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Anno 1300

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE S.LUCA segnata mazzo n. 269

22 dicembre 1300

Questa pergamena descrive sette pezzi di terra che Bonaventura e Puccio quondam Bonansegna di Spinatico tengono da Frate Iacopo ferrario Rettore dell'Ospedale di S. Maria Forisportam, misurate da Nacco di Pescia agrimensore, per volontà di dette parti.

Il primo è un pezzo di terra con alberi e viti  in loco detto alla Brancalliana, confina da una parte via pubblica carrereccia, da altra Buonamico o Bonavita? Proficati abitante a Lucca, da altra parte ospedale di San Michele in Foro che lavora Piero Burnetti, da altra parte terra dei detti figli di Boninsegna. Misura quarra una.
Il secondo pezzo sempre posto alla Brancalliana è terra con alberi e viti che confina da due parti detto Bonamico o Bonavita? Proficati, da altra terra di Micheluccio Bonocontri di Spinatico che lavora detto Bonamico semitola mediante, da altra parte ospedale di San Michele in Foro e misura quarra una.
Il terzo pezzo di terra con alberi e viti è in loco detto Molinatici o Ozore, che confina da una parte ospedale di San Michele suddetto che lavora Filippo Bonaventura, da altre due parti terre di Bartolomeo Bongiovanni che lavora  detto Filippus semitula mediante, da altra parte i figli di Boninsegna, la terra misura quarra una.
Il quarto pezzo di terra in Spinatico ovvero al Capannale e ha alberi e viti sopra di sé, confina da un lato Federigo Scalocchiati e che lavora Michele Lanfranchi, da altra parte terre dei figli di Boninsegna, e da altra Bartolomeo Bongiovanni che lavora Filippo Bonaventura, da altro lato detto ospedale di San Michele che lavora detto Michele, la terra misura una coltre.
Il quinto terreno è un campo con alberi e viti in loco detto Spinatico detto al Capannale, che confina da una parte via pubblica, da altra Sighinello di Vianova (era una zona di Borgo San Frediano) che lavora detto Michele Lanfranchi, da altra parte i detti figli di Boninsegna, la terra misura quarra una.
Il sesto terreno è un campo con alberi e viti in loco detto al Giocatoio che da due parti confina con via, da altra parte terra dei figli di Bonainsegna, da altra parte ?ochi di Martino.
Ultimo pezzo di terra è posto al Giocatoio e confina da una parte via pubblica, da un'altra terre dei figli di Boninsegna, da un’altra parte per biscocca figli di Sighinello di Via Nuova che lavora detto Michele Lanfranchi, da altra parte Magione di Altopascio che lavora detto Michele.

Anno 1306

Archivio di Stato di Lucca - Archivio dei Notai prima parte - Martini Ser Finocchio vol. 42 - Trascrizione completa a cura del prof. Leo Giancarlo Lazzari 

carta 211 6 febbraio
Lomorus Jacobi et Arditus Ubaldi consules seu vicarii Comunis et Universitatis de cappella Sancti Michaelis de Antraccole, plebis Lunate, cum consensu et voluntate / 1
Michaelis Lanfranchi et Albertini Pucciori et Turelli Bartholomei, eorum et cuiusque eorum et dicti Comunis consiliariorum etiam / 2
cum consensu et voluntate aliorum eorum et cuiusque eorum et dicti comuni vicinorum quorum nomina sunt hec videlicet, Ursus Tomasi /3
Filipus Bonaventure, Berardus Bartholomei, Pucius Bondei, Barellus Aiuti, Garullus Aiuti / 4
Bondies Johannis, Lommorus Tomasii, Bellomus Bonaiuncte, Mattheus Boncristiani, Guido Guillielmi, / 5
Pierus Corsidonis, Lupellus Ursi, Vannectus Orlandini, Landorus Grimaldi, congregati omnes in ecclesia Sancti Michaelis predicti / 6
ad sonum campane dicte ecclesie et mandato dictorum consolum, ut moris est, et ipsi quidem consiliarii et vicini una cum ipsis consulibus / 7
seu vicarii consentiemtibus et intervenientibus, pro se ipsis et dictio Comuni et hominibus et univresitate ipsius Comunis, hoc publico instrumento fecerunt et constutuerunt / 8
acque ordinaverunt eorum et cuiusque eorum et ……….. actores et vicarios et … speciales et generales numptios Lomorum et / 9
Arditum suprascriptes presentes et suscipientes et quemlibet eorum insolidum ita quod occupantis non sit potior conditio in omnibus et singulis causis sup / 10
et questionibus quas dictum Comune et homines ipsius Comunis habent vel habituri seu habiturum est cum omnibus et singulis personis et locis Lucensis /11
civitatis et etiam coram quolibet iudice ecclesiastico vel seculari ad agendum, petendum, reclamandum, replicandum, defendendum, opponendum, libellum /12
dandum et recipiendum lites contestandum et calumpniam irritandum et cuiusque alterius generis iuramenti prestandum in animam et super / 13
animam dicti Comunis et homninum testes dandum et datos contra ipsum Comune reprobandum, sententiam audiendum et ab ea appellandum et / 14
appellationem prosequendum et querelam movendum et interponendum si opus fuerit et ad tenutas predas, insoluta, intesimenta, imbampritiones, pronuntiationes /15
pro ipso Comuni et hominibus faciendo et audiendum et ad inquisibus et registratas protestantus pro ipso comune et hominibus faciendo et audiendo /16
et prorescas contra ipsum comune respondendum et ad comparendum pro eis et pro ipso comune coram lucano potestate et eius iudice et curia et coram capitaneo /17
lucensis populi et eius iudice et curia, et  coram …. Et coram officiali super vus publicis deputatis et coram prioribus /18
societatis armorum lucensis populi et eorum executoribus et curia et curia iudici appellationum et gabelle lucensis comunis et coram maiore sindicato /19
lucensis comunis … et coram quolibet alii officiali lucensis comunis, ordinato vel ordinando et /20
precepta cuiusque predictorum dominorum audiendum que eis vel aliqui eorum pro ipso comuni et hominibus fecerint et eis et coique eorum /21
parendum et obediendum et ea precepta et qualibet eorum executioni mandandum et etiam ab eis et quolibet eorum si ipsi procuratoribus et sindicis /22
vel aliqui eorum videbitur appellandum, et ad iurandum de ipsis preceptis servandum et fidem pro ipso comuni dandum ubicumque dari /23
necesse fuerit pro ipso comuni et hominibus ad promissam et …. Ipsor et quemlibet eorum et eorum et cuisque eorum heredum bona/24
indempnes et indempnia conservare ad penas quam voluerint vel alter eorum voluerit et generaliter ad omnia alia et singula etc. /25
Actum Antraccuole in ecclesia suprascripta, coram Turello Benecti et Ciuccho condam Juncte de contrata S. Bartholomei in Silice /
testibus ad hec suprascriptis anno et indictione, octavo idus februarii
Ego Finochus condam Johannis Martini filius, iudex et notarius hec scripsi.

Anno 1308

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.PONZIANO segnata mazzo n. 295

Nello Cortevecchie Strambi notaio.
Bacciomeo della Contrada di S. Maria in Palazzo quondam Bonaiuncta Pastilenni vende a Gerardo Abbate del monastero di S. Ponziano una rendita di staia 18 di grano di Ciciliano e di staia 18 di miglio che rendono al detto Bacciomeo di un campo nei confini di Tempagnano nel luogo detto Policine che è un campo con alberi e viti e una mezza casa con mura di recinzione poste a oriente, con corte e pozzo, che confina da due parti cioè settentrione e oriente via pubblica, a meridione confina terre di Nardoro Guidotti De Antraccole e fossa, da altra parte ovvero a occidente confina Chiesa di Santa Maria Forisportam e Chiesa San Bartolomeo in Silice e terra di Bonuccio caseario fu Bonaventura. Resta valido il diritto di Bonuccio di attingere al pozzo. Per il prezzo di £ 252 di denari lucchesi di buona monata.
Acta in claustro dicti Monasterii.

Anno 1310

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - n. 34

24 agosto
Regolo chiamato Moccio figlio di Bonaccorso Aiuti di Antraccole maggiore di 25 anni confessa a Saracino del fu Guido di Capannori di essere debitore di 24 per residuo dote.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 302

19 ottobre 1310

Paganello Rustichelli Ghiove notaio trasse dai rogiti del quondam Orsello Lamberti con licenza concessagli dal Maggior regimine di Lucca
Riccomo porcaro chiamato Como del fu Riccomo di San Jacopo alla Tomba e Coluccio (Nicoluccino) e Puccino (Cino) suoi figlioli vendono a Landino e Puccino fratelli e figli del fu Grimaldi di Antraccole taluni pezzi di terra in detti confini di Antraccole in loco detto Samprosperi che è un campo con una casa murata e solariata, viti e alberi che da una parte confina con la casa di donna Luparella vedova di Bruno del fu Paganello Cerondi di San Piero Somaldi e figlia del fu Stefano Graziani, da altra parte confina con terre di Provensale, da altre due parti via pubblica.
Ugualmente un altro pezzo di terra sempre a Samprospero che è campo che confina da un lato ospedale di Altopascio e che lavora Matteo Boncristiani, da altra parte terra di donna Luparella predetta, da altre due parti via pubblica. Di detta terra Cino di Luparello di Antraccole rende 25 staia di grano e miglio, come da pubblico instrumento rogato da parte di ser Orlando quondam Iuncte Raineri notaio nell’anno 1299.
Un altro pezzo di terra sempre allo stesso posto che confina da una parte figli e eredi del fu Riccardino da altre tre parti via pubblica, di questo pezzo di terra Nicoluccio del fu Giovanni di Antraccole rende 53 staia di grano e miglio come da contratto rogato da Ser Orlando Iunta Raineri notaio nel 1299.
Un altro pezzo di terra allo stesso posto con alberi e viti con casa, pozzo e pila di cui prete Provenzale rettore della chiesa di San Giusto può prendere l’acqua dal pozzo. Confina da una parte via pubblica, da altra via pubblica, da altra confina detto Ricchomo e detto provenzale rettore della chiesa di San Giusto. Per il prezzo di £ 844 soldi 10 e denari 4 di buona moneta secondo il corso dei mercatori della città di Lucca.
Actum Luce.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.CROCE segnata mazzo n. 311

13 settembre 1313

Bartolomeo quondam Gerardini Tacchi notaio
Particella di un testamento fatto da Bonaventura chiamato Turello quondam Guidi Archadipani della contrada di S. Michele di Borghicciolo lascia per remedio della sua anima alla processione del Santo Volto di Lucca l'usufrutto di una rendita annua di staia 22 e 1/2 di grano di una sua terra in Pollecine, a condizione che gli officiali di detta processione debbano ogni anno far fare di tal grano pane per i poveri mendicanti. Accadendo, ciò che Dio allontani, che detta processione non si faccia e sia abolita lascia invece detta rendita all'Opera della chiesa di S. Martino di Lucca, per fare staia 12 di pane cotto per distribuirlo alle povere e miserabili persone, e il residuo convertirlo in utilità di detta opera.
Actum Luce.
Segue un atto col quale Masseo Vitali operaro della chiesa di S. Martino di Lucca e Coluccio quondam Talliabovis fidecommissarii ed esecutori del detto testamento danno e rassegnano a domino Giovanni Castagnacci giudice e agli altri officiali della processione del Santo Volto la suddetta rendita di staia 22 e 1/2 di grano, con le condizioni poste nel testamento stesso.
Actum Luce.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  DISPERSE segnata mazzo n. 310

21 luglio 1313

Finocchio del fu Giovanni notaio.
Ciucco . . . vende a Orso Martini quondam Ghirzelli di Marlia, ora abitante nella contrada di S. Salvatore in Muro un oliveto posto nei confini di S. Pancrazio nella vicinia di Casciano nel luogo detto al lago, e uno sterpeto in detti confini luogo detto a Ponte per il prezzo di lire 6 di buoni denari lucchesi piccoli.
actum luce nella casa di Nerio Guidotti detto da Antraccoli e consorti.

Anno 1315

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 315

28 febbraio 1315

Gerardo Buosi notaio trasse dal libro di tenute di detta curia.
Ciomeo Toringhelli console della curia dei Foretani che chiamasi di S. Alessandro sedendo pro tribunali nella casa dei figliuoli Ciaure ove risiede detta curia investe Tomasino Cristofani notaio come procuratore di Nello Lemmi Lambertelli nella tenuta e possesso dei beni e cose appartenenti a Puccio Massei de Antracole per affitto retento di stara due di grano e cinque di miglio.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 315

28 aprile 1315

Rainerio Bonaiuti Bellomi di Lammari notaio trasse dal libro rogiti di Orlando Iuncte con licenza del Vicario del Potestà.
Corradino quondam Baroncini della contrada di S. Pietro Somaldi fa il suo testamento col quale lascia alcuni legati a Ciomeo suo figlio naturale e ad altri, vuole che si venda al migliore prezzo una sua terra posta nei confini di Antraccole luogo detto Spinatico che è un pezzo di terra con sopra una capanna, un pozzo e una ????, che confina da una parte via pubblica, da altra parte terre che è della Cappellania di Lucca, da altra terra di Coscio di Ranuccio che è figlio di Fazio Honesti.
Actum Luce in domo Ecclesie S. Petri, nella quale abita il detto Corradino.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SBARRA segnata mazzo n. 315

13 giugno 1315

Accorsio Boldri notaio e esecutore delle singole pronunzie del Comune di Lucca, assente dalla Curia Ubaldo Perfettucci Giudice esecutore, dà in insoluto e nome di pagamento a Bartolomeo figlio del fu Luccetto Sbarra, per sé e come procuratore per Puccino e Guiduccio suoi germani, talune rendite di grano e miglio in Antraccole che pagano Nuccio e Bellomo figli del fu Jacopo di Antraccole, contro Faitinello, e Tone fratelli figli del fu Cristofano Faitinelli e Adoardo e Bindo fratelli e figli del fu Parente del fu Aldebrandino Guiduccionis, in seguito alla pronunzia fatta dai Consoli della Curia Nuova di giustizia di non osservanza per parte loro di carte e tenute di debito di £. 90 di denari lucchesi.
Fu dato e investito il detto insoluto nella casa dei figliuoli Panichi ove risiede detta Curia.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 318

5 giugno 1316

Nicolao Cristofani notaio della curia dei Foretani della città di Lucca detta di S. Alessandro sedendo pro tribunali nella casa di Dati speziario ove risiede detta curia investe Netto figlio e erede del fu Lemmo figlio e erede quondam Lamberti quondam Uberti Somachi nella tenuta e possesso di tutti i beni, cose e terre che nella sentenza sono designate e che devono essergli restituite dai possessori dei beni quondam Pucci e altri per ragioni eredità.
Segue il possesso dato al detto Netto delle terre designate nell'atto.
Investitura di possesso dato dalla Curia dè Foretani a Netto figlio e erede del fu Lamberto Sornachi per l’eredità di detto Lemmo suo padre di un campo in Tempagnano o Antraccoli ld a Polecino
che confina da una parte terra di Arrigo Guardabovi da altra parte terra di Albertino fu Marcori di Antraccoli, da altra terra di Bongiovanni di Antraccole… altra parte terra di Coluccio Buccelli che lavora Ardito di Balduccio Bonfantis.
Altro terreno in Loco detto Campo Donna Contessa che confina da due parti Orlandino e i figli di detta Donna Contessa, da altro lato terra di Arrigo Guardabovi, da altra via pubblica.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SERVITI segnata mazzo n. 321

23 gennaio 1317

Lapo Iacobi notaio, per licenza concessagli da Gualdino giudice del presente Potestà, come contiene pubblica scrittura di mano si ser Iacopo da Camaiore notaio e cancelliere del Comune di Lucca, trasse dal libro dei rogiti di ser Michele Bonaiuti notaio.
Chesina, relitta del fu Conte sensale del fu Lunardo, tutrice testamentaria di Bruccione fornaciere del fu Michele e erede del fu Conte e Pietro Buiamonti, tutore dativo in luogo di Coscio di Gualterio imbannito dal Comune di Lucca, danno e cedono in nome di dote ad Orsuccio, figlio di Lippo Orsi Maciocchi e ad esso Lippo, per donna Franceschina figlia del suddetto Conte e moglie del detto Orsuccio, la rendita perpetua di moggi 3 della somma di staia 81 di grano e miglio per metà che rende annualmente Bonagiunta di Lanfranco di Antraccoli su due pezzi di terra, confinati Campo Stercoli in Chiasso Dati.
Il primo è un campo con orto, casa solariata, solita e alberi e viti che è di proprietà della Chiesa di San Michele di Antraccoli, misura una coltre e confina da una parte via pubblica, da altra terra di Ubertino e Micuccio figli del fu Bassignani? fratello di detto Michele, da altra parte G…ni del fu Guidotto che fu di Antraccoli.
Secondo pezzo di terra campo con alberi e viti in loco detto campo Stercoli al Chiasso Dati e che confina da una parte confina con terra di Michele e Cino fratelli e figli del fu Jacopo di Ciciana, da altra parte terra di Cina moglie di Bonturo, da altra parte terra di degli eredi di Orlando Riccardi  e eredi di Arrigo di Salcinello che tengono i soprascritti Lencione e Cristofano fratelli e misura cultre due.
E più danno al detto Orsuccio lire 125 di denari lucchesi di buona moneta.
"Acta Luce", Bianco Bifolchi e Cittadino del fu Tegrimo di Poggio, testimoni.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  RECUPERATE

20 febbraio 1317

(La pergamena, mutila, conserva la parte finale dell'atto di vendita di un terreno a tale Martino da parte di tali Nettoro, Sigherio e Ottobonino).
Febbraio 20 Monna Teccina, figlia di Cecio di Dante Cagnoli e moglie di Nettoro, consente alla suddetta vendita, rinunciando ad ogni diritto a lei competente su detto terreno per motivi dotali.
Marzo 9 Prete Matteo, rettore della chiesa di S. Michele di Antraccoli, promette di corrispondere al suddetto Matteo il canone di staia 24 di grano e miglio gravante sul terreno comprato da Matteo stesso.
Marlia.
"Post hec", il suddetto Martino prende corporale possesso del terreno acquistato.
Proveniente da Vicario, poi commissario di Camaiore 1827

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.NICOLAO segnata mazzo n. 326

3 marzo 1318

Nicolao di Cecio Bonagiunta notaio
Andrea Parentis notaio Citt. Lucca come procuratore di Moccia sua moglie figlia quondam . . . per indiviso, e donna Guglielmuccia sorella di detta Moccia . . . Fulcori, allogarono in perpetuo a Puccino e Orsuccio Bonaventura ordi della Contrada di S. Bartolomeo in Silice un campo con alberi, viti, capanna, pozzo, e fichi etc di misura di 3 coltre e mezzo, più o meno, in S. Michele d'Antraccole, luogo detto a "Spinatico ". Il primo pezzo di terra che è un campo posto nei confini della cappella di San Michele di Antraccoli in luogo detto Spinatico, e ha alberi, viti, una capanna e pozzo e fichi e misura 3 coltri e mezzo e che confina da una parte a oriente terra di Ser Lando Forteguerra, da un’altra parte a meridione terra dei figli di Raniero Bolghori di porta al Cerruagi, da altra parte ovvero a occidente terre dei figli e eredi del fu Ghiddino Piumentani, da altra parte ovvero a settentrione confina via pubblica ovvero chiasso. A rendere negli anni 1318 e 1319 14 staia di grano e 4 di miglio, ed in avanti in perpetuo 14 staia grano e 12 di miglio etc.
"Actum Luce" in casa del quondam Don Labri Volpelli.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  CERTOSA segnata mazzo n. 328

17 luglio 1318

Iacopino Peri notaio
Cetto del fu Brunetti di Spinatico si obbliga a rendere annualmente a Federigo Aldini Serlocchini 3 staia di grano e 40 staia a Dino Spoletini per affitto di un campo in Spinatico (Antraccoli) che è un campo con alberi e viti in Spinatico che  confina da una parte terra che lavora Lomoro di Tomaso di Antraccoli, da altra parte terra dei figli di Sighinello cittadino lucchese che lavora Nardo e Lanfranco di Spinatico, da altra parte via pubblica, da altra parte terra che lavora detto Cetto e terra che lavora Giuntoro? Di Nicolao di Antraccole

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SERVITI segnata mazzo n. 331

2 giugno 1319

Bonifazio di Brancaleone di Bonifazio Spiafame notaio.
Contratto d'allogazione a Bonturo del fu Filippo di Antraccole, di un campo in Antraccoli loco detto a Spinatico che è un campo con alberi e viti che confina da due parti via pubblica, da altra parte terra dei figli di fu Bonavita Proficati e nepoti, da altra parte terra di Finocchio fu Giovanni di Ciciana semitola mediante, fatta da prete Dato rettore di S. Lorenzo.

Anno 1319

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 331

16 giugno 1319

Giovanni Amici Lazari notaio
Bonaventura del fu Bonainsegne di Antraccoli riceve da Corso quondam Martini Manfreducci di Segromigno un bove di pelo biancaccio con corna in Collariana.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.NICOLAO segnata mazzo n. 339

10 novembre 1321

Nello Cortevecchia Strambi notaio
Giuntoro del fu Matteo Becchisti Cittadino Lucchese alloga in perpetuo a Grasuccio del fu Martino della Cappella di S. Michele d'Antraccoli un campo posto nel comune di Capannori luogo detto in "Campo lungo" al Chiasso Dati che confina a oriente terre di Simo Bologari, a settentrione terre di Federigo Bellomi, a occidente e a meridione confina via pubblica, per venti staia annue in grano e miglio.
"Actum Luce", in casa dei figli Incalocchiati. Testimone Verardo del fu Bartolomeo di Antraccole.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  ARCHIVIO DI STATO segnata mazzo n. 343

27 novembre 1322

Giovanni Lazari notaio
Berardo fu Bartolomei Guglielmi di Antraccoli promette a Bartolomeo Iacobi Forteguerre pagamento di £. 41. 2, per grano.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  RECUPERATE segnata mazzo n. 0

16 marzo 1323

Ser Finocchio del fu Giovanni
Bettuccio console (della Curia di S. Cristoforo?) unisce a monna Tora, vedova di Luparello del fu Troccolo, quali tutori dei loro figli minori Turino e Giovanni, anche Pagano e Coluccio, figli maggiori di Tora e di Luparello.
"Actum Luce", testimoni Cegna "Ugolini" e Cecco "Simi".
Con atto dello stesso giorno e davanti agli stessi testimoni, Pagano e Coluccio fanno l'inventario dei beni ereditari dei fratelli minori, nel quale si elencano terreni e rendite da essi ricavate.
Metà della rendita di 28 staia di grano e miglio che devono rendere Mentoro, Bino? E Malgottofo fratelli e figli del fu Matteo del fu Boncristiano di Antraccole per l’eredità del detto Matteo per metà e per l’altra metà da Turello del fu Bartolomeo del fu Boncristiano di Antraccole e Massuccoro suo nipote e figlio e dli eredi del fu Calcetto fratello del fu Turello.
Per un altro pezzo di terra che è nei confini di Antraccole in loco detto al Campo Stercale? E che confina da una parte terra di Petrullo Carincioni che lavora Bencivenne Aiuti di Antraccole da altra parte terra della Chiesa di Santa Giulia e figli di Bectoro, da altra terra di Donato di Villanuova che lavora Piero Corsidoni e fratelli, da altra parte Via pubblica.
altra terra che confina da un lato con Cittadino Di Poggio di Lucca e che lavora Bencivenne Aiuti di Antraccole, da altra terra della Chiesa di Santa Giulia di Lucca e Lemmo Bectori che lavora Bonturo fratello e figlio del soprascritto Piero Corsidoni, da altro lato terra dei figli del fu Coluccio fu Cristofano Carinconi che lavora il soprascritto Bonturo, da altra parte Via pubblica. Dei detti pezzi di terra i suddetti Matteo, i figli di detto Calcetto e Turello hanno per atto stipulato da Lupello per mano di Ser Beccafava notaio nell’anno 1293.
Con altro atto dello stesso giorno e con gli stessi testimoni, Pagano e Coluccio espongono al Console che i pupilli devano alla madre per loro metà lire 112 e soldi 10 della di lei dote, e chiedono e ottengono licenza di alienare una rendita pupillare a questo scopo.
19 mar.
Nel Consiglio Generale, alla presenza di Ferro, vicario del Podestà, degli Anziani e dei testimoni Nettorino del fu Giovanni "Moriconis" e Vanni "Belli", il messo pubblico Puccino "Bonaccorsi" detto Loppellia proclama pubblicamente la suddetta licenza di vendere beni pupillari.
Segue atto incompleto, mai terminato, con il quale Pagano e Coluccio, debitamente autorizzati, vendono a Turello del fu Bartolomeo di Buoncristiano da Antraccoli, che agisce anche per il fratello Cristiano e per il nipote Massuccoro, figlio di suo fratello Calcetto, la rendita di staia 28 di biada, grano e miglio.
Proveniente da Archivio dei Notari (p. I) 48

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  ARCHIVIO DI STATO segnata mazzo n. 345

12 aprile 1323

Giovanni di Aurico di Lazzaro notaio
Berardo del fu Bartolomeo di Guglielmo da Antraccoli promette di pagare fino a tutto giugno prossimo venturo a Bartolomeo di Iacopo Forteguerra £. 5 prezzo di 7 staia di miglio comprato.

Anno 1323

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  RECUPERATE segnata mazzo n. 269

20 luglio 1323

Ser Nicolao Lanfredi Copia degli atti della causa e della sentenza in merito presso la Curia di S. Cristoforo tra:
Cacciarino del fu Iacopo Orlandini cittadino lucchese, contro Nuccio del fu Iacopo di Abbracciabene di S. Michele di Antraccoli, per riscossione di credito ipotecario su di un appezzamento di terreno a Capannori luogo detto in Isola detto Campolungho, che è un campo con frutti. E' riportato nel testo il consilium di Giovanni Sbarra "legum doctore".
Proveniente da Vicario poi Commissario di Coreglia e Borgo a Mozzano, 410.

Anno 1323

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Jacopo Lotti vol. 100 carte 103, 145, 146

Carta 103
febbraio 1323
Vituccio di Bonaventura di Antraccole e Donna Ciucca figlia di Vannetto e moglie del soprascritto Vituccio confessano a donna Turella moglie di Bonuccio fu Corso di Lucca di pagare 100 soldi per la filanda di libbre cento di lino.

Carta 145
13 novembre 1323
Cristiano del fu Bonaventura di Antraccole confessa a Orso di Giunta di Santa Margherita prende in soccida e conduce un bove dal pelo rubio con corna tese per lire 24
Fatto in Antraccoli 13 novembre presente Matteo rettore di Antraccoli e Giuntorino di Albertino
(contratto di Soccida, è una collaborazione economica in cui chi prende in consegna il bestiame si impegna ad allevarlo e sfruttarlo per il lavoro dividendone gli utili)

Carta 146
1323
Domenico di Lando console e vicario del comune di Antraccole col consenso e la volontà di Bencivenni di Aiuto e degli infrascritti uomini:
Moccio di Bonaccorso (si chiama Regolo)
Cola di Orso
Bonavoto di Bonaccorso
Lomoro di Bertino
Bellone di Orso
Muccoro di Martino
Nuccio di Jacobo
Massuccoro di Ceptoro
Mentoro di Matteo
Ciomucco di Lemmo
Balestro di Talento
Cristiano di Bartolomeo
Berardo di Bartolomeo
Paulino di Bonemese
Pieruccio di Biscardo
Bonturo di Filipo
Nicolao di Giovanni
Ciaro di Giunta
Narduccio di Lanfranco
Domenico di Bonaventura
Nese di Pasqua
Bonturo di Lanfranco
Mentoro di Ubaldo
Corsino di Nuccio
Ciannino di Lencio
Giuntoro di Albertino
Orsuccio di Bonaventura
Puccino di Lombardo fu Matteo? Marco?
Barsocco di Lemmo
Massuccoro di Piero
Tof… di Albertino
radunati presso il trebbio (incrocio di tre vie) presso la Chiesa al suono della campana acconsentono (penso) a farsi rappresentare nelle liti o controversie ecc. dai detti consoli.   

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.CROCE segnata mazzo n. 368

17 giugno 1326

Luporo di Bonaventura Bartolomeo da Antraccoli, notaio
Testamento di Nuta moglie di Michele Bonaiuti di Salvagni da Verciano domiciliata nella pieve di S. Paolo e figlia del quondam Turco di Giovanni.

Anno 1329

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.NICOLAO segnata mazzo n. 368

22 giugno 1329

Finocchio quondam Giovanni notaio per autorità di prefetto di Roma.
Baccio del fu Duccio Marchese di Tassignano per sè e per Conscio germano suo e Vannuccoro del fu detto Marchese di Tassignano, veduto la vendita fatta per Federigo quondam Bellomi detto di Antraccole cittadino lucchese a donna Gondulia vedova relitta del fu Ciomeo di Iacobo fornaciaro comprante "tutorii nomine", per i figli del quondam Ciomeo, la rendita di 30 stara di biada, grano e miglio per metà che faceva Bacceo da Tassignano e germani, e udito che detta Gandulia tutrice e curatore, ha assegnato e data in dote detta rendita a donna Tellina sua figlia e moglie di Capuccio quondam Mercati. E però detto Baccio Conscio e Vannuccoro promisero a detto Capuccio il pagamento di detta rendita in dote.
"Actum Luce" in casa della chiesa di S. Giusto.

Anno 1330

Archivio di Stato di Lucca - Notari prima parte - Ser Riccardino Aiuti, vol. 107 

Carta 237
12 agosto 1330
Ciomucco figlio del fu Matteo de Antrachole confessa in pubblico giuramento a
Bonuccia vedova di Giuntorino di Capannori che abita a Antraccoli
e riceve in soccida per Femenuccia figlia del detto Giuntorino riceve un vitello di pelo bianco con corna che stanno crescendo.
Actum in Antraccoli in abitazione mia
testimoni Michele Lanfranchi di Antraccoli e Luporino celli di Trachiasso di Lucca

Carta 238
12 agosto 1330
Michele del fu Lanfranco di Antraccoli di loco detto Spinatico stipula anche per Bonuccia di Antraccoli vedova di Giuntorino di Vanni di Capannori che e per Femminuccia figlia del detto Giuntorino paga lire 2
Fatto in antraccoli presenti Luporino Celli di trachiassi e Ugolino e Ciomucco di Matteo di Antraccole 1330 die 12 marzo

Carta 239
12 agosto 1330
adunanza degli uomini di Antraccoli da parte dei consoli (Berardo di Bartolomeo e Massuccoro di Ceptoro) con il suono della campana

Mocchus Bonaccursi
Matteo Mattei
Bonturo Pieri
Do.. Bonaventure
Bartolomeo Lemmi
Junctoro Nuccori
Thofanus Albertini
Leonardus Albertini
Nuccio Jacobi
Turello Bartolomei
Bonami.. Lanfranchi
Domenicus? Ubaldi

Carta 329
Cardino quod Bonaiuto Bonaccursi di Antrachole confessa a
Bonaiuto quondam Mocchi da Antrachole (sembra che Garofano figlio di Nuccoro quod Giovanni di Sorbano sia familio di Cardino)

Acta in Antraccoli in via pubblica
presenti Coscino e Puccinello fratelli e figli di fu Nuccio Jacopi di Antraccoli

Carta 20
Vannuccoro quod Michelis quod Paganello di Antraccoli
domina Luparella chiamata Lupora vedova di Ghirardino Adiuti Di Antraccoli
figlia quod Paganello parla di un inventario ovvero detta Lupora conferma l’inventario.
Dingha figlia del fu Urso di Tomaso di Antraccole un (pulvinarium) cuscino di penne
Grasuccio di Martino di Antraccole una “borsa” contenente soldi 24
una …. Verde contenente soldi 11 e una “borsa” contenente soldi 24
e detta “borsa” e detto “veges” sono in capanna di detto fu Luporo
fatto da Luporo di Bonaventura notaio di Antraccole e sottoscritto da Vannuccoro

Carta 30
Donna Margherita chiamata Ghita vedova di Cristofano di Bonaventura di Boninsegna di Antraccole e figlia di Bendino di Bonaccurso di Parezzana e Ciucco Viviani di Santa Margherita confessa con pubblico giuramento a Boninsegna figlio del fu Cristofano lire 25 rimanente di somma 60 per la dote di detta Margherita come per atto per mano di Ser Stefano Lupardi.
fatto in Antraccoli sulla porta della casa di detto Boninsegna presenti Lucchesino di Nicolao abitante in Sant’Anastasio di Lucca e Coluccino Riccomanni di Antraccole e Pietro Tolomei di San Jacopo alla Tomba
anno 1330 21 gennaio.

Carta 33
Donna Massea? Moglie di Puccinello di Ciuccio di Viviano Nuccori di Santa Margherita e figlia del fu Cristofano di Bonaventura di Antraccoli col consenso e volontà di detto Puccinello e del padre suo tutore solve a Boninsegna suo fratello e figlio di fu Cristofano riceve lire 30 della somma di lire 50 per la sua dote come da atto per mano mia Riccardino notaio fatto nel 1325 nel mese di dicembre.

Boninsegna figlio del fu Cristofano di Bonaventura di Antraccole conferma l’atto di sopra.

Carta 42
Luporino del fu Lomoro del fu Jacobo Abbracciabene di Antraccole maggiore di anni 16 e minore di anni 17
è presente lo zio Nuccio di Jacobo di Abbracciabene curatore testamentario del padre Lomoro, come da testamento redatto da Meo Bernardini notaio, nominano anche Donna Bianca con Tofano Albertini di Antraccoli suo padre che la amministra. Parla di una qualche donazione che Tofano di Albertino di Antraccoli che amministra in nome di Donna Bianca figlia sua e moglie di detto Luporino, nomina 30 lire e la dote di Bianca di 70 lire, poi elenca dei beni della dote: una coltre di penne con due fodere, una coperta di colore indaco, una gonnella, una mantella bianca.   
fatto sulla porta della capanna di Tofano Albertini di Antraccole 22 gennaio 1330

Carta 44
Thofano di Albertino di Antraccoli nei confronti di Luporino del fu Lomoro di Jacopo di Antraccole salda e paga lire 31. Stesso anno e giorno di sopra.

Carta 69
Donna Marchesuccia chiamata Marchesina figlia del fu Landoro di Grimaldo di Antraccole e con la volontà di Paulino suo fratello, alla presenza di me notaio Riccardino confessa senza essere costretta da nessuno vende? A Fanuccio di Petro di Pieve San Paolo lire 25 di somma di 75 (di sua dote?) come da testamento di suo padre Landoro Grimaldi per atto di Ser Gerardo Orlandini notaio nell’anno 1322. (penso che sia la sua dote dovendo sposare detto Fanuccio)
Fatto a Antracoli sulla porta della capanna di Paulino suddetto. Presenti Ser Luporo notaio figlio di Turello di Antraccole e Fanuccho Mecchori di Pieve San Paolo
anno 1330 10 febbraio.

atto successivo c’è Fanucco di Pietro
Fanuccio del fu Petro di Pieve San Paolo (promesso?) a donna Marchesuccia figlia del fu Landoro di Grimaldo di Antraccole vende a Paulino del fu Lando ovvero Landoro di Grimaldo di Antraccole per lire 25 di una somma di 75

atto successivo Paulino
Paulino del fu Lando di Antraccole constituisce procura a Federighino di Bellomo cittadino Lucchese.

altra carta
Bonaiuto di Mochi e Corsino di Bonaiuto di Antraccoli locano a Bartolomeo del fu Cristiano di Bartolomeo di Antraccole un pezzo di terra che è campo posto in Antraccole loco detto Campo Orlandi con alberi e viti sopra che confina da una parte oriente terra di detto Bartolomeo che conduce, a occidente via pubblica

altro atto
Tomaso di Balestro (cancellato il nome sotto che era Balestro di Talento) e Puccinello di Bonaiuti consoli e vicari del comune di S. Michele di Antraccole con il consenso dei seguenti uomini:
Narduccio di Michele
Michele di Ardito
Binduccio di Narduccio
Luporino di Lomoro
Paulino di Bonemese
Barsocco di Lemmo
Ciomucco di Piero
Bonaiuto di Mocchi
Pinocco di Nuccoro
Bartolomeo di Cristiano
Nuccorino di Grasuccio
Vanni di Ditoro
Landuccio di Giuscardo
Giuntorino di Nuccoro
Matteo di Piero
Bonturo di Piero
Balestro di Talento
Ursacchio di Cole
convocati in platea della chiesa di Antraccole al suono della campana al modo solito
penso che assegnino la paga per i consoli di 30 lire l’anno a persona.
3 novembre 1330

TESTAMENTO
carta 311
22 dicembre 1330
Donna Moccia vedova di Puccino di Boninsegna di Antraccole pieve di Lunata e figlia del fu Orlando di Boncompagno di Capannori, inferma di corpo e sana di testa e mente e esattamente parlando, visto lo stato della fragilità umana e non volendo decedere senza testamento e vuole disporre dei suoi beni.
Per prima cosa a Michelino suo nipote figlio di Pelluccoro di Bonaccorso lascia lire 43, parte della mia dote come da atto stipulato da Ser Gualtrotto di Quarto.
Inoltre lascio a Margherita figlia del fu Puccino di Bonaventura di Boninsegna di Antraccole lire 12 sempre parte  della mia dote.
Inoltre lascio a donna Buccha ? figlia del fu….. lire 2 sempre della mia dote.
Inoltre lascio a Suor Teccina del monastero di Sant’Angelo di Lucca lire 1 e soldi 12
Inoltre lascio a Guiduccia figlia mia e moglie di Pelluccoro di Bonaccorso di Antraccole il mio letto.
22 dicembre 1330.

carta 111
Paulino di Lando di Antraccole con questo pubblico instrumento ordina credo assegni la procura a Ser Luporino di Bonaventura notaio di Antraccole.
Fatto in Antraccole al trebbio della Chiesa, presenti Massuccoro di Ceptoro e Billo di Urso di Antraccole 1330 23 marzo.

Carta 126
Cola del fu Urso di Antraccole confessa a Balestro del fu Talento di Antraccoli riceve in soccida un Bove dal pelo rosso con corna.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.ROMANO segnata mazzo n. 374

30 dicembre 1330
Paganello di Rustichello Ghiova notaro
Franceschino del fu Orso detto Lancia del fu Bellomo da Antraccoli cittadino lucchese e Federico del fu Bellomo detto, vendono a Turo del fu Lippo Anguilla cittadino lucchese della contrada di S. Pietro Somaldi fuori porta, una rendita di Staia 48 di grano che loro paga Aiuto Bencivenni da Antraccoli su di un campo in d. o territorio presso la Chiesa di S: Michele che è un campo con alberi e viti a Antraccoli presso la Chiesa di S. Michele, che confina da una parte via pubblica, da altro lato via pubblica, da un lato terra che tiene Bonturo di Puccio Carsidoni, da altra parte terre dei figli di fu Bartolomeo Boncristiani.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  CERTOSA segnata mazzo n. 375

25 marzo 1331

Nello Cortevecchia Strambi notaio
Donna Coluccia figlia ed erede del fu Federigo di Saracino Incalocchiati e vedova di Guiduccio di Lando di Martino e Borghino Nievicati di Vicopelago come procuratore del convento delle monache di S. Maria degli Angeli allogano a Narduccio del fu Michele fu Lanfranco di Spinatico tre pezzi di terra nel Comune di S. Michele d'Antraccoli, luogo detto "Spinatico".
Il primo pezzo di terra è un campo con alberi e viti che confina a oriente terre di Provenzali Bonagiunta e ospedale San Jacopo di Altopascio, a meridione media semitola, e ospedale San Michele in Foro, a occidente media semitula e ospedale San Michele in Foro, a settentrione terre di donna Taccina moglie di Guido Loctucci di Barga e donna Nita figlia del fu Baciocco Guidolini notaio di porta San Gervasio.
Secondo pezzo di terra è un campo con alberi e viti che confina a settentrione terre dei figli di Celondi Orsi e Provenzale Bonagiunta e semitola mediante, a meridione detto Provenzale, a oriente terra di detto Provenzale e ospedale di Atopascio, a occidente terra di detta donna Taccina e Nita.
Terzo pezzo di terra è campo con alberi e viti che confina a oriente ospedale di Altopascio a meridione detto ospedale di Altopascio, a occidente terra dell’ospedale di Santa Maria Forisportam e a settentrione terre di Petracco Pantaleoni.
Fatto in Lucca in casa di detto notaio presente Giuntoro di Nicolao di Antraccole.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  COMPAGNIA DELLA CROCE segnata mazzo n. 376

17 aprile 1331
Ser Cello Beccuti
Donna Iacopina detta Pinarella figlia del fu Coluccio Lazzari de Fondora e vedova di Gio Paganucci Deodato Cristofani giudice, alluoga ad Argomento e Simo Boncristiani di Antraccoli, un campo in Tempagnano di Lunata luogo detto a Pellicino. Terra a Pellecino.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 375

28 marzo 1331

Nicolao di Cecio Bonagiunta notaio
Ciomuccoro del fu Lemmo di Antraccoli si confessa debitore verso Nettoro Lambertelli cittadino lucchese stipulante per donna Tuccina sua moglie e figlia di Dante Cagnoli, di Lire 12. 15 di piccoli denari lucchesi per rendita di grano e miglio.

Anno 1331

Archivio di Stato di Lucca - Anziani Avanti la Libertà vol. 2 carta 457

dicembre 1331

Documento che certifica il trasporto di pietre presso i borghi di Lucca da Antraccoli ci sono:
Brasius Lemi de Antracholi e Stefanus Michelini di Antracholi.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  CERTOSA segnata mazzo n. 382

2 novembre 1332

Nello di Cortevecchia Strambi notaio
Galvano Priore della Chiesa di S. Alessandro Maggiore e Pardello canonico di detta Chiesa, in nome di essa e Coluccia vedova di Guiduccino Martini di Lucca e figlia del fu Federigo Incalocchiati e Biccuccio del fu Vinta cittadino lucchese della contrada e porta di S. Pietro maggiore Sindico e procuratore del monastero di S. Maria degli Angeli posto nel Borgo della porta sud, locano per tre anni a Matteo Ducchi della contrada di S. Maria Annunziata un podere in Antraccoli luogo detto "Spinatico" ovvero un campo con alberi e viti che confina a settentrione con via pubblica, a meridione via pubblica ovvero chiasso, a oriente terre di Coscio di Giunta di Marlia che fu Bonaventure Porcelli e Chiesa San Michele in Foro che fu Rustichello Fuligni che tiene e lavora detto Coscio di Giunta a occidente terre di Bonaventura Medici, per l'annuo affitto di staia 26 di biade.

Anno 1332

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 382

8 novembre 1332

Federico di Ser Armanno da Pistoia notaio
Il Luogotenente Simone de Regalibus concede a Neruccio ed Orsuccio figli del fu Bonaiuto d'Antraccoli la facoltà di vendere a Ser Michele de'Sartori cittadino lucchese la rendita annua di staia 8 di grano che loro paga Ciomello di Baroncello Guidi di Lammari non abitante stanziamento aliquo vel bannio in contrarium facto.

Anno 1332

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 382

10 novembre 1332

Nicolao di Cecio Bonagiunta di Lucca notaio
Neruccio ed Orsuccio figli del fu Bonaiuto Guidotti da Antraccoli e anche Michele loro fratello, cittadini di Lucca della contrada di S. Lorenzo de'Corvaresi ratificano una vendita fatta dalla loro madre Maria Moccia figlia del fu Bartolomeo Massarizia, di un campo posto a Lammari.

Anno 1333

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  CERTOSA segnata mazzo n. 383

27 marzo 1333

Andrea Bonacquisti di Lucca notaio
Francesco del fu Martinello Puccio cittadino lucchese loca per un anno a Balestro Talenti da Antraccolo un campo con alberi e viti e due pioppi lunghi, confina da una parte Gualtrotto, da altra parte Strada, da altra parte Ozzori, da altra parte con Michele Artidi con podere in detto territorio per staia 4 di grano. (terreno n. 239 1330 2)

Anno 1336

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 389

19 marzo 1336

Morlano di Ser Bianco Iacopo di Lucca, notaio
Cadonna vedova di Luporino Pinocchi da Tempagnano e figlia del fu Bonavere Bonaccorso di Antraccoli promette di pagare al 1° settembre p. v. a Puccinello del fu Coluccio de Portico, c. l. £ 12 di picc. den. l. avuti in prestito.

Anno 1341

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.CROCE segnata mazzo n. 417

25 luglio 1341

Bernardo Percivalle Manni, notaio dai rogiti di Ser Giovanni Benencasa.
Piero del fu Contis Lunardi cittadino lucchese per sè e come tutore dei minori del fu Landuccio fu Contis e Filippo e Nicolao figli ed eredi del fu Orsuccio Soppi Baciucchi, alluogano a Tomaso Balistri di Antraccoli maggiore di anni 25, per staia 21 e una quarra di grano, un campo nel territorio suddetto, luogo detto Campostercoli o Chiasso Dati che è un campo che confina a occidente con figli e eredi fu Jacobo di Ciciana, terra di Orso di Benuccio che tiene e lavora Prospero Michi di Ciciana e terra di Puccinello di Bonincontro, a settentrione via pubblica, a oriente chiasso Dati ovvero via pubblica, a meridione Nicolai ?? di Lucca che tiene il soprascirtto Tomaso e poi terre di Bannuccio Bianuccii di Antraccole e che lavora Duccio Panelli di Capannori.

Anno 1343

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 423

9 settembre 1343

Opizone di fu Betto Mordilli di Lucca notaio
Paolino di Coluccio del fu Viviano Broccholi o Boccholi cittadino lucchese e Narduccia sua moglie, figlia del fu Puccino fu Bennuccio della Bene, permutano a Nuccoro del fu Stefano tintore di zendali cittadino lucchese, un pezzo di terra in Antraccoli nel luogo detto Spinatico, un campo in che confina da una parte terre della Chiesa di Santa Maria Forisportam da altre tre parti terre Nuccoro del fu Stefano tintore. In cambio di un altro campo sempre a Antraccoli in luogo detto Spinatico, che da una parte confina con Nucchino Argomenti e che tiene detto Giovanni Colucci pittore, da altra parte terra di Davino del fu Lencio Buiamontis, e da altra parte terre del soprascritto Nuccoro, da altra terra della Chiesa di San Quirico all’Olivo. Ricevendo in cambio detto pezzo di terra nonchè 12 fiorini d'oro.

Anno 1343

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  ARCHIVIO DI STATO segnata mazzo n. 423

21 ottobre 1343

Lupardo di Ser Michele Lupardi notaio
Bartolomeo del fu Cristiano del fu Bartolomeo di Antraccoli, vende a Michelino Sigherio cittadino lucchese mercante, un pezzo di terra in Capannori nel luogo detto "Budracchio" pel prezzo di £. 25 di piccoli denari lucchesi.
Testimone Bindo di Nardo di Antraccole.

Anno 1343

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  ARCHIVIO DI STATO segnata mazzo n. 423

21 ottobre 1343

Lupardo di Ser Michele Lupardi notaio
Bartolomeo del fu Cristiano del fu Bartolomeo di Antraccoli, vende a Michelino Sigherio cittadino lucchese mercante, un pezzo di terra in Capannori nel luogo detto "Budracchio" pel prezzo di £. 25 di piccoli denari lucchesi.
Testimone Bindo di Nardo di Antraccole.

Anno 1344

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  CERTOSA segnata mazzo n. 426

8 settembre 1344

Iacopo Morlani di Lucca notaio
Donna Coluccia vedova di Guido dé Martini di Lucca, e figlia del fu Federico Scalocchiati e con il consenso di Fredo suo figlio dona a Ser Franco del fu Pelloro Burlamacchi di Lucca una rendita annua di staia 3 di grano su di un pezzo di terra in Antraccoli nel luogo detto Spinatico che è un campo con alberi e viti che confina da una parte via Pubblica, da altra terra di Martio Sighinelli, da altra terre di figli di Orlando di Saltocchio, e ad altra parte terre che sono di Lippo Caratelli.

Anno 1344

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.CROCE segnata mazzo n. 427

28 novembre 1344

Geraldo di Bonifazio da Meliano di Lucca notaio
Coluccio del fu Vinciguerra cittadino lucchese pannaio, commissario e gestore dell'Opera della compagnia e dell'illuminazione del Volto Santo di Lucca, loca per 3 anni a Luporino del fu Lemmo del fu Iacopo da Antraccoli un pezzo di terra in Tempagnano nel luogo detto al Polecino che da un lato confina lcon terra di Lando Busdraghi, a meridione terra che fu di Michele Santori, da altra terra di Nicolao Gili, a occidente terra di Labrucci per l'annuo affitto di st. 8 di grano.

Anno 1347

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  ARCHIVIO DI STATO segnata mazzo n. 435

8 febbraio 1347

Andrea Bonacquisti notaio
Michelino figlio e procuratore di Puccino Sighieri di Lucca, loca per otto anni a Tofanello del fu Coscio di Tofano Aiuti d’Antraccoli due pezzi di terra in Capannori nel luogo detto "Budracchio" per l'annuo affitto di staia 10 tra grano e miglio.
Il secondo pezzo di terra è un campo con alberi e viti posto in Antraccole ovvero Capannori in Chiasso Dati e confina a meridione con Via pubblica, a oriente terra di Coluccio di Orso di Antraccole, da altra terra degli eredi di Gulatrotto di Quarto e semitola.

Anno 1348

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.CROCE segnata mazzo n. 442

13 giugno 1348

Giovanni Lotti di Giovanni notaio
Instrumento dotale di donna Rosaria figlia di Migliorati da Crasciana Pieve San Paolo moglie a Nicolao Franceschini di Lucca che dimora ad Antraccoli.
Testimone Tofanello quondam Balliori di Capannori che abita in Antraccoli.

Anno 1349

Archivio di Stato di Lucca - Notai Prima Parte -  Lupori Ser Nicolao, vol. 111, carta 78

Convocato e coadunato gli uomini e l’università del comune di S. Michele di Antraccoli, pieve di Lunata, nella platea ovvero cimitero di detta chiesa, col mandato dei consoli Bindo di Nardo e Martino di Nuccoro al suono delle campane di detta chiesa al modo solito, ovvero:

Bindo e Martino consoli soprascritti
Michele di Landuccio
Nettoro di Bondeo
Bendinello di Orsuccio
Luporino di Lomoro
Luporino di Baciucco
Biagino di Lomoro
Giovanni di Orsuccio
Luporino di Coluccino
Nicolao di Franceschino
Tofanello di Ballione
Tofanello di Coscio
Puccinello di Bonitoro
Giovanni di Guiduccio
Cardino di Bonaiuto e
Michelino di Bonaiuto

decidono unanimemente e col consenso e la volontà dei consoli nominano i sindaci della comunità:
Tofanello di Ballione e Michelino di Aiuto (Bonaiuto) per agire in qualsiasi lite o controversia o giudizio che incorrerà detta comunità e potranno agire in loro nome.

Fatto in platea ovvero cimitero della suddetta chiesa di Antraccoli, presenti Nicolao di Turello di Lucca, Francesco di Ricco di Pistoia testimoni.
Primo marzo Anno 1349

Anno 1349

Archivio di Stato di Lucca - Notai Prima Parte -  Salani Ser Francesco vol. 128, carta 1168

Puccinello fu Bonaiuto console della comunità di San Michele di Antraccoli pievania di Lunata, conviene con Guillielmo fu Bartolomeo Sighinelli cittadino di Lucca, presente e stipulante ha beni in Antraccoli dovrà provvedere a chiudere con pareti di sagginali e di milliarini (di miglio) entro il settembre prossimo, di una capanna che il soprascritto Gullielmo ha in questo comune di Antraccoli nella vicinia di Spinatico che confina da due parti con la via pubblica, da altre due parti terre di detto Guglielmo.
Fatto in Lucca in casa Boccansocchi presenti Jacobo di Guglielmo, Giovanni di Luporo cittadini di Lucca.
1349 14 luglio.
(La terra dove sorgeva la capanna doveva essere della chiesa di Antraccoli)

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  RECUPERATE segnata mazzo n. 448

16 aprile 1351

Ser Bernardo di Bonaccorso di Lanfredi Giovanni pittore, maggiore di anni 18 e gli eredi per metà del fu Matraiolo di Ciciana, vendono a ser Giovanni Folchini case e terreni posti in Ciciana, Saltocchio, S. Pietro a Vico e Antraccoli (in Antraccoli loco detto Spinatico), Un pezzo di terra con alberi e viti posta in Antraccoli a Spinatico, che da una parte confina via, da altra parte terra di Francesco Guinigi. Al prezzo di 20 fiorini d'oro. Si specificano i nomi degli affittuari, le rendite da esigersi e con un secondo atto si locano terreni in Ciciana.
Dato in contrada S. Maria Corteorlandini nella casa del giudice Guglielmo Mercati alla presenza dei seguenti testimoni: Ottobono Michelini di Barga Giorgio e Gherardo del fu Matteo Ricordati di Lucca.
Proveniente da Potestà di Lucca 1311.

Anno 1360

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.GIOVANNI segnata mazzo n. 465

3 maggio 1360

Ser Iacopo Alberti di Nozzano
Prete Luca priore di S. Giovanni Maggiore, come priore e per la chiesa e canonici patroni di S. Lorenzo a Picciorana, alluoga a Francesco fu Sabbatino, chiamato Nero, di Antraccoli, un pezzo di terra a Picciorana, luogo detto in Colognora.

Anno 1362

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE S.LUCA segnata mazzo n. 469

10 maggio 1362

Ser Giovanni Benetti dai rogiti di ser Iacopo Alberti, di Nozzano
Ser Dino Duccini Dini "Pernanse" di Lucca vende a Nierio Vannucci fornaio, cittadino lucchese, un campo a Tempagnano, luogo detto "a Isola" o "in Policine". A occidente confina e lavora Vannuccoro di Michele di Antraccole, vicino alla terra che tiene Balestro di Talento di Antraccole, a meridione terre che tiene detto Balestro di Talento, a occidente redora, a settentrione terra di Nuccoro Puccini di Borghicciuolo. Era solito tenere questo pezzo di terra Luporino di Lomoro di Antraccole.

Anno 1364

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.M.CORTEORLANDINI segnata mazzo n. 474

6 novembre 1364

Piero del fu Jacopo Domaschi, notaio, dai rogiti del padre.
Leonardo di Domenico Johannis battiloro confessa a Margherita vedova di Coluccino Micucci fornaciaio d'aver ricevuto da lei 115 fiorini d'oro in parte in dote di Bartolomea di lei figlia e moglie di detto Leonardo, il quale per compimento di detta dote riceve terre in Capannori. luogo detto a "Ponte Nateo" e a "ponticello".

Anno 1364

P. GUIDI, E. PELLEGRINETTI, Inventari del Vescovato della Cattedrale e di altre Chiese di Lucca, Roma - 1921 pag. 65. Archivio Arcivescovile Codice Cartaceo n. 33 T n.22

Martilogio del 1364 del Vescovato
In Antracchole
Staia 5 di Grano e 5 di miglio da Luparello di Orso e Coscio di Tofano
Vituccio di Bonaventura e Billus di Orso, Puccinello di Orso devono per l’anno passato staia 1 e mezzo di Grano.
Staia 2 di Grano da Coluccio e Ciuccha del fu Orso Bonfanti. Coscius di Coscio per loro.

Anno 1370

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SPEDALE DI S.LUCA segnata mazzo n. 485

13 settembre 1370

Nicolao Parpaglioni notaio
Guido Rabbuino del fu Lottuccio de'Berrettani di Barga cittadino lucchese, e donna Teccina Puccinelli Franceschini di Tassignano sua moglie, vendono a Nese del fu Parense Neri mercante cittadino lucchese un pezzo di terra campia in Antraccoli, luogo detto Spinatico con alberi e viti che da un lato confina con via pubblica, da altre due parti via pubblica ovvero semitola, da altra parte terra lavorata da Balduccio di Antraccole, la terra misura cultre 2. La suddetta terra è tenuta in affitto da Francesco di Sabatino chiamato Carbone di Antraccole a rendere all’anno staia 18 di grano.

Anno 1371

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  ARCHIVIO DEI NOTARI segnata mazzo n. 487

17 settembre 1371

Donna Teccina moglie di Pagano del fu Tomasino Giuduccioni, figlia del fu Guido Fratoni di Lucca, e Pagano suo marito, vendono a Masseo Nuccori Sarto cittadino lucchese un campo in Antraccoli, luogo detto Spinatico, che confina a oriente via pubblica, a settentrione semitola, a occidente terra del soprascritto Masseo di Nuccoro e a meridione terra dell’ospedale di Sant’Antonio presso la chiesa di San Matteo di Lucca. La terra misura mezza coltre.

Anno 1378 - 1392

Archivio Parrocchiale di Antraccoli - Miscellanea 4 

Anno n d MCCCLXXVIII indizione prima die  ….. mensi junii convocato comuni
et hominibus civis sancto Michaelis de Antracchole in Ecclesia sancti Michaelis
dicto loco sono campane ut minoris est …..pro inferioris spalto pregando e dimandato
et respusictione Blaxii Lomori et Stefani Michelini consulis et officialis
dicti comunis extracti fuerunt de pisside More solito justi consules et
officialis dicto comunis pro… sto mensis augusti …. quos nomine sit hec ut
Blaxius Bendinelli et Antonius Lupori qui tunc juraverunt ad omines dicti …. Tactis
de portale scriptis in manibus mei Lapi notario
in… sup quibus manus posi…. Propatur coram consulis et officialis unum
et legalle exerce et…

Anno n d mccclxxviii indictione i die ….. mensis decembris Convocato comuni
et hominibus sancti Michaellis suprascripti in suprascripto loco sono campane ut minoris est pro
inferioris spalto pregando et dimandato et respusictione? Antonio Lupori
et Blaxii Bendinelli consulii et offitiali dicti comuni extractii fuerunt de pissidie
ad brevia mere solito justi?? consiliorum et officialis decto comunis pro prima ….
mensibus augusti … MCCCLXXVIII quer nomina fuerit
Stefanus Vannis et Johannes Tofani qui tunc juraverunt ….

Anno N D MCCCLXXVIIII indictione ii die xviiii junii convocato comune
et hominibus S. Michaelis soprascripto in soprascripto loco sono campane ut
moris est pro… spalti preagendus de mandato et rec…. Oc
Stefani Vannis et Johannis Tofani offitialis dicti comuni
extracti fuerunt de pissidibus ad brevia more solito infri
consules et officialis dicti comunis pro sex mensis ….
anni n d MCCCLXXVIIII quos nomina …..
Jacobus Bendinelli et Johannes Ursucci qui tunc incaricavit in manibus
dictus officialis net.. coram offi…
bh et legale exercere sin.. frande

Anno N D MCCCLXXX indictione iii die xxiiii mensis Junii convocato comuni et hominibus
sancti michaelis suprascripti de Antraccole in suprascripto loco sono campane ut monis est
proictis spalti proagendis demandato et …sitione Michaelis Landucci et
Johannes Bartolomei officiali dicto comune extracti fuerunt de pisside ad brevia
more solito dicti consules et officiali dicti comuni proultis sex mensibus annu n d M
CCCLXXX quos nomina fuit ..
Micheluccio Adiuti et qui tunc juraverunt in manibus dicti officiali

pagina nuova

Suprascripti homenes comunis Antrachole electi et deputati
ad officialis et consulator comunis predicti pro sex mensibus in..ptis in ….
Januarii Anno MCCCLXXX et fimedis ut seguenti iusque ad completi
nurum hominim … in hoc intellecti… uno anno parte
vel …. Possit exiere contigenti de pisside
reponat in pisside pro p… indos viros Michele Landucci
Stefanus Vanis Giuscardini Cardini Tofano Tomasi
Johannem Ursucci Blaxium Lomori Dominichum Lupori
Jacobu Bendinelli deputates ad ..cta et suprascripta faciendi die
XXVIII decembris ………

minore Mellius Pieri
minore Franceschus Sabbatini
maggiore Stefano Vanni
minore Michele Stefani
magiore Michele Landucci (die xxviii decembris extractus consules pro anno mccclxxx pro primis mensibus jan)
maggiore Blaxius Bendinelli
minori Jacobus Bendinelli
minori Johannes Bartholomei (die xxviii decembris extractus consule pro anno mccclxxxi)
maggiore Michelino Aiuti (Die xxiiii mensis junii extractus fuit consule et officiale de comuni pro ultis sex mensibus a n d MCCCLXXX)
minore Stefanus Michelini (die xxiii dicembris extractus consules pro anno mccclxxxi pro primis sex mensibus)
maggiore Curadinus Cardini
maggiore Johannes Tofanelli
maggiore Jacobus Puccinelli
minore Nuchetto Tofanelli (die xxiiii mensis junii extractus consules et officiales pro dicto comune pro ultris sex mensibus a n d mccclxxx)
maggiori Tofanus Tomasi
minore Johannes Tofani
minori Johannes Ursucci
magiori Dominicus Corsini (die xxiii extracto consules pro anno mccclxxxi pro primus sex mensibus)
maggiore Blaxius Lomori
maggiore Dominicus Lupori
minori Antonius Lupori
minore Tofanello Balliori

Salanum aut…. Semestri temporis subileriori et …..
….. libre xxx pro eorum pro qualibet ….
salarii ….

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Infrascripti sunt homenes et deputati ad officiam consulatur comunis sancti
Michaelis de Antraccole incipiendo a proximi julii a n d MCCCLLXXXII
indizione xv et fir..dis ut siqutur usque ad computum hominibus …
cum hoc intellectu pro si parte esset extractus cum filio debeat reponi
in pisside in que exique furrit extractus pro consules que …. Erant et
….. et debeat vatare sex mensibus hominibus electi
et deputati fuerunt …
dei maggiori:
Johannes Tofani
Luchectus Tofanelli
Dominichus Lupori
Johannes Tofanelli
Dominichus Corsini
Michele Stefani
Jacobus Puccinelli
Franceschus Sabbatini

dei minori:
Lommoro Luporini
Benedictus Antonii
Antonius Lupori
Johannes Dominici Corsini
Meglius Pieri
Johannes Pacini
Stefanus Michelini
Johannes Bartolomei

Salarium aut consulum dic… pro sex mensibus stabilerunt et firmaverunt
esse et esse debeat libbre XXIIII pro quolibet consulatu de quibus libras salarii pro dicta
tenoantur et debeant expindere at …. Comunis  …… et aliis
occorrentibus ut supra statuerunt et solitum in item stabilerunt quo dicti
officiales quo essent electi …… totum comune de
… p…. dicto comuni …
item et stabilerunt que se Benedictus Antoni et Johannes Domenici suprascripti essent
electi a … julii si ad unum anno non possint esse officiales
sed debeant …. Pro consules deputati ad hoc.

pagina nuova


Titulus Impositionum dator

Antonius Lupori consule dicti comunis pro ultimis sex mensibus annu mccclxxviii
recollexit in dicto comune unum datum imposit in dicto comune ad
rationis soldorum XII pro testam, u… pro testis xxviiii etradat
soldibum septem pro quolibus soldo extimi vid pro libbre iiii bolognini vi et denarorium
iiii ad stend… pro testis lire XVII bolognini VIII
pro extimo lire xxx bolognini iiii denari iiii
stima totus datii est libre XLVII bolognini XII denari iiii

Biagius Bendinelli consul dicto comunis pro dicto tempore resollexit in dicto comune
unum datum rimpositu in dicto comune ad rata soldere septem
proqualibum testas unum pro testis XXVIIII et ad rata soldi trium
et denari VI pro quolibus soldo extimi … libbre iiii bolognini VI et denari
iiii ad prendi pro testis libbre X bolognini III
pro extimo libbre XV bolognini II denari II
Summa tutuis datii lire XXV bolognini V denari II

Johannes Tofani consul dicti comuni pro primus sex mensibus
a n d MCCCLXXVIIII finitis in libris julii dicti anni recollexit
unum datum bolognini XV pro qualibet testa unum protestis xxx et
adrationem bolognini VII pro qualibet soldo extimi unum pro libres
iiii et bolognini vi et denari iiii a.. rendit pro testis libbre xviii
pro extimo libbre xxx bolognini iiii denari iiii
summa totum dati libbre XLVIII bolognini iiii denari iiii

Stefano Vannis consule dicti comunis pro detto tempore in
recollexte in ditto comune unum datum impositur in dicto comune
adrattionem bolognini viiii pro qualibet testa unum pro testis xxx
et adr…em bolognini iiii pro qualibet soldo extimi unum prolibris
iiii et bolognini vi et denari iiii atcondit pro testis libbre XIII bolognini X
pro extimo libbre XVII bolognini V denari iiii
summa totus dicti est libbre xxx bolognini XV denari iiii

Die VI Julii And MCCCLXXVIIII
Jacopus Bendinelli et Johannes Ursucci consolis et officialis comuni sancti michaelis de Antracole
soprascripti viris et diligent examinatis expartis
… et omniendidi iiii ultimis sex mensibus dicti anni in dicto comune
imposterum unam datum solvendi pro homnes et pro .. dicto comune et exi
quendi .. Jacopum Bendinelli soprascritto ad rata soldere
xxx pro qualibet testa unum pro testis triginta
la carta non è chiara

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Jacobus Bendinelli suprascripti … et ric. Ab Antonio Lupori ..
consuli dicti comuni pro ultris … a n d MCCCLXXVIIII quos
res… soldis… civis ……. Lire II bolognini VII
Item h… et recepit quos teneat refituere suprascripto Jacobo pro residuo…
Jacopus Bendinelli et Johannes Orsucci consules soprascripti impositum dicto
comuni unum dato ad rata bolognini VI proqualibus

stima pro testibus lire VIIII
pro estimo lire VIIII
in totu lire XVIII

altra pagina

Die XXVIII aprilis And MCCCLXXXI pro Biagio Lomori et Francesco Sabbatini

altra pagina

Titulos Extimis dicti comunis

die xii mensibus augusti
Antonius Lupori consul dicto comunis pro ultimis sex mensibus annum MCCCLXXVIII
solvit unum cippo …. Maler.. officialis vicari lucani civitati pro qua….
condeputati facto di dicto comune co qua …..
…. Forma bani missi …
Item solvit Johanni Berrectani cam… salarii  ….. pro paga …
Junii et Julii anni MCCCLXXVIII die XIII mensibus augusti

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Giovanni di Tofano è console del comune di Antraccoli per i primi sei mesi del 1379
e paga:
il 29 gennaio a Giovanni Panichi cameriero del comune di Lucca Lire VI bolognini III
il 19 marzo a Giovanni Panichi camerario Libbre VI e bolognini III
il 19 marzo a Nicolao Pettinati per il salario del nunzio della pieve di Lunata lire ii e bolognini VIIII denari VI
Spese fatte per il capitaneo e la sua famiglia con accesso a Antraccoli lira 1 bolognini v
a Michele di Stefano per qualche cosa a che fare con la festa di Santa Croce lire 2
a Domenico Corsini per residuo pagamento fatto per una spada pro dicto comune excepta pro ditto dimidia solve Johanni Tofani lire 1 e bolognini xviii
a Antonio Lupori di detto luogo per uno pario manicarum ferri libbre 1 bolognini x
die xii maii
Ariguccio Ursucci di Lunata Camerario salarii capitanei plebierii lunate et aliorum plebi pro salario ditti capitanei unum pro parte ipsium comune de Antracole libbre ii bolognini xiiii
die xviiii maii
a Giovanni Panichi camerario soprascritto per paga mensibus aprelis et maii solvit libbre vi bolognini iii

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die xi junii
Nicolao Pettinati camerario salario per paga dei mesi di aprile, maggio e giugno lire ii e bolognini viiii

die xxviii junii
Michi Michaeli Cecchi cittadino di Lucca notaio per scritture fatte per detto comune libbre 5 soldi iii
(da AsLu Michele Cecchi di Casabasciana notaio)

Stefano Vanni console e officiale per i prossimi sei mesi anno 1379

in primo Stefano per suo salario Lire x
a Giovanni Tofani suo collega e console di detto comune per suo salario lire x
a Michele di Stefano …..
Arrigo Orsucci di Antraccole per una vanga soldi xii

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Jacopo Bendinelli console e camerario del comune di Antraccole per i prossimi sei mesi anno 1379

paga a Giovanni Berrettani di Lucca per imposte per i mesi di Giugno Luglio e Agosto lire viiii soldi v
a Francesco Dombellinghi di Lucca capitano della Pieve di Lunata, San Paolo e Lammari per suo salario mese di Giugno e Luglio lire ii soldi xiiii
lostesso per il salario dei caporali lire viii soldi iiii
a Jacopo Puccinelli per una opera lire ii
a Francesco Dati ….
a Nicolao Neri ….
a Francesco Dombellinghi di Lucca Capitano della pieve di Lunata, San Paolo e Lammari, per salario a un familio che tiene a custodia del campanile di detti comuni  lire xv e soldi v
a Meglio Pieri per Bartolomeo suo figlio per …. Lire 1
a Giovanni Berrettani per salario ….. lire 1 soldi iiii
a Domino Bartolomeo de Forteguerra per consilio…..

altra pagina

Notaio foretano per …
a Mastro Lapo notaio di Lucca per scritture fatte per detto comune lire 1
a Giovanni Berettani per salario mesi di settembre e ottobre lire vi
……
a ser Federigo Pantassi notaio per scritture  soldi viiii
a ser Piero Ciaciarotti notaio …. Detto comune soldi iii (sarà Caciarelli?)

somma fiorini d’oro 1 e lire xvii soldi viii denari vi

carte successive

AND MCCCLXXXII indizione 5 die xxv dicembris
adunata e congregata di tutti gli uomini del comune di Antraccoli alla presenza di Giovanni Tofanelli e Giovanni Tofani consoli di detto comune e presenti:
Giovanni Tofanelli e Giovanni Tofani consoli,
Biagio Lomori
Antonio Lupori
Domenico Orsucci
Lucchetto Tofanelli
Jacobo Puccinelli
Stefano Michelini
Franceschino Sabbatini
Jacopo Bendinelli

eleggono nuovi consoli: Domenico Lupori e Michele Stefani

AND MCCCLXXXII indizione quinta die xiiii martii
Domenico Lupori e Michele Stefani consoli soprascritti

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AND MCCCLXXXIIII indizione vii die xx junii          
convocata l’audienza in Antraccole con mandato di Francesco Sabbatini di tasca maggiore, e Stefano Sabbatini di tasca minore e al suono della campana come al solito, in chiesa di S. Michele di Antraccoli, fatto in presenza dei consoli di detto comune e di tutti gli uomini vengono nominati:
Stefano Vanni di tasca maggiore e
Bartolomeo Megli di tasca minore per altri sei mesi di detto anno.
Eleggendo poi gli operai di detta opera della soprascritta chiesa, per un anno Biagio Lomori.
Vengono eletti poi ricollettori Francesco Sabbatini e Nucchetto Tofanelli per un anno.
Vengono eletti sindaci Jacopo Puccinelli e Antonio Lupori
molto confuso il continuo….

pagina successiva

nel 1385 vengono nominati altri due:
Jacobo Puccinelli di cornocchio maggiore e
Lomoro Luporini di cornocchio minore

nel 1386 furono consoli Domenico di Luporo e Lucchetto di Tofanello
sempre 1386 a giugno consoli:
Biagio di Lomoro di cornocchio maggiore e
Michele di Stefano di Cornocchio minore

operaio della chiesa Luchetto Tofanelli

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die 30 dicembre 1386

convocato la comunità di Antraccoli per nominare i nuovi consoli del comune alla presenza di:
Michele di Stefano
Biagio di Lomoro
Luchetto di Tofanello
Domenico di Corsino
Michele di Arrigo
Giovanni di Tofano
Michele di Landuccio
Francesco di Domenico
Domenico di Luporo
JAcobo di Puccinello
Jacobo di Bendinello
Giovanni di Tofanello
Arrigo di Orsuccio
Puccinello di Bonaiuto
Francesco di Sabbatino
Stefano di Michele
Giovanni di Bartolomeo

e gli uomini di detto comune vogliono come consuetudine rinnovare i consoli per detto comune e essi dovranno essere i consoli per sei mesi cominciando con gennaio, uno va estratto dal cornacchio che dice maggiore, uno dal cornacchio che dice minore, vengono estratti Giovanni di Tofanello dal parte maggiore e Giovanni di Tofano dai minori.

Domenico di Corsino e Francesco di Domenico vengono eletti sindaci

ci sono i datii di tassazione per l’anno 1387

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23 giugno 1387

convocati tutti gli uomini per l’elezione dei consoli
Stefano di Vanni
Francesco di Sabbatino
Francesco di Domenico
Meglio di Piero
Arrigo di Orsuccio
Michele di Arrigo
Jacobus di Bendinello
Michele di Landuccio
Michelino di Aiuto
Stefano di Michelino
Domenico di Corsino
Biagio di Lomoro
Lomoro di Luporino
Domenico di Luporo
Lucchetto di Tofanello

questi uomini sono le due parti delle tre degli uomini di Antraccole, viene estratto dal Cornocchio maggiore Meglio di Piero e dal Cornocchio minore Jacobo di Bendinello che furono nominati consoli per i prossimi sei mesi.

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1387 8 dicembre
Convocati gli uomini di Antraccoli per rinnovare i consoli del comune che saranno in carica per i prossimi sei mesi
Meglio Pieri
Michele Landucci
Domenico Corsini
Stefano Michelini
Luchetto Tofanelli
Stefano Vanni
Giovanni Tofanelli
Giovanni Tofani
Lomoro Luporini
Biagio Lomori
Antonio Lupori
Domenico Lupori
Jacobo Bendinelli
Puccinello Bonaiuti

(non si capisce chi abbiano eletto perché ci sono due volte due nomi diversi)

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Domenico Lupori che è l’operaio dell’opera di S. Michele di Antraccoli ha speso così:
per mozzare la campana, fare due porte al chiostro, fare un letto, far mettere due travi alla canonica?, fare tre finestre in detta canonica, fare tre finestre dietro l’altare, fare il tetto al campanile in tutto fiorini 5 e soldi 10.
nota in chiesa di San Michele AND MCCCLXXXXI indizione 14 giorno 20 gennaio

AND MCCCLXXXXII indizione 15 9 gennaio
Domenico Lupori operaio di detta Chiesa, ha pagato a Giovanni di Bernardo di Lucca per la vendita di un pezzo di terra della chiesa di S. Michele di Antraccoli a 7 fiorini d’oro
per mano di me Ser Angeli notaio

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Anno nativitate domini 1389 18 maggio
Convocata la congregazione degli uomini di S. Michele di Antraccole in detta chiesa al suono della campana solita, erano presenti:

Meglio di Piero
Francesco di Sabbatino
Francesco di Domenico
Bandino di Bertolino
Stefano di Vanni
Michele di Stefano
Arrigo di Orsuccio
Michele di Arrigo
Jacobo di Bendinello
Michelino di Aiuto
Michele di Landuccio
Coluccino di Vannuccoro
Stefano di Michelino
Giovanni di Tofanello
Jacobo di Puccinello
Lucchetto di Tofanello
Giovanni di Tofano
Domenico di Corsino e Antonio di Luporo consoli attuali soprascritti
Domenico di Luporo
Biagio di Lomoro
Lomoro di Luporino

che sono i due terzi del totale degli uomini

vengono nominati 4 uomini ovvero: Biagio di Lomoro, Domenico di Luporo, Giovanni di Tofanello e Michele di Stefano, e sono gli officiali e consoli del comune di Antraccoli.

fatto all’interno della Chiesa di Antraccoli alla presenza di Presbitero Anfrione del fu domino Giovanni Rettore di detta Chiesa e Cristofano del fu Bellafracca

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1389 maggio
Convocati gli uomini presso la Chiesa:
Antonio di Luporo
Domenico di Orsino
Giovanni di Tofano
Lucchetto di Tofanello
Jacobo di Puccinello
Giovanni di Tofanello
Puccinello di Bonaiuto
Stefano di Michelino
Michelino di Aiuto
Giovanni di Bartolomeo
Coluccino di Vannuccoro
Arrigo di Orsuccio
Stefano di Vanni
Michele di Arrigo

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Anno N D MCCCLXXXVIIII die XXVII dicembris

convocata la congregazione degli uomini del comune di Antraccoli domandato da Biagio di Lomoro e Michele di Arrigo consoli di detto comune al suono delle campane per rinnovare i consoli di detto comune
Biagio di Lomoro e Michele di Arrigo consoli attuali
Michele di Landuccio
Menco di Luporo
Lucchetto di Tofanello
Giovanni di Tofano
Bartolomeo di Meglio
Arrigo di Orsuccio
Michele di Stefano
Stefano di Vanni
Michelino di Aiuto
Jacobo di Bendinello
Giovanni di Bartolomeo
Bandino di Bertolino
Stefano di Michelino
Puccinello di Bonitore

uomini di detto comune, a nome loro e a nome anche degli assenti, estraendo un nome dal canocchio maggiore e uno da quello minore, dal canocchio dei maggiori viene estratto Francesco di Sabbatino e da quello minore Stefano di Michelino e questi saranno i consoli per i prossimi sei mesi. Primi sei mesi del 1389

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AND 1390 15 dicembre

Domenico di Luporo e Stefano di Vanni ufficiali di detto comune di Antraccole eleggono sei uomini di detto comune che sono:
Antonio di Luporo
Lomoro di Luporino
Domenico di Orsuccio
Giovanni di Tofanello
Michele di Stefano
Francesco di Sabbatino
e sono incaricati di estimare tutti gli uomini forestieri presenti in questo comune di Antraccole
presenti Jacobo di Giovanni di Rapallo e Biagio di Nuccoro cittadino di Lucca abitante a Antraccoli.

nel 1391 a febbraio
vengono eletti consoli Luchetto di Tofanello e Givoanni di Tofanello
fatto da Jacobo del fu Francesco Vannini notaio di Lucca

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28 dicembre 1391
convocata l’adunanza degli uomini

Giovanni di Tofanello e Luchetto di Tofanello consoli attuali
Domenico di Luporo
Biagio di Lomoro
Lomoro di Luporino
Domenico di Corsino
Giovanni di Tofano
Jacobo di Puccinello
Stefano di Michelino
Giovanni di Bartolomeo
Giovanni di Puccino
Arrigo di Orsuccio
Michele di Arrigo
Francesco di Sabbatino
Stefano di Vanni
vengono eletti
Domenico di Luporo dalla Pisside maggiore
Stefano di Vanni dalla Pisside minore

fatto da Jacobo fu Francesco Vannini notaio di Lucca

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1392 18 febbraio
Domenico di Luporo e Giovanni di Tofanello sindaci eletti di detto comune di Antraccole

Meglio di Piero
Francesco di Sabatino
Coluccio di Vannuccoro
Giovanni di Tofanello
Luchetto di Tofanello
Stefano di Vanni
Michele di Stefano
Stefano di Michelino
Jacobo di Puccinello
Giovanni di Tofano
Giovanni di Pacino
Michele di Giovanni di Pacino
Michele di Bondi
Puccinello di Jacobo
Lomoro di Luporo

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1392
congregata la comunità degli uomini di Antraccole al suono della campana
presenti:
Domenico di Corsino console e ufficiale attuale
Giovanni di Bartolomeo console e ufficiale attuale
Lomoro di Luporino
Domenico di Luporo
Antonio di Luporo
Giovanni di Tofano
Lucchetto di Tofanello
Jacobo di Puccinello
Puccinello suo figlio di Jacobo
Giovanni di Tofanello
Michele di Lando
Stefano di Michelino
Stefano di Vanni
Michele di Stefano
Antonio di Bonfigliolo
Baldino di Bartolino
Francesco di Sabbatino
Meglio di Piero
Giovanni di Pacino
Michele figlio di Giovanni di Pacino
Coluccino di Vannuccoro

vengono nominati: Giovanni di Tofanello da pisside dei maggiori
e Meglio di Piero dalla pisside dei minori.

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Elenco degli uomini di Antraccoli

Meglio di Piero
Giovanni di Bartolomeo
Francesco di Sabbatino
Baldino di Bartolino
Francesco di ….
Michele di Landuccio
Stefano di Vanni
Michele di Stefano
Ner…. Di Bondi
Arrigo di Orsuccio
Michelino di Aiuto
Biagio di Bendinello
Stefano di Michelino
Curradino di …dino
Puccinello di Bona…
Tu… di Guido
Tofanello di …..
Giovanni di Tofanello
Jacopo di Puccinello
Luchetto di Tofanello
Tofano di Tomaso
Giovanni di Tofano
Giovanni di Orsuccio
Domenico di Orsino?
Biagio di Lomoro
Luporo di Coluccio
Domenico di Luporo
Antonio di Luporo

Anno 1380

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  SERVITI segnata mazzo n. 505

2 luglio 1380

Simone Alberti, notaio.
Donna Matilduccia vedova di Pagano Luparelli cittadino lucchese e figlia del fu Paganello Benvenuti di Lucca, col consenso di Coluccino del fu Giuntoro Farnocchio cittadino lucchese e suo parente prossimo, cede al convento di S. Maria dei Servi la rendita di staia 6 di grano e 4 di miglio che rende Tofanello di Batori di Capannori che abita in comune di Antraccole, per un pezzo di terra campia con alberi e viti posta in Antraccole loco detto all’Orto, che confina da una parte con la terra di Baciucco del fu Mini di Antraccole, da altra parte terra di Vannucco di Michele, da altra  parte terra del Monastero di San Michele Arcangelo in Monte e da altra parte strada pubblica.
Altra rendita di staia 8 di grano da parte di Giovanni di Dolce di Pistoia che abita a Capannori, per una terra posta in Capannori loco detto all’Ozore e confina da una parte terra di Coluccino di Puccio che lavora detto Puccinello, da altra parte strada pubblica, da altra acqua dell’Ozzori, da altra parte confina con donna Palmeria vedova di Coscio Bambacari di Lucca.

(probabile campo 281 estimo 1330)

Anno 1381

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  S.GIOVANNI segnata mazzo n. 507

19 novembre 1381

Ser Nicolao quondam Giovanni Cimacchi
Luca del fu Arrigo, priore della chiesa di S. Giovanni e Reparata alluoga a Riccio del fu Puccino del comune di S. Andrea a Tempagnano, plebato di Lunata, un pezzo di terra appartenente a quella che era posta in luogo detto in Isola che a oriente confina con terra di Paulino Salamoni di Lucca, che lavora Luporo di Coluccino di Antraccoli e monastero di San Bartolomeo in Silice, a meridione semitula, a occidente via pubblica, a settentrione San Romano di Lucca.

Anno 1382

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  RECUPERATE segnata mazzo n. 0

19 agosto 1382

Ser Simone del fu ser Iacopo Alberti
Bartolomeo del fu Bartolo, di Lucca, monaco della Certosa di Lucca e procuratore del suo monastero, il quale monastero è inserito nel testamento del fu Turello del fu Ceccoro Bucelli, insieme con monna Francesca sua sorella, vedova di Fornaino orefice, tutti e tre esecutori testamentari di Turello, vende per fiorini 60 a Nicolao del fu Narduccio Teste, che compra per Andrea del fu Giovanni Ubertelli, cittadino lucchese, abitante a Venezia, due coltre e 3 quarre di terreno ad Antraccoli luogo detto a Ortale, nonchè i diritti competenti contro Turino Guidi, che coltiva tali terre. Il terreno è un campo con alberi e viti, da una parte confina con terra di Luperino pannaio di Lucca, da altra parte via pubblica, da altra parte terra degli eredi di Corradino Cardini di Antraccole e terra della chiesa di Santa Maria Forisportam, da altra parte confina con terra di Giovanni del fu Michele Benettoni di Lucca e terra che fu di Gherardo del Gelso e Chiesa di San Paolino di Lucca, questo pezzo di terra misura cultre 2 e quarre tre. La detta terra è tenuta da Turino di Guido di Pisa e rende staia 18 di grano
"Actum Luce in casa di Fredo del fu Guido dei Martini in contrada San Frediano
La pergamena è servita da coperta per il "prothocollum instrumentorum" di ser Paolino "Johannis Pauli", contenente gli atti del 1585.

Anno 1389

L.G. LAZZARI Porcari nelle Carte d'Archivio, Maria Pacini Fazzi Editore Lucca 2013 - pag. 510
Archivio Capitolare di Lucca n.2

23 giugno 1389
Ser Giacomo del fu Ser Matteo di Turco, procuratore di Ginevra, vedova di Antonio da Porcari, del fu Guido, e figlia del fu Ser Nicolao di Ser Cecco da Buggiano, nella sua qualità di procuratore anche di Parente da Porcari, del fu Paganello, restituisce in loro nome a dom Agostino, abate dell’abazia di Pozzeveri, 15 pezzi di terra di proprietà di detta abazia.

Uno di questi terreni era ad Antraccoli e viene così descritto:
un pezzo di terra posto nei confini di Antraccole che confina da una parte via pubblica, da altra parte terra di Bartolomeo Forteguerrra e terra di Pessuccio Malizardi e San Michele di Antraccole e Giovanni Boni e Prospero di ser Conforto e redola, da altra parte terra di San Bartolomeo in Silice e Biagio di Lomoro.

Anno 1392

Archivio di Stato di Lucca - Notai Prima parte - Ser Jacopo Turchi - Vol. 231

Carta 33
Jacobo di Ser Orso Barzellotti Di Lucca rettore della chiesa di San Qurico all’Olivo e
Biagio e Andrea fratelli abitanti a Lucca figli del fu Nuccoro Pieri di S. Michele di Antraccole pieviere di Lunata, dichiarano che devono rendere a detta chiesa staia 16 di grano e miglio per un pezzo di terra campia con alberi e viti posto in Antraccole in loco detto Spinatico che a oriente confina con terra che lavora eredi di Talento di Ciciana che abita nella magione di Altopascio, a meridione Nucchino Argomenti di San Jacobo alla Tomba, a occidente detto Nucchino, a settentrione eredi di Lemmo di Bernardo di Antraccoli. 
Nel 1412 diventa di Nanni di Andrea d San Pancrazio; quindi, la famiglia ha abbandonato definitivamente Antraccoli.

Carta 113
Presbitero Ansaone del fu Giovanni rettore della chiesa di S. Michele di Antraccole come da instrumento rogato da Ser Simone di Ser Jacobi Alberti di Lucca loca e concede a Domenico del fu Nucchino Argomenti cittadino di Lucca che accetta per sé e per i suoi eredi un pezzo di terra con alberi viti sopra di sé posto in comune di San Jacobo alla Tomba che confina a occidente con chiesa di San Jacopo alla Tomba, a meridione via pubblica, a oriente monastero S. … in Caprile, a settentrione via.
Fatto in Lucca 28 giugno 1392.

Carta 124

Donna Gemma vedova del fu Michele Landucci di comune S. Michele di Antraccole pieviere di Lunata e figlia del fu Giorgio del … Lena con il consenso di Piero suo fratello figlio del fu Giorgio giura a Giovanni del fu Vannucchi di Lunata …. Fiorini 4 d’oro come da strumento rogato da Ser Andrea di Ser Filippo
Fatto in Lucca in contrada San Cristoforo in casa del notaio, presenti Giovanni Burracchi di Capannori e Cecco Puccinelli di Paganico 13 luglio 1392.

Carta 196t
Puccinello fu Vanni di San Bartolomeo in Silice confessa e giura a Francesco del fu Sabbatino di S. Michele di Antraccole pieviere di Lunata e Batolomeo del fu Stefano di Lammari di prendere in soccida un bove a pelo rosso con corna presenti e uno a pelo bianchino con corna, dal valore di fiorini 40.
Fatto in Lucca in contrada San Tommaso, presenti Pardino di Massagrogia.
3 agosto 1392

Carta 198t
Coluccino del fu Vannuccoro del comune di S. Michele di Antraccoli pieviere di Lunata con questo pubblico instrumento confessa e giura a Giovanni del fu Stefano di Cesare? Di Lucca e Francesco del fu Sabbatino di Antraccoli per sé e per i suoi eredi prende in soccida dai detti un bove dal pelo rubio (rosso) con corna dritte, per fiorini quattro d’oro.
Fatto in Lucca 1392

Carta 208

Presbitero Luca del fu Jacobo di Lucca cappellano in San Martino di Lucca e l’altare di San ..pus in detta chiesa con questo pubblico instrumento loca e affitta a
Lomoro del fu Luporino di S. Michele di Antraccole per sé e per i suoi eredi un pezzo di terra campia posta in comune di S. Andrea di Tempagnano in loco detto al Fiumicello che confina da una parte Stefano di Ser Riccardo di Lucca, da altra parte chiesa di S. Frediano di Lucca, da altra parte Quirico …. Da altra parte Fiumicello. A rendere staia 2 di grano l’anno.
Fatto in Lucca

Carta 228

Congregato e radunato il capitolo dell’ospedale di San Luca della Misericordia di Lucca nel solito posto con
Ser Lando del fu Ser Arrigo del Sartore di Lucca rettore del soprascritto ospedale e presbitero Alberto di Giovanni di Parma sempre di detto ospedale con il consenso di tutto il capitolo danno e assegnano al
diletto figlio Biagio di Lomoro di Antraccolo per poter fondare un altare all’interno della chiesa parrocchiale di S. Michele di Antraccoli dedicato a Santa Maria Vergine.
Gli concedono una terra di detto ospedale che è un campo con alberi e viti posto in detto comune di Antraccole in loco detto villa di Spinatico che confina da una parte via pubblica, da altra parte Francesco di Sabbatino, da altra parte ospedale di Santa Maria Forisportam e da altra parte eredi di Ser Jacobo Provenzali di Lucca.
Agisce Lomoro figlio del fu Luporino del fu Lomoro di S. Michele di Antraccoli che agisce in nome di Biagio al prezzo di 95 fiorini d’oro.
Fatto in Lucca.
E' la terra di fronte alle scuole elementari di oggi, verso sud.

Carta 303

Michele e Piero fratelli e figli del fu Nicola di comune San Pietro a Vico cittadini di Lucca con questo pubblico instrumento fecero e confessano e giurano a Jacobo figlio emancipato di Puccinello Bonaiuti di S. Michele di Antraccole per se e per donna Mariuccia figlia di Jacobo e moglie del soprascritto Piero dà per dote essa donna Mariuccia fiorini 18 d’oro.
Fatto in Lucca in casa del notaio, presenti Giovanni di Pacino di Casentino abitante in contrada S. Michele di Antraccole e Martino di Puccino di San Pancrazio abitante in contrada Santa Maria in Via e Giorgio di Giovanni abitante in Parezzana.
18 dicembre 1392.

Archivio di Stato di Lucca - Diplomatico -  GUINIGI*

20 novembre 1395

Prete Nicolao di Enrico da Lucca, cappellano della cappellania di (vacat) nella chiesa di S. Quirico all'Olivo, nominato dagli eredi di Nicolao "Massei" coltriciaio, con il permesso del Vescovo permuta con Giovanni del fu Matteo Bernardini, cittadino e mercante lucchese, che agisce per il fratello Bartolomeo, l'undicesima parte di un appezzamento di terreno a S. Vito a Picciorano, di quasi tre coltre, ricevendone in cambio mezza coltra di terra a S. Michele di Antraccoli in loco detto "in della Vicinanza della Chieza". Detta terra confina da una parte con Ospedale della Misericordia di Lucca, e terra di Bindo Galganetti di Lucca ovvero di sua moglie Caterina figlia del fu Beccafava, da altra parte confina con terra Monastero di San Michele in Monte pieve di Brancoli, da altra parte confina via pubblica.
(terra n. 231 estimo del 1412)

Storia di una comunità rurale nelle Sei Miglia di Lucca

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