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Ai Fanucchi e a Maciano

Dal 1330 al 1412

La terra che oggi è ai Fanucchi ed anche “a Maciano” era un terreno unico, già dal 1333 è sempre appartenuta al Monastero di San Giorgio di Lucca ed era lavorata da Nuccoro di Gratiuccio di Antraccoli, l’abitazione era una capanna e deve rendere al Monastero staia 20 di grano e miglio.

Nell’estimo del 1412, la terra sempre molto grande e sempre del Monastero era lavorata da Antonio di Jacopo di Antraccoli e vi erano sopra tre capanne con forno e pozzo ed era stimata lire 158 soldi 11 e denari 9.

La famiglia era così composta:

Antonio di Jacopo aveva 38 anni
Angela la moglie 35
Niezia figlia 12
Bartolomeo figlio 7
Margarita figlia 3 e mezzo
Pasquino figlio 2 anni

1500 e oltre

Nell’estimo del 1519 la terra era sempre del Monastero di San Giorgio e le capanne sono due, pozzo e forno, sempre capanne e non case.
La terra questa volta è lavorata da Bernardino di Michele e Giovanni di Domenico Fanucchi, gli antenati dei Fanucchi che anche ora abitano la corte.

Già nel 1562 però la terra delle case dei Fanucchi era di proprietà della Collegiata di San Michele in foro e un Fanucchi vende l’utile dominio sulla terra e sulla casa a un altro Fanucchi: “una terra campia con alberi e viti e una casa murata e solariata e tetto con pozzo e forno e altre sue pertinenze posta in comune di Antraccoli in loco detto a casa Fanucchi”.
Questa penso che fosse la casa di Maciano.
La collegiata di San Michele in Foro resterà proprietaria fino quasi ai giorni nostri, nell’estimo del 1766 infatti la zona era totalmente in loro possesso.

Verso la metà del 1600 la corte subisce un po’ di cambiamenti di proprietà, nell’archivio parrocchiale di Antraccoli, c’è infatti una nota che ci descrive “una casa murata e solariata con un solario, e coperta con aia e dui pioppi e cinque piè di viti, e un poco di sito dietro a detta casa, e con forno, e pozzo, e con tutte le sue ragioni e pertinenze posta in comune di Antraccoli loco detto in chiasso Spinatico”.

Nel 1727 tramite la sentenza di divisione di due Garbocci, abbiamo ancora una volta una sommaria descrizione della corte: “Una casa murata e solariata a un solaro coperta di embrici e tievuoli posta in comune di Antraccoli loco detto a Fanucchi, confina da levante capanna per assegnare a questa parte, meridione aia questa parte, ponente casa che si deve assegnare al caporale Pietro, settentrione ciglieri di questa parte e parte poco ciglieri, […] capanna sopra le colonne di legno coperta con embrici e tieuvoli cinta di sciepacci da tre parti, contigua a detta casa dalla parte di levante”.

Mappe ottocentesche

Verso il 1840, la corte Fanucchi era contesa tra due eredi di Giovanni Maria Garbocci, che però abitavano già a Cifotti e al Carratore e due famiglie dei Fanucchi che abitavano le case di corte Fanucchi.
I Fanucchi per mantenere le loro abitazioni si appellano a un contratto che avevano stipulato i loro avi il 23 settembre 1512 (oltre 300 anni prima!) con il Capitolo di San Michele che era proprietario della terra allora come nel 1800, i Fanucchi dichiarano che il contratto di livello era in perpetuo e avevano obbligo di pagare ogni anno 115 staia di grano, un carro di paglia e due paia di capponi in dicembre.

In questo secolo le mappe iniziano ad essere precise e dettagliate, sono le mappe precedenti il catasto nuovo di Lucca, datate 1832-1833, mentre le mappe utilizzate per il catasto nuovo sono state aggiornate nel 1863.
Dalle 3 mappe comunque si trovano tantissime informazioni circa le abitazioni.

Etimo

Quale delle due corti tra “ai Fanucchi” e “a Maciano” sarà nata prima? Per ora non l’ho scoperto.
La mia opinione è comunque che quella primitiva fosse ai Fanucchi e quella successiva a Maciano.

Il nome di questo secondo gruppo di case deriva da un Giusti che era figlio di Andra di Bartolomeo Giusti che aveva sposato nel 1706 una ragazza dei Fanucchi, successivamente il loro figlio Bartolomeo Giusti venne soprannominato Maciano ed iniziarono ad abitare nella casa omonima dove i Giusti hanno abitato fino alla fine del 1800.

Via paladini 1954

La corte in una foto aerea del 1954

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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