Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca
Ai Picchi corte Picchi
1330/1412/1519
La corte Picchi è l’unica che rimane proprio nel cuore del Cantone se pur
spostata verso nord.
Per moltissimo tempo si è chiamato anche “all’orto” credo per la presenza di moltissimi orti di famiglie.
Nel 1333 le terre dove sorgerà la corte erano di Turella vedova di Turello Lucchesi
di Antraccoli con sopra una capanna e un pozzo, e di Franceschino di
Coluccio di Fondara di Lucca lavorata da Ciomeo di Lemoro di Antraccoli.
Nel 1412 la capanna non c’era più e c’era rimasto solo il pozzo e le terre erano
una dell’Altare di Santa Maria posto in San Michele di Antraccoli e l’altra di
Domenico e Antonio di Luporo di Antraccoli.
Nel 1519 i Martinelli erano già diventati proprietari di quasi tutti i terreni del
Cantone, compresi quelli dove sono sorte le case. Le abitazioni erano la prima
una casa murata e solariata con due solai con pozzo e aia mentre l’altra era una
casa murata a un solaio, coperta con tegoli, con forno verso oriente. Erano abitate
la prima da Francesco dei Martinelli e la seconda da Mariano di Giovanni
dei Martinelli.
Purtroppo ho scarse informazioni su questa corte. Agli inizi del 1600 arrivaro-
Anni successivi
Purtroppo ho scarse informazioni su questa corte. Agli inizi del 1600 arrivarono in corte i Picchi, venivano da Capannori. Le due famiglie, Picchi e Martinelli
convissero in corte per circa un secolo, poi i Martinelli si estinsero e la
corte divenne dei Picchi e dei Passaglia, anch’essi arrivati da Santa Margherita
all’inizio del 1700. La terra era in parte di loro proprietà ed in parte del Monastero
di San Frediano.
Anno 1856 nelle perizie per il nuovo catasto vediamo che la corte è di proprietà
del Regio Collegio Ferdinando di Lucca e vi abitano tre famiglie dei Picchi,
quattro dei Passaglia, e una dei Tofanelli.
Mappe ottocentesche



