccole il loco detto Chiasso Spinatico, da una parte confina Chiesa di Gattaiola, da altra Chiesa di San Quirico a Olivo da altra Vincenzo da Deccio da altra via Spinatico per staia 6 di grano l’anno.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 838, carta 993)

1593 20 gennaio
Agostino di Giovanni Guidi loca a Piero fu Geronimo Romanini un pezzo di terra campia con alberi e viti posta in chiasso Spinatico da un lato via da un lato terra che lavora Tonio pelli.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 839, carta 982)

1594 15 aprile
Ludovico alias Vico fu Matteo Tofanelli e Bastiano fu Antonio Tofanelli suo nipote, di loro propria volontà danno a
Bartolomeo fu Luca Guidi e Giovanni suo figlio,
Piero fu Marco Pelli e
Piero di Geronimo Romanini alias di Dado
la pace vera, pura, non finta né simulata, perpetua e duratura, per tutte le male parole, offese e botte, a i detti Bartolomeo, Giovanni, Piero di Marco e Piero di Geronimo.
Fatto in casa di detto Ludovico.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 840, carta 319)


1597 21 giugno
Augustino fu Giovanni Guidi livellario del monastero di Santa Giustina loca a Piero fu Geronimo Romanini un pezzo di terra in Spinatico confina oriente detto monastero, a occidente beni di Pasquino di Antonio Pelli a settentrione e a meridione via chiasso Spinatico.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 843, carta 577)


1662 23 gennaio 

Jacobo del fu Francesco Romanini confessa a Antonio fu Frediano dei Romani di Picciorana  di esser debitore di scudi 45 per prezzo di un bove venduto per macellazione.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Gasparo Schiatta, vol. 2480, carta 22)

MESTIERI

Sfortunatamente non ho trovato molte notizie circa i mestieri, oltre al contadino.

I Romanini, come tutte le famiglie di Antraccoli, hanno avuto componenti della famiglia che sono divenuti membri dell’esercito di Lucca, questo avvenne alla metà del 1600, Francesco di Jacopo Romanini nato nel 1637 divenne Caporale e ugualmente il figlio, Domenico nato circa nel 1666.
Uno solo dei Romanini prese i voti e fu Giuseppe di Luigi nato nel 1812 che divenne sacerdote.
(Archivio Parrocchiale di Antraccoli, Stati delle Anime)

In tempi recenti ovvero agli inizi del 1900, ci furono Giocondo Romanini che commerciava vino e olio e Raffaello Romanini che era un carbonaio.

EMIGRATI

Nel 1873 i fratelli Eugenio, Amedeo e Casimiro di Domenico Romanini emigrarono in Argentina a Buenos Aires dove Eugenio e Casimiro si sposarono e ebbero figli, mentre di Amedeo non ho trovato notizie, non tornarono più.

Sempre verso la fine del 1800 anche alcuni figli di Fedele Romanini emigrarono in Argentina, erano: Angelino nato nel 1852 che morirà all’ospedale di Buenos Aires nel 1881, Eugenio nato nel 1858, Teresa nata nel 1862 e Domenico nato nel 1875 che emigra solo nel 1900, si sposa con Isola Evangelisti e ebbero 4 figli. Nessuno di loro tornò ad Antraccoli.

Agli inizi del 1900 partirono anche i figli di Giuseppe Romanini che abitavano in corte Granchi, andarono tutti a Santa Fe in Argentina. A partire furono: Vincenzo, Pietro, Severina, Angelo Gio, Paolino e Erina Maria; Pietro Severina e Angelo si sposarono e misero su famiglia, la cosa curiosa è che Angelo sposò a Santa Fe un’altra ragazza dei Romanini, Emma Maria di Casimiro anche lei di Antraccoli; nessuno torno più.
Un altro loro fratello, Eugenio, invece emigrò in California sposando una ragazza dei Cantieri di Antraccoli.

I figli di Antonio di Francesco Romanini che abitavano in corte Puccio, ovvero:
Nello Bruno e Alberto Enrico emigrarono in California intorno agli anni ’20 del Novecento andando a raggiungere lo zio materno Angelo Guidi.
Entrambi non fecero più ritorno.

Nel 1899 Natale di Luigi Romanini partì per la California dove si sposò ed ebbe 5 figlie femmine, non tornò più.

Verso il 1907 anche Carlotta di Angelino Romanini emigrò in California col marito di Tempagnano, morendo a Sonoma nel 1966.

Verso il 1912 dopo il matrimonio, Giuseppe di Domenico Romanini e Italia di Attilio Cantieri partirono per la California dove ebbero 4 figli maschi.

Nel 1939 Vito di Giocondo Romanini emigrò in Brasile a San Paolo era già sposato e con una figlia, morì là nel 1969; negli anni lo raggiunsero anche i fratelli Ugo e Oreste che viveva in Argentina. Nessuno di loro tornò più.

Verso la metà del secolo scorso anche Antonio di Alberto Romanini emigrò in California dove nacquero le su tre figlie.

OGGI

Diverse famiglie di Romanini abitano ancora ad Antraccoli.

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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