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La Famiglia dei GIORGI

CHI ERANO

I Giorgi di Antraccoli vengono da Lammari, lo sappiamo perché il 16 ottobre 1473 Santo di Giorgio di Lammari che abita ad Antraccoli prende in affitto una vacca.
Nell'estimo del 1461 infatti Santi di Giorgio era a Lammari, mentre nell'estimo precedente del 1451 a Lammari c'era Giorgio figlio di mastro Pietro, che però era segnato tra i forestieri, è quasi impossibile capire da dove venissero.. 
Prima di stabilirsi definitivamente ad Antraccoli hanno abitato alcuni anni anche a San Filippo e poi Santo e Domenico di Giorgio, nel 1492 si trasferirono ad Antraccoli insieme a un loro fratello Leonardo.

Questo albero genealogico, è soltanto relativo ai discendenti maschi diretti. Per l'albero completo con collaterali, mogli ecc., sono a disposizione a fornirlo a chi interessa.

Giorgi Albero

ORIGINE DEL COGNOME

Il cognome Giorgi è ovviamente legato al nome Giorgio, prima della stabilizzazione del cognome definito, venivano chiamati anche Paladini, la mia ipotesi è che fosse soprannominato così Leonardo. Per alcuni anni diversi Giorgi sono stati battezzati proprio Paladini, senza nemmeno nominare “Giorgi” poi però ha prevalso il primo patronimico.
Paladini di cosa? Era un soprannome? Fatto sta che anche la via Dei Paladini di oggi dovrebbe essere dedicata a loro. (vanno trovate conferme nella storia del comune di Lucca e della denominazione vie).

DOVE ABITAVANO

L’ingresso ad Antraccoli deve essere avvenuto dopo la seconda metà del 1400 e agli inizi del 1500 erano già stabili e stanziali in paese.
I Giorgi almeno fino alla metà del 1600, hanno abitato, la zona dei Pini e corte Ghiandoni.
Nell’estimo del 1519 la zona della corte era di proprietà dei nobili Bernardini, che l’hanno tenuta fino agli inizi del secolo scorso. La casa era così descritta: Una casa murata e solariata, coperta a tegoli con forno da parte oriente e capanna, pozzo e aia.

Una famiglia nella metà del 1600 si trasferì ai Ghelli, era quella di Domenico di Ambrogio.
Un’altra famiglia quella di Domenico Giorgi, nel 1770 si sposta da Ghiandoni ai Biagini.

CRONACHE

16 ottobre 1473
Santo fu Giorgio di Lammari abitante in San Michele di Antraccoli lavoratore di terre
confessa e fa giuramento a
Antonio fu Pasquino da Antraccoli lavoratore di terre
di aver ricevuto una vacca pilamino bianca con corna chiuse di anni circa 3
Fatto in Lucca in camera nuova posta in contrada San Pietro Maggiore presenti Paulino fu Marco da Capannori e Giuliano fu Meo da San Gimignano.
(As.Lu., Notai prima parte, Vellutelli Ser Nicolao, vol. 668, carta 217)


1475 12 novembre Antonio di Leonardo di Giorgio viene battezzato in San Giovanni, provengono da San Filippo.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 2)


1504 nelle contabilità di estimo ci sono Marco e Giorgio di Leonardo Giorgi
(As.Lu., Estimi, Vol. 155)


1506 nelle contabilità di estimo ci sono:
Marco e Giorgio che pagano lire 2 e soldi 4 e per la mobilia fiorini 20 e lire 1
(As.Lu., Estimi, Vol. 157)


1507 nelle contabilità di estimo ci sono:
Marco di Leonardo di Giorgio che paga lire 1 e soldi 2
e Giorgio suo fratello che paga lire 1
(As.Lu., Estimi, Vol. 159)


1510
24 gennaio Leonardo di Giorgio di Leonardo Giorgi viene battezzato in San Giovanni.
11 marzo Jacopo di Marco di Leonardo Giorgi viene battezzato in San Giovanni.
22 ottobre Alessandro di Antonio di Leonardo Giorgi viene  battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 6)


1514 25 settembre Giorgio di Antonio Paladini viene battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 8)


1516 13 gennaio Leonardo di Antonio Paladini viene battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 9)


1516 nelle contabilità di estimo ci sono:
Bartolomeo Paladini e Antonio Paladini
(As.Lu., Estimi, Vol. 163)


1517 quest’anno pagano sia per estimo che per bargello e c’è:
Antonio di Leonardo che paga per estimo soldi 5 e per bargello soldi 1 e denari 8.

(As.Lu., Estimi, Vol. 164)


1518 troviamo in estimo Bartolomeo di Lunardo Giorgi che paga per estimo soldi 6 e per bargello soldi 1 e denari 6.
Mentre Antonio di Lunardo Giorgi paga per estimo soldi 4 e per bargello soldi 1 e denari 8.
(As.Lu., Estimi, Vol. 165)


1519 nella contabilità di estimo c’è Antonio di Lunardo Giorgi e Bartolomeo di Lunardo Paladini Giorgi (la parola Paladini è proprio cancellata anche sul documento).
(As.Lu., Estimi, Vol. 166)


1520 4 aprile Giorgio di Antonio Paladini viene battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 9)


1521 in contabilità di estimo ci sono: Antonio di Lunardo Giorgi e Bartolomeo di Lunardo Giorgi.
(As.Lu., Estimi, Vol. 167)


1522 15 febbraio Chiara di Antonio Paladini viene battezzata in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 10)


1522 in contabilità di estimo ci sono: Antonio di Lunardo Giorgi e Bartolomeo di Leonardo Giorgi
(As.Lu., Estimi, Vol. 168)


1523 6 gennaio Angelica di Bartolomeo Paladini viene battezzata in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 10)


1523 in contabilità di estimo ci sono Antonio di Lunardo Giorgi e Bartolomeo di Lunardo Giorgi
(As.Lu., Estimi, Vol. 170)


1524 6 giugno Angelica di Antonio Paladini viene battezzata in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 10)


1525 in contabilità di estimo ci sono Bartolomeo di Lunardo Giorgi e Antonio di Lunardo Giorgi
(As.Lu., Estimi, Vol. 171)


1529 nel bellissimo estimo delle “robe” ci sono:
Bartolomeo di Leonardo Giorgi e Leonardo suo figlio


Uno letto tristo                                  fiorini      2

Mobilia di casa                                  fiorini      1

                                               Tot       fiorini      3


Antonio di Leonardo Giorgi


Uno letto con poco coltre               fiorini      8

Mobilia di casa                                 fiorini      1

3 botti e tino di some 30                 fiorini      3

                                               Tot      fiorini    12

Ambrogio e Giannino di Ambrogio Paladini (Giorgi)


Un letto sensa coltre                        fiorini    6

3 botti a soma 18 tino 1 di 25          fiorini    6

Mobilia di casa                                  fiorini    2

                                               Tot       fiorini    14


(As.Lu., Estimi, Vol. 174)


1531 in estimo ci sono: Ambrogio Paladini che paga lire 5 e soldi 19 e Riccio Paladini che paga lire 2, soldi 5 e denari 8.
(As.Lu., Estimi, Vol. 176)


1540 17 gennaio
Bartolomeo di Leonardo Giorgi di Antraccole con questo pubblico instrumento confessa a Nicolao di Jacopo Romanini di Antraccoli di essere debitore di scudi 7 d’oro per il prezzo di un cavallo dal pelo baio (coda e zampe nere e corpo marrone) con basto, capestro. Sandro di Antonio di Leonardo Giorgi di Antraccoli si impegna a pagare per esso Nicolao scudi 4.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Coluccio Busdraghi, vol. 2174,2175, carta 250)


1541 Angelina di Salvestro di Antonio Paladini viene battezzata in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 13)


1543 27 agosto, Antonio di Alessandro di Giorgio viene battezzato in San Giovanni.
1545
24 gennaio Ambrogio Giorgi livellario della chiesa di Santa Maria Forisportam loca a Domenico Casentini di Antraccoli un pezzo di terra campia in loco detto Moggiarello per staia 18 di grano.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Coluccio Busdraghi, vol. 2174,2175, carta 826)


17 ottobre, Jacopo di Marco di Bartolomeo Giorgi viene battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 13)


1546 Ambrogio Paladini era operaio della Opera di Antraccoli insieme a un Tofanelli.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Pietro Tucci, vol. 2481, carte 155t, 229)


1547
19 febbraio
Jacobo del fu Piero Guidi, Ambrogio di Marco Paladini e Nardo di Matteo (Martinelli) uomini di Antraccoli con questo pubblico instrumento confessano allo Spettabile Alessandro Burlamacchi di Lucca presente ed agente per sé di essere debitori di somma lire 105 e denari 12, per 16 sacchi di grano.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Antonio Santini, vol. 3086, carta 147t)


15 ottobre
Bartolomeo del fu Leonardo Giorgi di Antraccoli confessa a Biagio di Aloisio di Piegaia abitante in contrada dell’Acqua Calda di essere legittimo debitore di scudi 12 d’oro per il prezzo di un cavallo pilamino brinato nerino. Nomina suoi fideiussori: Ambrogio fu Marco Paladini di Antraccole e Antonio di Michele Petroni di Tempagnano.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Rocco Benedetti, vol. 2717, carta 259t)


29 novembre
Ambrogio del fu Marco Paladini di Antraccole da una parte e Nardo del fu Battista Pelli di Antraccole fanno questo compromesso di comune concordia per le liti intercorse tra loro nominano come arbitri che conoscono Matteo di Frediano Davini e Giuseppe di Antonio Pelli pena di 10 scudi se non rispettano il compromesso.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Rocco Benedetti, vol. 2717, carta 300)


1548
22 febbraio
Nicolao di Jacopo Romanini e Jacopo di Pietro Guidi e Ambrogio di Marco di Leonardo Giorgi sono debitori di Leonello di 51 lire per grano.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Antonio Santini, vol. 3087, carta 474)


7 aprile, Gio di Ambrogio di Marco viene battezzato in San Giovanni.
1549 24 marzo, Cesari di Marco di Bartolomeo viene battezzato in San Giovanni.
1550 19 ottobre, Antonio di Alessandro Paladini viene battezzato in San Giovanni.
1552 10 settembre, Ippolito di Marco di Bartolomeo viene battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 14)


1558 5 febbraio
Ambrogio del fu Marco Paladini di Antraccoli per sé e in nome di Marco suo figlio da una parte e
Giovanni fu Michele Guidi di Antraccoli e Jacopo di Michele del Secco e Nardo di Mariano di Carraia
in nome dei loro figli e eredi del fu Cecco di Nicolao Pauli di Tempagnano di Lunata e Jacopo e Augusto fratelli e figli minori di detto fu Cecco.
Per una lite che hanno il detto Ambrogio e i figli di Cecco per omicidio commesso da Marco nella persona di detto Cecco.
Vengono nominati degli arbitri:
Battista di Nicolao Biancalana di Carraia e Michele Apolloni di San Vito e Paulino Garbocci di Antraccoli che si pronunceranno tra 15 giorni.
Fatto in Lucca in cura del Fondaco presenti Jacopo Romanini di Antraccoli e Simone Bolcioni.

1558 15 febbraio
Battista di Nicolao Biancalana e Michele Apolloni di San Vito e Giannino di Piero Favilla
(As.Lu., Notai prima parte, Ser Rocco Benedetti, vol. 2727, carta 83)


1558 15 febbraio
Noi
Battista di Nicolao Biancalana di Carraia, Michele Apolloni di San Vito, Giannino Favilla di Picciorana e Paulino Garbocci di Antraccoli arbitri nel compromesso fatto da:
Ambrogio fu Marco Paladini di Antraccoli come da compromesso stipulato da me notaio il 5 febbraio 1558 e Giovanni di Michele Guidi di Antraccoli, Jacopo di Michele del Secco e Antonio di Marco Parenti di Carraia per l’omicidio perpetrato da Marchino figlio del detto Ambrogio ai danni di Cecco padre dei minori Jacopo e Augusto.
Con questa nostra sentenza condanniamo detto Ambrogio Paladini di Antraccoli a pagare ai figli e eredi del fu Francesco di Nicolao di Paolo di Tempagnano scudi 45 d’oro.
Fatta in Lucca in curia fondaco presenti Landuccio di Tofano Landucci di Carignano e Giovanni di Pietro di Carignano.
(As.Lu., Notai prima parte, Ser Rocco Benedetti, vol. 2727, carta 91t)


1561 in estimo ci sono Allessandro Paladini e Ambrogio Paladini.
(As.Lu., Estimi, Vol. 178)


1565 Domenica di Salvatore di Ambrogio Paladini viene battezzata in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 18)


1567 Lucretia di Salvatore di Ambrogio Giorgi e madre Caterina, viene battezzata in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 20)


1574
4 febbraio, Marco del fu Bartolomeo Giorgi alias de Palatinis de Antraccole confessa allo Spettabile Giovanni del fu Jacopo Mazzei degli Aitanti pubblico agrimensore e cittadino lucchese di essere debitore di staia 10 di grano nostrale.
Fatto in Lucca presenti Giuliano del fu Quirico Panelli e Matteo di Marco Picchi di Capannori.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Gio Battista Vecoli, vol. 3840, carta 306)


1575 in estimo ci sono:
Ambrogio Paladini che paga di estimo lire 1 soldi 18, per la testa lire 2,soldi 5 e denari 4 e per le gravezze lire 2 soldi 15 denari 8.
Lunardo Paladini paga di estimo lire 1 soldi 12 denari 8, per la testa lire 2 soldi 5 denari 4 e per le gravezze lire 2 soldi 12.
Marco Paladini paga per estimo soldi 11 e denari 8, per la testa lire 2 soldi 5 e denari 4 e per le gravezze lire 1 e soldi 18.
Alessandro Paladini paga per estimo soldi 14 e denari 4, per la testa lire 2 soldi 5 e denari 4 e per la gravezza lire 2 e denari 4.
(As.Lu., Estimi, Vol. 178)


1579 Bastiano di Marco di Ambrogio Giorgi viene battezzato in San Giovanni.
(A.A.L., Battesimi San Giovanni, vol. 27)


1581 13 giugno
Jacobo e Vincenzo fu Pasquino dei Pasquinelli di Lucca locano a Marco e Salvatore fu Ambrogio fu Marco Giorgi di Antraccole un pezzo di terra campia con alberi e viti posto in comune di Antraccoli loco detto al Moggiarello che confina a oriente con Magione del Tempio di Lucca pertiche 38, a occidente altare di Santa Maria in Montecarlo pertiche 38, a meridione altare di Santa Maria di Antraccoli pertiche 10 e a settentrione via pubblica. Detta terra è a livello dalla chiesa di San Michele in Foro. Lo locano per i prossimi tre anni, a rendere ogni anno staia 8 di grano nostrani buoni e secchi portati in Lucca alla casa del locatore.
(As.Lu., Notari prima parte, Ser Gio Battista Vecoli, vol. 3869, carta 1646t)


1582 10 giugno, Filippo di Polo Poli di Massa Pisana sposa Maria di Marco di Biagio Paladini

1585
2 giugno, Cesare di Pasquino da Palancola sposa Luisa di Marco Giorgi.
9 giugno, Matteo di Gio Petroni dell’Arancio sposa Domenica di Salvatore Giorgi.

1586
24 agosto, Piero di Stefano Garbocci sposa Lionora di Marco Giorgi.
26 ottobre, Quirico di Benedetto di Stagio di Matraia sposa Angela di Marco di Bartolomeo Giorgi.
(Archivio Parrocchiale, Matrimoni, vol. 1)

1583 11 ottobre
Mariano di Giovanni Giorgi detto Giovannino prende in conduzione un vitello dal pelo brinaticcio di otto mesi.
(As.Lu., Notai Prima Parte, Ser Michelangelo Ciarlotti, vol. 3814, carta 358)

1586

1 marzo Giovanni di Pierino Cataldi di Antraccoli e Tonio di Sandro Paladini di detto luogo fanno questo pubblico instrumento e confessano a Giovanni Paulo del fu Antonio Baroni di essere legittimi debitori di libbre 37 per mutuo i quali denari servirono per cavar di prigione il padre di detto Giovanni.
Fatto in Lucca presente Grado di Lorenzo Martinelli e Silvestro di Quilico Bertolucci di Antraccoli.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 832, carta 116)


1587

2 maggio
Con questo atto c’è una importante divisione tra i fratelli Salvatore e Ambrogio Giorgi e Mariano di Giovanni Giorgi, come visto per altre famiglie onde evitare futuri litigi, vengono scelti degli “arbitri” tra i conoscenti, e si procede alla divisione come di seguito:
Carlo del fu Frediano Tofanelli di Antraccole e Bastiano del fu Michele Garbocci di Antraccole arbitri nell’arbitrato, amici e amichevoli chiamati nel compromesso tra Salvatore di Ambrogio Giorgi detto de Paladini, e Mariano di Giovanni Giorgi dei Paladini di Antraccoli, compromesso rogato per mano di Ser Riccardo Santucci nel mese di aprile.
Si procede così alla divisione dei beni tra i due in questo modo:
A Mariano la metà verso levante dalla parte verso levante di una casa murata, solariata e coperta posta nel comune di Antraccoli loco detto a Spinatico, con tutto l’orto e corte davanti alla detta casa quale tutta confina da levante coi beni livellari degli eredi di Gio Pelli da Antraccole, da mezzogiorno ai beni di Giuseppe Bernardini con in mezzo la strada, da ponente beni di detto Giuseppe che tiene Marco Paladini di Antraccole, da settentrione beni livellari di Orazio Carli?? Di Lucca.
Inoltre, la metà delle mobilie e stoviglie di casa che ne verranno consegnate per metà ciascuno.
Inoltre, un pezzo di terra campia con alberi e viti posta in detto comune in loco detto in Spinatico e confina da levante i beni della chiesa di San Quilico di Lucca, da mezzo dì beni della chiesa di Santa Maria Filiporti, da ponente beni dello spettabile Giuseppe Bernardini da settentrione beni del detto spettabile Giuseppe coltre tre e mezzo circa. Inoltre per questa nostra sentenza e lodo assegniamo a Salvatore soprascritto l’altra metà della sopradetta casa verso ponente dalla parete in su.
Inoltre l’altra metà delle soprascritte mobilie quale essi arbitri dissero averle consegnate.
Inoltre un pezzo di terra campia con alberi e viti posta nel comune di Antraccoli in loco detto in Spinatico, confina da levante con beni dello Spettabile Giuseppe Bernardini di Lucca, da meridione i beni dei frati di Santa Maria Filiporti di Lucca, da ponente beni di detto spettabile Giuseppe che tiene Marco Paladini, da settentrione chiasso Spinatico. (la terra è dello Spettabile Giuseppe Bernardini)
Inoltre, un pezzo di terra campia in detto comune in loco detto in Spinatico, confina da levante i beni dei frati di Santa Maria Filiporti, da meridione i beni livellari di … Barsocchini, da ponente i beni dello spettabile Tomaso Guinigi, da settentrione beni dello Spettabile Giuseppe Bernardini, coltre una e quarra una livellaria di essi fratelli dai frati di Santa Maria Filiporti che in tutto è coltre due e mezzo, la metà della quale ha Marco Paladini fratello del detto Salvatore e ne pagano staia 18 di grano e some 1 e mezzo di vino l’anno, con carico di pagare la sua parte del detto canone.
Inoltre, per questa nostra sentenza e lodo, similmente per egualità delle parti condanniamo detto Salvatore di dare e pagare al soprascritto Mariano Scudi 23 per resto di scudi 29.
Fatto in Lucca presenti Ser Orazio Donati dei Donati cittadino di Lucca e Domenico Cataldi di Antraccoli.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 833, carta 363)


1588 10 febbraio
Giuseppe Bernardini cittadino di Lucca aveva locato a Mariano di Gio Paladini di Antraccoli
un pezzo di terra  campia con alberi e viti e una casa murata e solariata e coperta di piastre e tegole con tetto impianellato ad un solaio con più pertinenze, con solita murata e coperta con forno murato e coperto, area, capanna e pozzo, posta in comune di Antraccoli in loco detto in chiasso Spinatico che confina ad oriente beni della chiesa di San Michele di Antraccoli pertiche 14, a meridione via pubblica pertiche 14, a occidente beni di detto Giovanni pertiche 13, a settentrione beni di detto Giovanni pertiche 13.
Un pezzo di terra campia con alberi e viti in due lenze posta in detto comune e loco confina a oriente con la chiesa di San Quirico all’Olivo e beni della chiesa di San Paolino distrutta, pertiche 88, a meridione beni detta  chiesa e chiesa di santa Maria Forisportam pertiche 16 e per biscocca beni dello Spettabile Giuseppe al n. 5 pertiche 13, a occidente beni dello Spettabile Giuseppe al n. 5 pertiche 38 e per biscocca beni dello spettabile Giuseppe pertiche 53, a settentrione beni dello spettabile Giuseppe e beni della chiesa di San Michele di Antraccoli e via chiasso Spinatico mediante, pertiche 32, in tutto coltre 4 quarre 2.
A condurre per anni tre, a rendere staia 50 grano e libbre mille di paglia, come da contratto rogato per mano di Ser Carlo Ciuffarini il 18 aprile 1587.
Decidono una qualche posticipo del livello.
Fatto in Lucca in casa del detto Giuseppe in parrocchia Santa Giulia in loco detto a casa Bernardini, confina da una parte la via pubblica da altra Puccio Pucci Fiorentino

Stessa data atto successivo
Il suddetto Giuseppe loca a Marco di Ambrogio Paladini presente e conducente
un pezzo di terra campia con alberi e viti e una casa murata, solariata e coperta di piastre e tegoli con tetto impianellato a un solaio con più pertinenze, con solita murata e coperta, con forno murato e coperto, aia e capanna e pozzo, posta in comune di Antraccoli loco detto a Spinatico che confina a oriente con la chiesa di San Michele di Antraccoli pertiche 14, a meridione via pubblica per ghironda, a occidente beni del detto Giuseppe pertiche 13, a settentrione sempre Giuseppe pertiche 13.
Un pezzo di terra campia con alberi e viti in due lenze, posta in detto comune e loco che confina a oriente con la chiesa di San Quirico all’Olivo e beni della chiesa di San Paolino distrutta, pertiche 88, a meridione beni di detta chiesa e beni della chiesa di Santa Maria Forisportam pertiche 16 per biscocca di detto Giuseppe al n. 5 pertiche 13, a occidente detto Giuseppe sotto il n. 5 pertiche 38 e per biscocca detto Giuseppe pertiche 53, a settentrione beni di detto Giuseppe e chiesa di San Michele di Antraccoli via chiasso Spinatico mediante pertiche 32.
Tenendo per i prossimi tre anni a rendere staia 50 di grano, libbre 1000 di paglia.
Fatto in Lucca come sopra.

stessa data atto successivo
Marco di Ambrogio paladini stipula per sé e per Mariano di Gio Paladini promette a
Giuseppe fu Giovanni Bernardini di pagare lire 83 per il residuo di un affitto per tutto l’anno 1572.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 834, carta 63)


1589
gennaio
Tonio di Sandro Paladini di Antraccoli e Simone di Bastiano Martinelli di Antraccoli in comune accordo fanno la pace vera e non dipinta perpetuo durante di non fare odii o malevolenti percussioni tra loro nel presente e perpetrato si premettono a vicenda di non offendere in persona.
Fatto in Lucca presenti Michele di Matteo Fanucchi e Tomeo di Domenico Fanucchi di Antraccoli
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 835, carta 18t)


12 agosto
Horazio Olmi in nome dell’Altare di  Santa Maria Maddalena posto in chiesa di Montecarlo loca a Salvestro di Ambrogio Paladini di Antraccoli un pezzo di terra campia con alberi e viti divisa in tre lenze, a spinatico che confina da meridione con la via, a occidente detto locatore, a oriente via e a settentrione parte via e parte detto locatore. A rendere staia 42 di grano e 100 fascine di legna secche.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 835, carta 407)

1589
Nel primo volume degli Stati delle Anime c’erano:

Marco di Bartolomeo Giorgi (capofamiglia)
Lucia la moglie
Cesare il figlio
Lucrezia la moglie di Cesare
i figli:
Jacopo
Angelica
Caterina
Maria
Benedetta

Salvatore di Ambrogio Giorgi (capofamiglia)
Caterina la moglie
i figli:
Domenico
Lucrezia
Matteo
Ambrogio
Zabetta moglie di Domenico
Rocco figlio di Domenico

Marco di Ambrogio Giorgi (capofamiglia)
Lucrezia figlia
i figli:
Gio
Tomeo
Camilla
Chiara moglie di Gio
Apollonia la loro figlia
i nipoti:
Lena
Nicolao
Andrea
Antonio

Alessandro di Antonio Giorgi (capofamiglia)
Antonio suo figlio
Camilla moglie di Antonio
i figli:
Hortenza
Domenica
Giorgio
Maria
Francesco
(Archivio Parrocchiale, Stati delle Anime, vol. 1)


1590 1 dicembre
Antonio di Sandro Paladini confessa di essere debitore di Francesco di Rocco Martinelli di scudi 7 per un vitello dal pelo brinato per macellazione
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 836, carta 520)

1591 31 gennaio, Antonio fu Francesco Davini sposa Camilla di Marco Giorgi.

1592 18 ottobre, Andrea di Gio Petroni dell’Arancio (vedovo) sposa Luisa di Marco Giorgi (vedova).
(Archivio Parrocchiale, Matrimoni, vol. 1)

1592
23 maggio, Testamenti di Marco di Ambrogio Giorgi e della moglie Lucrezia di Raffaello Battaglini di Rigoli Pisa.
Donna Lucrezia figlia del fu Raffaello di Nicolao Battagli di Rigoli comitato Pisano e moglie di Marco di Ambrogio Giorgi di Antraccole lascia a Tomeo figlio legittimo di detto Marco, le ragioni livellarie e l’utile dominio di un pezzo di terra campia con alberi e viti posta in comune di Antraccoli loco detto al campo del Sasso secondo le sue confini, il diretto dominio della quale terra è della Chiesa di San Frediano di Lunata e se ne paga l’anno al rettore di detta chiesa staia 14 di grano, come da instrumento di livello fatta coi suoi denari per detto Marco suo marito per scudi 75 rogato per mano dell’egregio Ser Lazzaro Antognoli.
Inoltre per tutti gli altri suoi beni nomina suoi eredi universali:
Tomeo soprascritto figlio suo e figlio di detto Marco e
Giovanni figlio di detto Marco e della sua prima moglie legittimo e naturale in egual porzione.
Marco di Ambrogio Giorgi di Antraccoli Inoltre a manifestazione della verità dichiara di aver ricevuto per dote di Domenica sua prima moglie scudi 20 e che nulla deve.
Inoltre per manifestazione della verità confessa di aver ricevuto per dote di Donna Maria figlia di Geronimo Romanini prima moglie di Giovanni figlio di detto testatore scudi 35 d’oro, che ha in casa detto testatore per i bisogni della casa. Inoltre dichiara di aver ricevuto per dote di Donna Clara figlia di Giovanni di Paulino Baccelli di Tempagnano di Lunata seconda moglie di detto Giovanni suo figlio (manca l’importo).
Inoltre per manifestazione della verità dichiara lascia a donna Lucrezia sua moglie l’utile dominio una terra campia con alberi e viti in comune di Antraccoli loco detto al campo del Sasso come da instrumento rogato per mano di Ser Lazzaro Antognoli della chiesa di Lunata per 14 staia di grano l’anno.
Inoltre lascia a detta donna Lucrezia sua diletta moglie se manterrà la vita vedovile e onesta la nomina usufruttaria di tutti i suoi beni.
Inoltre costituisce la dote per Aloysia sua figlia vedova di Cesare Pagni di Palamala le lascia la sua dote nel caso si rimaritasse ad abitare restando vedova in casa coi fratelli.
Di tutti gli altri suoi beni mobili e immobili nomina suoi eredi universali:
Giovanni e Tomeo suoi figli in egual porzione.
(As.Lu., Notari Testamenti, Ser Paolino Giampaoli, vol. 170, carte 78, 79)

1594 1 febbraio, Gio di Fanucco Fanucchi sposa Madalena fu Niccolo Giorgi.

1597 28 novembre, Gio di Matteo Andreotti sposa Angelica di Cesare Giorgi.

1598 31 gennaio, Domenico di Michele Pelli sposa Apollonia di Gio Giorgi.

(Archivio Parrocchiale, Matrimoni, vol. 1)

1594 3 settembre
Giovanni fu Marco di Ambrogio Giorgi da e paga in contanti a
Giovanni di Fanucco dei Fanucchi di Antraccoli suo cugino (non sono riuscita ancora a trovare il collegamento), e Fanucco padre, riceve la somma di scudi 52 e mezzo, per dote e in nome di dote di donna Maddalena figlia di Nicolao di Ambrogio Giorgi di detto loco, di esso Giovanni di Fanucco moglie.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 840, carta 977)

1597 17 novembre
Paulino fu Giovanni Giorgi
loca a
Vincenzo fu Michele Romani di Tempagnano
una casa murata e solariata e tetto con 5 braccia di terra davanti a detta casa posta in comune di Antraccoli in loco detto ai Guidi da una parte confina Battista di Lencio Tessandoro e da altre due via.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 843, carta 1072)

1598 20 gennaio
Giovanni fu Marco Giorgi di Antraccoli
vende a
Magnifico Andrea fu Nicolao Pieraccini cappellaio di Lucca
un bove dal pelo bianco brinato, con corna aperte, di età di anni 5.
al prezzo di 21 scudi.

Fatto in Lucca presenti Antonio di Salvatore Giorgi di Antraccole e Michele di Giuseppe Pelli di Antraccoli.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 844, carta 67)

1613 4 settembre
Giovanni di Frediano di Ventura Andreotti confessa a Jacobo  fu Cesare Giorgi di Antraccoli di esser debitore di scudi 11 e 3/4 d'oro per il prezzo di un cavallo pelo nero con basto e capestro di anni 11 circa.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Basilio Bondacca, vol. 844, carta 67)

1649 25 agosto
Zabetta vedova di Rocco fu Domenico Giorgi di Antraccoli anche come tutrice di Ambrogio suo figlio come da atto di Ser Carello Carelli il 10 ottobre 1639 da una parte e
Lazzarino fu Domenico Giorgi da altra parte
volendo venire alla divisione degli infrascritti beni rimasti a essi dall’eredità di Giovanni fratello di detti Lazzarino e Rocco si accordano come appresso:
detta Zabetta assegna a detto Lazzarino
Un quartiere in circa verso mezzodì di terra campia livellaria da frati di Santa Maria Forisportam con alberi e viti posta in comune di Antraccoli luogo detto a Spinebo, confina da una parte Michelangelo Giorgi, dall’altra Tomeo Giorgi, da un’altra Marco Barsocchini della Pieve a San Paolo. Con obbligo di pagare a detti frati quarre 5 grano ogni anno.
Detto Lazzarino assegna a Zabetta
Un quartiere e mezzo incirca di terra campia con alberi e viti livellaria come sopra in detto comune e luogo, confina da una il signor Martino Bernardi, da altra Tomeo Giorgi e da un’altra Nardo Nicoletti. Con obbligo di pagare a detti frati staia 2 grano ogni anno.
Fatto in Lucca in cantera del Notaio in canto d’arco.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Gio Battista Gemignani, vol. 2820, carta 1915)


1649 9 aprile
Luigi fu Vincenzo Barsocchini della Pieve San Paolo loca a Salvatore di Ambrogio Giorgi un vitello pelo brinato cornatura dritte a calabrone età sopra l'anno dal valore di scudi 5.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Gio Battista Gemignani, vol. 2820, carta 1483)


1649 7 agosto
Luigi fu Vincenzo Barsocchini della Pieve San Paolo loca a Salvatore di Ambrogio Giorgi un pezzo di terra a Antraccoli da una confina Giorgio Pini altra Bernardini e due altre detto locatore.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Gio Battista Gemignani, vol. 2820, carta 1838)

1649 25 agosto
Izabella vedova di Rocco fu Domenico Giorgi con Ambrogio suo figlio come da atto rogato da ser Carello Carelli il 10 ottobre 1639 da una parte e
Lazzaro fu Domenico Giorgi
vogliono procedere alla divisione dei beni infrascritti, rimasti a loro dall’eredità di Giovanni fratello di detti Lazzaro e Rocco

Detta Izabella assegna a detto Lazzarino
un quartiere in circa verso mezzodì, di terra campia livellaria da Frati di Santa Maria Forisportam con alberi e viti posta in comune di Antraccoli luogo detto a Spinebo, confina da una Michelangelo Giorgi, da un’altra Tomeo Giorgi, da un’altra Marco Barsocchini della Pieve San Paolo. Con obbligo di pagare a detti tali quarre cinque grano ogni anno.

Detto Lazzarino assegna a Izabella
Un quartiere e mezzo in circa di terra campia con alberi e viti livellaria come sopra in detto comune e luogo, confina da una il Sig. Martino Bernardini, da un’altra Tomeo Giorgi e da un’altra Nardino Nicoletti.
Con obbligo di pagare staia 2 grano.
(As.Lu., Notari seconda parte, Ser Gio Battista Gemignani, vol. 2820, carta 1914)

MESTIERI

Sfortunatamente non ho trovato molte notizie circa i mestieri, oltre al contadino, dei Giorgi, l’unico di cui abbiamo notizie è Marco di Bastiano Giorgi che faceva il pizzicagnolo a Lucca dove morì nel 1728 a causa di una coltellata.

I Giorgi, come tutte le famiglie di Antraccoli, hanno avuto componenti della famiglia che sono divenuti membri dell’esercito di Lucca, questo avvenne alla metà del 1600, tra i Giorgi Ippolito di Jacopo nato verso il 1628 che divenne caporale, così come lui anche il figlio Jacopo di Ippolito divenne caporale e il nipote Francesco.

Alcuni Giorgi presero i voti e furono:
Marco di Piero Giorgi nato nel 1624 che divenne Reverendo, Giuseppe di Salvatore nato nel 1738 che divenne Frate Francescano,  Giovacchino di Jacopo nato nel 1771, che divenne Reverendo e Orazio Giovanni di Vincenzo nato nel 1839 anche lui Reverendo.
(Archivio Parrocchiale di Antraccoli)

EMIGRATI

I primi Giorgi che emigrarono furono Pierino di Andrea Giorgi con la moglie Caterina Guelfi e 3 figli Andrea, Giuliano e Felice, che nel 1714 emigrarono a Rieti e non tornarono più.
Rocco di Andrea Giorgi si  trasferì a Viareggio nel 1750 e non tornò ad Antraccoli.
Molti Giorgi emigrarono prima in Francia e altri poi in Argentina, ad esempio Francesco di Jacopo Giorgi nato nel 1822 andava e veniva dalla Corsica, mentre i suoi 3 figli Pacifico (Pacifico tornerà ad Antraccoli) Pasquale e nel 1886 Agostino insieme alla moglie, anche lei di Antraccoli emigrano a Buenos Aires e lì restarono.
Nel 1881 e ancora nel 1894 Giovanni Francesco di Celestino Giorgi andò anche lui in Argentina.
Il più “celebre” tra gli emigrati Giorgi, fu Fedele di Michele Giorgi nato nel 1827, che secondo i vari censimenti era sempre fuori in America, scopriremo poi che in realtà era in Argentina e ci rimase per quasi 20 anni per poi tornare a morire ad Antraccoli nel 1896.
Dopo il 1891 Michele di Arcangelo Giorgi emigra con la moglie Oliva e uno dei suoi figli, gli altri 6 nasceranno a Buenos Aires.
Pietro di Luca Giorgi emigrò a Buenos Aires nel 1900 sposando anche lui una ragazza originaria di Lucca e rimase là.
Raffaello di Giuseppe Giorgi emigrò nel 1881 in Argentina anche lui dove si sposò e non fece più ritorno.
Nel 1900 Dario Michele di Luca Giorgi emigrò in Argentina a Buenos Aires sposandosi là con una ragazza originaria di Lucca.

OGGI

Diverse famiglie di Giorgi abitano ancora ad Antraccoli.

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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