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A Morganti successivamente a Mennetti o Corte Mennetti

1330

Nell’estimo del 1330 la zona di Mennetti era chiamata “Campo Orlandi”, la terra era molto ampia e di proprietà di Jacopo e Aloisio Boccella di Lucca (nobili lucchesi), era priva di abitazioni ed era lavorata da Landuccio di Giuscardo di Antraccoli.

1412

La terra sempre delle stesse dimensioni, sempre in Campo Orlandi ed era di proprietà della Chiesa di San Salvatore in Mustolio di Lucca (questa chiesa era legata alla famiglia Boccella, di cui sopra, e si presume che la terra sia stata donata alla chiesa dai discendenti di Jacopo e Aloisio Boccella) ed era lavorata da Coluccio di Vannuccoro coi figli Guido, Giovanni e Nanni (futura famiglia Guidi). Questa volta c’era anche una capanna, forno e pozzo.

Coluccino di Vannuccoro anni 68
Bartolomea moglie 58 anni
Guido figlio di Coluccino anni 30
Lucia moglie di Guido anni 27
Mattea figlia anni 5
Benedetto figlio anni 3 e mezzo
Dinisia figlia anni 1
Giovanni figlio di Coluccino anni 20

1519 fino ai giorni nostri

Nel 1519 la parte di Mennetti è sempre chiamata Campo Orlandi, è sempre della chiesa di San Salvatore in Mustolio ed è lavorata da da Jacopo di Lunardo Guidi di Antraccoli.
Sopra vi è ancora una capanna coperta di tegoli e embrici.

Proprio da questo ramo dei Guidi prenderà nome la corte; agli inizi infatti, e per lo meno fino agli inizi del 1800, la zona era conosciuta come “ai Morganti”, questo perché Andrea di Jacopo di Lunardo Guidi (quello dell’estimo del 1519) era soprannominato Morgante. Considerando che Andrea è morto prima del 1589, la zona ha mantenuto il nome “ai Morganti” per tre secoli!
Successivamente, Domenico di Vincenzo Guidi nato nel 1753, viene soprannominato Mennetto, quindi “ai Mennetti”.

Nell’estimo del 1766 la parte di terre con le case era di proprietà del Sig. Giacomo Leonardi.

Verrà abitata sempre da famiglie di Guidi, fino alla metà del 1800 esclusivamente famiglie Guidi, dopo la metà del 1800 iniziarono ad arrivare prima i Torre, con Mansueto Torre e la moglie Anna Oliva Guidi, più tardi una famiglia Baldocchi, una Bertolli e poi più tardi i fratelli Amerigo e Giuseppe Pasquinelli provenienti da Uzzano in Valdinievole.

Mappe ottocentesche

In questo secolo le mappe iniziano ad essere precise e dettagliate, sono le mappe precedenti il catasto nuovo di Lucca, datate 1832-1833, mentre le mappe utilizzate per il catasto nuovo sono state aggiornate nel 1863.Dalle 3 mappe comunque si trovano tantissime informazioni circa le abitazioni.

(le parti gialle nelle mappe sottostanti sono gli annessi agricoli)

Nel 1856, quando fu rifatto il catasto di Lucca vennero svolte anche delle perizie sulle abitazioni, la corte era divisa tra quattro famiglie di diversi cognomi.
Se in passato la corte era stata prevalentemente dei Guidi adesso le famiglie Guidi erano solo due.

Nella porzione di abitazioni in rosso nella mappa, abitava la famiglia di Luigi di Gio Domenico Guidi (in verità vista la descrizione non sono sicura vi abitassero), era una stanza solo a pian terreno coperta a tetto, divisa da un soppalco, dove sopra veniva utilizzata come capanna e sotto da vari usi, sul lato nord, una cloaca.

Nelle abitazioni colorate in verde sulla mappa abitava la famiglia di Clemente di Antonio Davini. Nella porzione di corte posta a sud, la costruzione (376) era così: nelle case di levante, a pianterreno una cucina con ingresso da nord, ovvero dall’aia e altra uscita a sud, con una scala di mattoni per salire al primo e unico piano dove erano due camere.
Nelle case a ponente a pianterreno una cucina con ingresso da meridione, e una scala di legno che porta al primo e ultimo piano con una camera.
La piccola porzione di fabbricato (377) era una stalla e capanna con ingresso dall’aia.

Nelle abitazioni corpo della corte (372 e 373) al pianterreno c’erano tre stanze, una cucina con ingresso da meridione e due di vari usi con ingresso da settentrione lato strada, per salire al primo piano c’era una scala di mattoni, anche in questo caso il primo e ultimo piano era composto da quattro stanze, due usate come capanne (373) e due per camere.

Nell’abitazione in viola nella mappa abitava la famiglia di Pietro di Giuseppe Giorgi, al piano terra c’era una cucina con ingresso dall’aia e una scala di mattoni per salire al primo piano dove erano tre camere.
Nell’ultima porzione in giallo, abitava la famiglia di Antonio di Vincenzo Guidi ed era al pianterreno una cucina con ingresso dall’aia e una scala di mattoni per il primo piano dove erano due camere.
Notare come tutte le abitazioni fossero ad un unico piano, a differenza di altre corti che avevano a volte anche un secondo piano utilizzato come soffitta.
In questa zona abitavano in tutto 24 persone.

Tutta questa zona era di diretto dominio di Leonardi Leonardo e Donato di Paolino.
(As.Lu., Catasto, Vol. 275)

Foto Aerea 1954

Mennetti, Ghelli, Giovannini 1954

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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